Il 20 novembre 2025 Gassmann tornerà in tv con la terza stagione di Un professore, serie dove interpreta Dante Balestra, un insegnante che vuole guidare le nuove generazioni, proprio come suo papà fece con lui.
Per Alessandro Gassman, quel padre — monumentale interprete del teatro e del cinema italiano — è stato la cifra del talento e della severità, impartendogli lezioni di vita che lo hanno trasformato. Nel personaggio di Dante, quindi, possiamo ritrovare tutti gli insegnamenti di papà Vittorio. Ecco cosa ha raccontato Gassmann a “Repubblica”:
Da ragazzo ero aggressivo, non andavo a scuola, non aiutavo i più deboli, ero un figlio poco rassicurante, per questo l’educazione severa.
Papà mi chiuse in teatro e mi salvò la vita.
Questo ‘addestramento’ non è stato semplice, ma gli ha fornito disciplina e consapevolezza, come afferma l’attore anche in un’intervista al Corriere della Sera: “Ho la consapevolezza di essere particolarmente fortunato… Papà me l’ha insegnato con un addestramento militare, con durezza, però con grande amore”.
L’arrivo di Un Professore 3 e la responsabilità del ruolo

Nella terza stagione della serie i ragazzi dovranno affrontare la maturità, ma anche il protagonista dovrà fare i conti con sé stesso.
La fiction assume dunque un duplice ruolo: intrattenimento e riflessione. In questo senso, la doppia esperienza di Alessandro Gassmann – figlio di un grande attore e oggi interprete di un maestro – lo rende al contempo testimone e protagonista: un ponte tra le generazioni.
Quel che ha imparato da suo padre non è solo recitazione, ma responsabilità, verso il pubblico, e ora verso i giovani. Il ‘modello’ paterno, con le sue asperità e il suo rigore, è stato interiorizzato e trasformato da Gassmann in un nuovo progetto educativo.
In un panorama come quello odierno, in cui modelli e autorità spesso vacillano, Alessandro Gassmann sceglie di reinterpretare l’eredità familiare come impegno verso gli altri. E lo fa nel modo più forte, mettendosi in gioco davanti ad una platea vastissima, con una fiction che parla di scuola, di giovani, e di futuro.
Quel padre severo e geniale alla fine non è stato un peso, ma un carburante. E oggi quel carburante lo guida verso una nuova frontiera: insegnare, non solo recitare.
Cosa significa essere Dante Balestra per Alessandro Gassmann?
L’attore romano ha sfruttato l’uscita della serie per riflettere su cosa significhi educare i ragazzi, specie nella società odierna, in cui spesso questo compito viene tralasciato dalle famiglie. Ecco le sue parole, riportate da Tecnica della Scuola:
Viviamo in una società in cui, sempre più spesso, si smette di fare il mestiere di madre e di padre, demandando tutto alla scuola.
Il mio personaggio ha la capacità di divertire educando, che poi è quello che è mancato a me come studente.
Il suo personaggio Dante Balestra, quindi, non è solo un docente, ma una figura che vuole stimolare il confronto e la maturazione dei ragazzi, come ha confessato l’attore a “Repubblica”: “Mi fa molto piacere che la Rai voglia andare avanti, uno dei pregi del nostro racconto è che genitori e ragazzi mi dicono che quando vedono la serie si apre una discussione”.
Leggi anche: Leo Gassmann: “Non assomiglio né a mio padre né a mio nonno. Dopo Califano? Non voglio correre”


