Si è spento ieri, 8 novembre, a 69 anni, Peppe Vessicchio, storico direttore d’orchestra di Sanremo. A causare il decesso è stata una polmonite interstiziale, per la quale il Maestro era ricoverato al San Camillo di Roma, come riporta Ansa.
Dal sorriso confortevole e dall’animo gentile, Vessicchio lascia nel mondo della musica e dello spettacolo un vuoto incolmabile, non solo per la sua arte, ma anche per l’icona che nel tempo era diventato.
L’eredità del direttore d’orchestra più famoso d’Italia rimarrà nel suo ultimo libro Bravo Bravissimo!, un viaggio nella storia di Mozart, pensato per avvicinare i ragazzi al genio musicale austriaco e all’importanza dell’ascolto dell’armonia.
Peppe Vessicchio, la “bacchetta” di Sanremo
Giuseppe “Peppe” Vessicchio è nato a Napoli il 17 marzo 1956. Direttore d’orchestra, arrangiatore e grande nome nel mondo della musica leggera italiana, il Maestro ha raggiunto l’apice della propria notorietà dirigendo l’orchestra di Sanremo e ricoprendo il ruolo di insegnante nel programma Amici di Maria De Filippi.
Nella sua lunga carriera, Vessicchio ha arrangiato brani per Bennato, Gino Paoli, Vecchioni, Ornella Vanoni e tanti altri nomi della scena musicale italiana, ma le sue note non si sono limitate alla sala di registrazione. Il Maestro, infatti, ha diretto l’orchestra del programma di Antonella Clerici Ti lascio una canzone e ha preso parte ad Amici di Maria De Filippi.
Dal 1990 è diventato volto iconico di Sanremo, vantando una presenza costante fino al 2022, per poi apparire sul palco dell’Ariston in veste di ospite. Nel corso degli anni, il Maestro ha vinto quattro edizioni del Festival, con Avion Travel, Alexia, Valerio Scanu e Roberto Vecchioni.
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Il ricordo del mondo dello spettacolo

Peppe Vessicchio si è spento ieri, 8 novembre, presso l’Ospedale San Camillo di Roma, dove era ricoverato da qualche tempo per una polmonite interstiziale. A farlo sapere è Ansa, che riporta anche la volontà della famiglia del Maestro di mantenere piena riservatezza, la stessa a cui Vessicchio ci aveva abituato.
I funerali, quindi, si svolgeranno in forma privata lunedì 10 novembre, a Roma. Dopo la diffusione della notizia della scomparsa della “bacchetta” di Sanremo, molti sono stati i messaggi di cordoglio dal mondo dello spettacolo e non solo. Tra i primi a rivolgere un pensiero a Vessicchio è stato Carlo Conti, che all’Ansa ha dichiarato:
Con il maestro Vessicchio se ne va un altro grande protagonista del Festival di Sanremo e della musica italiana.
Con il suo carattere, la sua immagine, il suo carisma e la sua professionalità era diventato un’istituzione.
Per alcuni anni ho avuto il privilegio di condividere con lui anche le scelte musicali per lo Zecchino d’Oro ed ho avuto l’occasione di apprezzare da vicino la grande competenza.
Dobbiamo essere grati per il suo importante contributo alla musica italiana ed al successo di tanti artisti.
A salutarlo anche Amadeus, altro volto storico del Festival e, soprattutto, grande amico di Vessicchio. Sul proprio profilo Instagram il conduttore ha scritto:
La scomparsa del Maestro Vessicchio è per me un dolore forte e improvviso.
Ci conoscevamo da 30 anni e fino a pochi giorni fa abbiamo riso e scherzato, in onda e dietro le quinte.
Mancherai tanto a tutti.
Ciao Peppe.
Si unisce al cordoglio social anche Giorgia Meloni: “Un artista di grande cultura musicale che ha dato tanto e che ci mancherà. ‘Dirige l’orchestra il maestro Peppe Vessicchio’ non era solo una frase: era casa, era Italia. Buon viaggio“. Maria De Filippi, invece, ha scritto sui propri social:
È difficile crederci.
Mi sembra impossibile.
Mi vengono in mente i tuoi occhi sempre sorridenti e comprensivi.
Occhi che esprimevano saggezza, autorevolezza, gli occhi di un grande Maestro, non solo d’orchestra ma di vita.
Ti sorrido e tu sorridi a mezza bocca come sempre.
Ti voglio bene.
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L’eredità di Peppe Vessicchio in un libro
L’eredità di Peppe Vessicchio rimarrà nel suo ultimo libro Bravo Bravissimo!, che avrebbe dovuto presentare a Che Tempo Che Fa, ma il destino ha giocato d’anticipo. Quello che appare a tutti gli effetti come il testamento del Maestro è un’opera su Mozart, in cui il compositore austriaco viene presentato ai ragazzi, attraverso passione e poesia.
Come riporta SkyTg24, il libro, edito Rizzoli e nelle librerie dal 28 ottobre scorso, ripercorre il genio di Mozart tra esempi concreti e uno stile narrativo chiaro e scorrevole. Era proprio questa la chiave di Peppe Vessicchio, che ha fatto sì che il Maestro avvicinasse chiunque alla musica: la sua passione e la sua semplicità.
L’insegnamento che la “bacchetta” di Sanremo lascia ai giovani, e non solo, è l’importanza di imparare ad ascoltare l’armonia naturale, che si potrebbe tradurre e ampliare alla necessità di porre attenzione a tutto ciò che ci circonda.
Rigoroso, riservato ma mai schivo, il sorriso gentile e cordiale del Maestro Vessicchio rimarrà così per sempre nelle sue parole, nelle sue note e nelle sue apparizioni televisive, ogni volta cariche di saggezza, semplicità e passione per il proprio lavoro.


