Chi è il cubano Andy Diaz: gareggerà per l’Italia ai Mondiali di atletica

Andy Diaz è la stella azzurra del salto triplo. Arrivato da Cuba per inseguire il sogno di diventare campione, ora si prepara al Mondiale di Tokyo.

Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.
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Andy Diaz ha 29 anni, è nato a Cuba ma si è trasferito in Italia per inseguire il suo sogno nel mondo dell’atletica. Arrivato nella Penisola nel 2021, gli ultimi anni sono stati proficui per il triplista, che dopo il bronzo a Parigi ha conquistato il primo posto all’Europeo e al Mondiale indoor.

Una vita fatta di sogni, dunque, ma anche di lontananza dalla propria famiglia. Sono due i cuori di Diaz, quindi: uno cubano, legato alla terra natìa, e uno italiano, luogo che ormai sente come “casa”. Vediamo meglio la storia della stella del salto triplo azzurro.

Chi è Andy Diaz

Andy Diaz è nato il 25 dicembre 1995 a L’Avana, Cuba, Paese per cui ha gareggiato fino al 2021. A Olympics.com l’atleta ha raccontato come è cominciata la sua carriera sportiva:

Ho iniziato da piccolo, mia madre mi portava al campo di atletica.

Avevo nove, dieci anni, ed ero irrequieto.

Da lì ho iniziato ad allenarmi bene e ho iniziato a praticare diverse discipline: velocità, salto, lancio, corsa di fondo, ma già il triplo mi piaceva perché avevo condizioni migliori.

Non ero molto veloce in quel momento ma saltavo un po’.

Ho avuto la fortuna di avere un cugino che faceva salto triplo.

Si chiama Osniel Tosca, è stato un forte triplista.

Ai suoi tempi aveva 17,52 m come miglior risultato personale e mi ispirava molto a fare quello che faceva.

Da allora è l’unica disciplina che ho praticato e mi sono prefissato come primo obiettivo della mia vita essere il migliore della famiglia. 

È stato il mio primo record da battere.

Nel 2019, quindi, è arrivata la medaglia di bronzo ai Giochi panamericani di Lima, mentre due anni più tardi, in concomitanza della partenza per l’Olimpiade di Tokyo, Diaz abbandona la Nazionale cubana per trasferirsi a Livorno.

Qui viene allenato dall’ex triplista Fabrizio Donato, bronzo ai Giochi Olimpici di Londra 2012. La cittadinanza italiana, però, per Diaz è arrivata nel 2023, in seguito a una delibera del Consiglio dei Ministri.

L’esordio con la maglia azzurra, il 9 agosto 2024, ha visto l’atleta classificarsi al terzo posto all’Olimpiade di Parigi 2024, alle spalle di Jordan Diaz e Pedro Pichardo, anche loro esuli cubani e adesso rappresentanti di Spagna e Portogallo.

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La stella dell’atletica azzurra

Nella sua carriera azzurra Andy Diaz ha vinto la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Parigi del 2024, a cui sono seguiti altri due grandi titoli. L’atleta, infatti, si è aggiudicato il titolo di campione europeo indoor ad Apeldoorn e mondiale indoor a Nanchino.

A Olympics.com, Diaz ha raccontato le sensazioni provate durante la competizione continentale, non sempre positive:

L’Europeo è stato un po’ complicato perché il desiderio di saltare bene a volte ti gioca brutti scherzi, eh?

Non ti godi la velocità, non ti godi la capacità che abbiamo di saltare, di rimbalzare, come diciamo noi.

Ma alla fine, al quinto salto, beh, puoi prendere quella medaglia.

Per quanto riguarda il Mondiale, poi, l’atleta ha dichiarato: “Sono molto, molto contento, perché vincere è sempre importante, ma vincere e migliorare il tuo record personale in una competizione importante mi dà ancora più voglia di continuare e migliorare. E mi dà più gioia“. A Tgcom24, invece, il 29enne ha ricordato i momenti vissuti a Parigi:

Vedere mia madre, che era con me, e Fabrizio, che era contento.

Ero felicissimo, no?

È la prima volta che succede, almeno qui in Italia: prima competizione con l’Italia e prima medaglia Olimpica.

E ringrazio tutta l’Italia, perché tutti mi hanno aiutato in questi tre anni, fin dall’inizio.

Ho promesso all’Italia che avrebbe continuato a vincere medaglie in tutti i Giochi, in tutte le competizioni, che avrei continuato a vincere medaglie ed è quello che sto facendo. 

Sono un uomo di parola.

Ora, quindi, l’obiettivo è il Mondiale di Tokyo 2025, con l’intento di vincere una medaglia e, magari, superare il record di Jonathan Edwards di 18.29 m, imbattuto da 30 anni.

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La lontananza da Cuba

Andy Diaz ha lasciato Cuba nel 2021, proprio mentre la Nazionale latina era in viaggio verso l’Olimpiade di Tokyo. Rispetto a questa decisione, l’atleta ha confessato ad Adnkronos:

Allontanarmi da casa è stato il passo più difficile, ma l’ho fatto con un obiettivo.

Emergere nell’atletica e diventare un campione.

Per cambiare la mia vita, certo, ma pure quella della mia famiglia.

Volevo fare qualcosa di buono soprattutto per loro.

A Cuba c’è una situazione precaria, mancano le cose basilari.

Un familiare all’estero, in grado di guadagnare qualche soldo e dare una mano anche solo per comprare cibo, poteva solo essere d’aiuto.

Pensavo a questo.

L’aspetto più complesso del lasciare Cuba è stato, quindi, allontanarsi dalla famiglia, a cui Diaz è molto legato. Di loro, l’atleta è riuscito a portare in Italia la madre:

Lasciata Cuba, sono stato due anni senza vederla.

Arrivato in Italia, dopo aver risolto la mia situazione, ho subito pensato al modo per farla venire.

Averla accanto mi ha aiutato tantissimo.

Io tengo alla famiglia, spero di avvicinarla ancora di più nei prossimi anni.

Mamma prova a seguirmi in tutte le gare, lo fa fin dagli inizi, ma con il passaporto cubano non è semplice.

È con me anche qui a Tokyo.

Cuba rimane sempre il Paese in cui Diaz è nato e dove ha vissuto per 25 anni. Eppure, l’atleta si sente italiano in molti altri aspetti, come il parlare ormai principalmente la lingua italiana o aver introdotto nella sua routine abitudini tipicamente azzurre.

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