mercoledì, 8 Ottobre 2025
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Papa Leone e la riforma economica: più trasparenza e collaborazione in Vaticano

Papa Leone ha abolito la competenza esclusiva dello Ior sulla gestione patrimoniale. Ora è richiesta la collaborazione con Apsa e Comitato per gli Investimenti.

Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.

Papa Leone XIV ha abrogato il Rescritto del 23 agosto 2022, firmato da Francesco, in cui veniva attribuita all’Istituto per le Opere di Religione piena competenza sulla gestione patrimoniale della Santa Sede.

A farlo sapere è Vatican News, che ha riportato alcuni passi della lettera apostolica in forma di “Motu proprio” Coniuncta cura, sottoscritta ieri 6 ottobre da Prevost. Attraverso il documento, quindi, viene fatto ordine sui ruoli delle istituzioni economiche vaticane.

Il ruolo centrale, perciò, è stato sottratto allo Ior e riconsegnato all’Apsa, l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, fondamentale nella gestione dei fondi. Tale decisione, riporta Tgcom24, è stata presa per rendere gli organismi curiali sempre più trasparenti e collaborativi tra loro.

Il Motu Proprio di Papa Leone

È stata pubblicata su L’Osservatore Romano il “Motu proprio” Coniuncta Cura, attraverso cui Papa Leone ha ridefinito i ruoli delle istituzioni economiche della Santa Sede. Innanzitutto, come spiega Tgcom24, il Motu proprio è un atto legislativo emanato dal Papa di propria volontà, ha valore in tutta la Chiesa cattolica e serve per modificare normative o istituire nuovi organi, senza passare per procedure collegiali.

Il Coniuncta Cura, nello specifico, consente di adattare la struttura finanziaria del Vaticano ai princìpi presenti nella riforma curiale della Costituzione apostolica Praedicate Evangelium, circa trasparenza ed efficienza. Quest’ultima regola le attività economiche e funzionarie della Curia Romana. Ecco la lettera ripresa da Ansa:

Il Rescriptum ex Audientia SS.mi, intitolato ‘Istruzione sull’Amministrazione e gestione delle attività finanziarie e della liquidità della Santa Sede e delle Istituzioni collegate con la Santa Sede’, del 23 agosto 2022, è abrogato.

Le attività di investimento finanziario della Santa Sede, che sono dedicate all’uso proprio e realizzate in conformità con l’art. 219 della Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium, devono essere conformi alle disposizioni stabilite dal Comitato per gli investimenti, nel rispetto della Politica di investimento approvata.

Nel determinare le attività di investimento finanziario della Santa Sede, l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica generalmente fa effettivo uso della struttura organizzativa interna dell’Istituto per le Opere di Religione, a meno che gli organi competenti, come stabilito dagli statuti del Comitato per gli Investimenti, non ritengano più efficiente o conveniente il ricorso a intermediari finanziari stabiliti in altri Stati.

Quanto deliberato con questa Lettera Apostolica, ordino che abbia fermo e stabile vigore, nonostante qualsiasi cosa contraria, anche se degna di speciale menzione, e che sia promulgato tramite pubblicazione su L’Osservatore Romano, entrando in vigore il giorno stesso della pubblicazione, e in seguito inserito nel commentario ufficiale degli Acta Apostolicae Sedis.

Leggi anche: Come deve essere un vero leader: Prevost lo spiegò nella sua tesi di dottorato

Cosa cambia ora?

Con la normativa di Papa Leone, dunque, l’Apsa riacquisisce il controllo sull’amministrazione e la gestione del patrimonio del Vaticano. Sotto il pontificato di Francesco, infatti, ad avere l’esclusiva sugli investimenti è stato lo Ior, che mantiene un ruolo operativo ma non monopolistico.

L’Apsa, adesso, potrà avvalersi della struttura interna dello Ior, per eseguire operazioni finanziarie, ma anche di intermediari esterni, se in linea con i princìpi del Comitato per gli Investimenti. Seguirà un breve periodo di transizione per consolidare questa nuova gestione finanziaria, come riporta Tgcom24.

Sulla base del nuovo assetto del Comitato per gli Investimenti, attraverso la “corresponsabilità nella communio” Papa Leone ha introdotto una gestione collegiale delle finanze della Santa Sede incentrata sulla collaborazione tra gli organi. In questo modo, si evita l’esclusività decisionale dei singoli enti e si garantisce una maggiore trasparenza nei processi.

La collaborazione tra Apsa, Ior e Comitato per gli Investimenti, quindi, punta a garantire un sistema più equilibrato, con al centro la verifica reciproca delle competenze e il rafforzamento dei controlli interni, prevenendo irregolarità e conflitti d’interesse.

Leggi anche: Papa Leone XIV ha aperto il Capitolo generale: “Fate sempre tutto con umiltà”

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Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.

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