Dopo 735 giorni di guerra è arrivato il cessate il fuoco a Gaza. La tregua è stata ratificata dal Governo israeliano nella notte tra il 9 e il 10 ottobre a Sharm el Sheik, in seguito all’accordo siglato ieri in Egitto. Scatta, così, il cessate il fuoco nella Striscia.
A farsi portavoce dell’accordo raggiunto è stato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che, secondo quanto riportato da SkyTg24, si è detto fiducioso dell’attuazione di una pace duratura. L’esercito israeliano ha già iniziato a ritirare le proprie truppe da Gaza.
Il cessate il fuoco sarà monitorato da 200 soldati statunitensi e militari provenienti da Egitto, Qatar, Turchia ed Emirati Arabi Uniti. In una nota, Giorgia Meloni ha fatto sapere: “L’Italia continuerà a sostenere gli sforzi dei mediatori ed è pronta a contribuire alla stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo di Gaza“.
Iniziata la tregua a Gaza
Con la ratifica dell’accordo siglato ieri a Sharm el Shake da parte del Governo israeliano inizia la tregua a Gaza. Il cessate il fuoco, siglato con la mediazione di Stati Uniti, Qatar ed Egitto, prevede il rilascio incrociato di ostaggi e detenuti palestinesi.
Come fa sapere il Time of Israel, l’Idf ha iniziato a ritirare le proprie truppe dalla Striscia. Al termine dell’azione parziale fino alla Linea Gialla, Hamas dovrà rilasciare, entro 72 ore, i 20 ostaggi vivi, in cambio dei 1.950 prigionieri palestinesi. Per restituire i corpi degli altri, invece, Hamas ha chiesto 10 giorni.
La tregua, dunque, sarà monitorata da 200 soldati statunitensi e da militari provenienti da Egitto, Qatar, Turchia ed Emirati Arabi Uniti. Come riportato da SkyTg24, Trump si recerà domenica in Israele e poi in Egitto per firmare ufficialmente l’accordo.
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Il punto sull’Italia

A commentare l’accordo di pace firmato da Hamas e Israele è stata anche la Premier Giorgia Meloni. In una nota, infatti, come riportato da SkyTg24, la Presidente del Consiglio ha scritto:
L’accordo raggiunto in Egitto per l’applicazione della prima fase del Piano di pace del Presidente Trump è una straordinaria notizia che apre la strada al cessate il fuoco a Gaza, al rilascio di tutti gli ostaggi e al ritiro delle forze israeliane su linee concordate.
Desidero ringraziare il Presidente Trump per aver incessantemente ricercato la fine del conflitto a Gaza e i mediatori – Egitto, Qatar e Turchia – per i loro sforzi che si sono rivelati cruciali per l’esito positivo raggiunto.
Questo accordo e il più ampio percorso tracciato dal Piano Trump costituiscono un’opportunità unica per porre fine a questo conflitto che deve assolutamente essere colta.
Per questo esorto tutte le parti a rispettare pienamente le misure già concordate e a lavorare per realizzare rapidamente i passi successivi previsti dal Piano di Pace.
L’Italia continuerà a sostenere gli sforzi dei mediatori ed è pronta a contribuire alla stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo di Gaza.
Ospite nel programma Mattino Cinque, invece, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha riferito:
Noi certamente parteciperemo alla ricostruzione e mi auguro anche a una missione militare per garantire la unità e la riunificazione della Palestina.
Abbiamo già i nostri carabinieri là.
Ma poi parteciperemo, sono convinto, anche alla governance del cambiamento, quindi un’Italia protagonista.
Giocheremo la nostra parte, a cominciare dagli aiuti che continueremo a mandare e continueremo ad aiutare bambini e studenti.
Per quanto riguarda il futuro della Striscia, invece, a ReStart su Rai Tre, Tajani ha dichiarato che saranno necessari decenni di pace per costruire uno Stato palestinese, che possa essere riconosciuto: “Bisogna costruire la pace per avere uno Stato palestinese“.
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