Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, come riporta Tgcom24, ha annunciato che gli over 70 non dovranno più rinnovare la propria carta d’identità. La misura si inserisce all’interno del decreto semplificazioni, che verrà discusso nei prossimi giorni in Parlamento.
L’obiettivo è semplificare, per l’appunto, la vita dei cittadini, eliminando tutti quegli aspetti burocratici, considerabili superflui per la fascia della società di età avanzata.
Permangono comunque dei dubbi, come nel caso dei 61enni la cui carta d’identità scade proprio ai 70 anni. Non si sa ancora se questa dovrà essere rinnovata oppure no. Vediamo meglio, però, cosa comporta la misura.
Stop al rinnovo della carta d’identità
Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha fatto sapere durante la trasmissione Next economy che presto chi ha più di 70 anni non dovrà rinnovare la carta d’identità. La misura coinvolgerebbe milioni di cittadini. In Italia, infatti, secondo i dati Istat riportati da Tgcom24, vivono più di 7 milioni di persone over 75.
Il provvedimento, che nei prossimi giorni sarà discusso in Parlamento, ha il fine di “rendere più semplice la vita ai cittadini“. Queste sono state le parole del ministro, fiducioso che l’eliminazione di passaggi burocratici considerati superflui per un’ampia fascia della popolazione potrà portare solo dei benefici. Zangrillo, quindi, ha rilasciato tali dichiarazioni, riprese da Adnkronos:
Una delle previsioni che sono contenute nelle nuove semplificazioni che presenteremo, prevede che per le persone che hanno più di 70 anni non ci sia più bisogno del rinnovo della carta di identità.
Quindi non ci sarà più la necessità di recarsi all’ufficio del Comune per fare il rinnovo della carta di identità.
Questo è un primo esempio banale.
Rimangono, a ogni modo, alcuni dubbi da chiarire. Per esempio, non si sa se chi ha 61 anni dovrà rinnovare il documento alla scadenza, che cade proprio ai 70. Non è chiaro, infatti, se bisognerà recarsi per l’ultima volta in Comune, oppure continuare a utilizzare per molti anni una fotografia non aggiornata.
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Cos’è il decreto semplificazioni

L’eliminazione del rinnovo della carta d’identità per gli over 70 si inserisce nel decreto semplificazioni, che il Governo intende introdurre il prima possibile. Oltre a tale misura sono previsti:
- lo snellimento delle procedure di certificazione per i cittadini più anziani e per le categorie fragili
- la riduzione degli obblighi di presenza fisica agli sportelli, preferendo il ricorso a procedure automatizzate
- la digitalizzazione mirata, senza penalizzare chi non ha praticità con gli strumenti informatici
- l’istituzione di “farmacie di servizio”, nelle quali si potrà scegliere il medico di famiglia o effettuare vaccinazioni senza recarsi all’Asl
Il ministro Zangrillo ha reso noto il fine di tali novità. Ecco quanto riportato da Tgcom24: “Vogliamo evitare passaggi che fanno perdere tempo ai cittadini e creano disagi. Si tratta di piccoli ma concreti passi verso una burocrazia più snella e utile“.
Per quanto riguarda i finanziamenti che renderanno possibile il decreto, a essere coinvolto sarà il Pnrr. Sempre Zangrillo ha dichiarato: “Abbiamo già presentato oltre 400 semplificazioni e nei prossimi giorni ne porteremo di nuove in Parlamento. Tutte vanno nella stessa direzione: rendere la vita dei cittadini più facile“.
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Come cambia il rinnovo della carta d’identità
Attualmente, la carta d’identità vale 10 anni per gli adulti, 5 per i minori tra i 3 e i 18 anni, 3 per i bambini sotto il terzo anno di vita. La CIE rilasciata a chi non può fornire temporaneamente le impronte digitali, invece, dura 12 mesi.
Il rinnovo può avvenire fino a 180 giorni prima della scadenza effettiva del documento e viene emesso dal Comune di residenza o domicilio. Dunque, la nuova misura toccherà proprio questo aspetto, risparmiando a milioni di italiani di recarsi in sede.
Allo stesso modo, le semplificazioni che il Governo intende apportare devono tener conto che non tutti i cittadini più anziani hanno dimestichezza con gli strumenti digitali. Di conseguenza, dovrebbero essere trovati dei canali sostitutivi a Spid, QR code o altri elementi tecnologici, che rendano effettivamente la burocrazia più vicina a tutti gli italiani.


