Achille Polonara nei giorni scorsi è stato dimesso dall’ospedale di Bologna e ha iniziato un percorso di recupero nella sua abitazione, circondato dall’affetto della moglie Erika e dei figli. Per l’azzurro, dopo il calvario attraversato nell’ultimo periodo, poter riabbracciare i suoi cari deve essere stato più gratificante della vittoria di uno scudetto.
Ad accoglierlo a casa, Achille ha trovato una sorpresa organizzata dalla iena Nicolò De Devitiis, che aveva già seguito il campione marchigiano durante tutto il suo percorso di cure.
In questo momento Polonara non è ovviamente ancora tornato il giocatore che tutti ricordano, ma ha ritrovato qualcosa di più importante: il senso di appartenenza, la serenità del quotidiano, e la forza di guardare avanti. E adesso, nella quiete delle mura domestiche, tra una seduta di fisioterapia e l’altra, può ricostruire sé stesso, passo dopo passo.
La sorpresa al rientro
Per l’occasione, Nicolò De Devitiis, cronista e grande amico di Achille, gli ha organizzato una sorpresa insieme allo chef Bruno Barbieri.
Come si vede nel servizio de Le Iene , Polonara al suo rientro ha trovato i figli ad aspettarlo armati di spara coriandoli e cartelloni con la scritta “bentornato papà, ci sei mancato”. Ma non solo, Bruno Barbieri in persona si è recato a casa del cestista per cucinargli il piatto che più ama: tortellini alla panna.
Tra risate, abbracci e qualche sguardo emozionato, Polonara si è seduto a tavola circondato dai suoi affetti più cari, assaporando un pasto semplice ma pieno di significato. Per il campione, infatti, la sorpresa non è stata solo il pranzo, ma la conferma tangibile di quanto il suo percorso abbia toccato chi lo segue, dal pubblico ai colleghi di lavoro, e di quanto sia apprezzato non solo come atleta, ma come persona. In quel momento, tra una forchettata e qualche chiacchiera, il ritorno a casa ha assunto un sapore di rinascita, di normalità ritrovata, e di una vita che ora Achille vuole godersi passo dopo passo.
Achille Polonara, un simbolo di resilienza

Il ritorno di Achille Polonara non è solo una buona notizia per tutto il mondo dello sport, ma è una storia che parla di forza e resilienza. Ogni giorno ora è un piccolo allenamento alla vita. Camminare, muovere le gambe e soprattutto il braccio destro, compromesso dopo il coma, costituiscono uno sforzo immane per Polonara, che però non si abbatte e anzi, si dice grato per essere ancora qui dopo tutto quello che gli è successo.
L’ex ala di Fenerbahçe e Virtus Bologna ha vissuto mesi in bilico, ma oggi si concentra sulla riabilitazione e sul tornare alla normalità, per lui e per la sua famiglia. Il basket, per ora, resta sullo sfondo.
La Dinamo Sassari, intanto, gli ha lasciato tutto il tempo necessario. Nessuna pressione, nessuna scadenza. Solo sostegno e rispetto per un uomo che, prima ancora di tornare atleta, deve completare un viaggio personale.
La porta del PalaSerradimigni sarà dunque sempre aperta per Achille, un segnale forte di quanto la Dinamo veda in lui non solo un giocatore, ma un simbolo.
Un nuovo inizio
Achille Polonara è tornato a casa, e questo basta per parlare di vittoria. La sua storia, già raccontata in lungo e in largo dai media, oggi si arricchisce di un nuovo capitolo: quello della rinascita quotidiana.
Il suo percorso di riabilitazione prosegue con costanza, ma senza fretta. Ci sono giornate buone e altre difficili, come racconta la moglie Erika nel servizio. Tuttavia, ogni passo in avanti è una piccola conquista.
E anche se la palla a spicchi per ora resta ferma in un angolo, il sogno di tornare sul parquet non è svanito, come ha raccontato a “Sky Sport”:
Prima o poi ci tornerò, ma solo quando sarò davvero pronto.
Ora voglio solo godermi i miei figli, la mia casa e la vita che mi è stata restituita.
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