Giorgio Armani aveva un’infezione polmonare: cos’è e come prevenirla

Non sono state rese note le cause della morte di Giorgio Armani, ma si sa che a giugno lo stilista era stato ricoverato per un'infezione polmonare. Cos'è, come si cura e come si può prevenire?

Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.
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Si è spento a 91 anni Giorgio Armani. Le cause della scomparsa non ancora rese note, ma si sa che lo stilista era stato ricoverato lo scorso giugno, a causa di un’infezione polmonare.

Una volta terminata la convalescenza, Re Giorgio aveva promesso di partecipare alle tre sfilate della Fashion Week di Milano, a settembre. Seppure la promessa non è stata mantenuta, dimostra quanto lo stilista si sia dedicato al lavoro fino agli ultimi giorni.

Cosa è, però, un’infezione polmonare? Quali sintomi presenta? E soprattutto, come si può curare o, addirittura, prevenire? Vediamolo insieme.

Come stava Giorgio Armani?

Ciò che si sa delle cause della scomparsa di Giorgio Armani non è molto. È noto, però, che lo scorso giugno lo stilista è stato ricoverato in ospedale per un’infezione polmonare, che lo ha portato a non presenziare alla Milano Fashion Week, del 21 giugno.

A dare la notizia era stato lo staff dello stilista, facendo sapere che Re Giorgio si trovava in convalescenza presso la propria abitazione di Forte dei Marmi, in Toscana. A ogni modo, Armani aveva assicurato: Ho supervisionato ogni aspetto della sfilata da remoto tramite collegamenti video, dalle prove alla sequenza al trucco. Tutto ciò che vedrete è stato fatto sotto la mia approvazione e direzione“.

Per tranquillizzare ulteriormente gli appassionati di moda, lo stilista aveva promesso che sarebbe stato presente alla sfilata di fine settembre, in occasione della celebrazione dei 50 anni della maison. Negli ultimi giorni, però, le sue condizioni di salute si sono aggravate, per un problema allo stomaco.

Nonostante la promessa di riapparire in pubblico a fine mese non sia stata mantenuta, lo staff di Armani ha fatto sapere che Re Giorgio ha lavorato alle collezioni di moda fino a pochi giorni prima di morire.

Leggi anche: Che cos’è e come si cura la polmonite bilaterale, patologia di Papa Francesco

Come si presentano le infezioni polmonari?

Le infezioni polmonari possono variare nell’intensità, passando da forme lievi ad altre letali. Le patologie più comuni includono la polmonite, l’infezione da virus respiratorio e la bronchite acuta, le quali possono essere scaturite da agenti patogeni come batteri, virus e funghi.

A essere maggiormente esposti al rischio di contrarre un’infezione polmonare sono coloro che fumano, hanno un’età avanzata oppure riversano in condizioni di salute cagionevoli, soprattutto con un sistema immunitario compromesso.

L’infezione, infatti, avviene solitamente con l’ingresso di patogeni nei polmoni, spesso mediante le vie respiratorie superiori, e raggiunti i polmoni possono colonizzarne il tessuto e provocare un’infiammazione. Tra i principali sintomi respiratori rientrano:

  • la tosse, che varia da secca a produttiva in base alla gravità dell’infezione
  • la dispnea, ossia difficoltà respiratorie come mancanza d’aria o affanno, che rappresenta un sintomo preoccupante, in quanto indica il coinvolgimento significativo dei polmoni
  • il dolore toracico, se c’è il coinvolgimento della pleura, cioè la membrana che riveste i polmoni. Questo tipo di dolore può essere acuto o lancinante e può peggiorare durante la respirazione o la tosse

Per quanto riguarda gli altri sintomi sistemici, vanno citati:

  • la febbre, ossia la risposta naturale all’infezione da parte dell’organismo, che sta combattendo così i patogeni. Se la temperatura corporea rimane elevata a lungo, è un segnale di complicazioni dell’infezione
  • i brividi, spesso associati alla febbre, indicano che il corpo sta cercando di aumentare la temperatura interna per combattere l’infezione
  • l’affaticamento, attribuibile sia all’infezione che alla risposta infiammatoria dell’organismo

Leggi anche: Che cos’è la terapia del dolore a cui si stava sottoponendo Eleonora Giorgi

Come gestire un’infezione polmonare?

Per diagnosticare le infezioni polmonari è necessario, innanzitutto, far valutare da uno specialista i sintomi presentati. Successivamente, possono essere richiesti test diagnostici, che confermino o meno la presenza dell’infezione.

Un esame specifico, per esempio, può essere l’analisi dell’espettorato, che mostra la sensibilità agli antibiotici e, di conseguenza, quale sia il modo migliore per trattare l’infezione. Rispetto a quest’ultimo punto, di solito si opta per una cura antibiotica.

Se si tratta di infezioni virali, però, possono essere richiesti antivirali o un trattamento sintomatico. Uno dei punti chiave per evitare la degenerazione dell’infezione è, sicuramente, la gestione dei sintomi.

I pazienti, infatti, possono assumere farmaci che curino la tosse, la febbre e migliorino la respirazione. A ciò si aggiungono una buona idratazione e un adeguato riposo. Nel caso di infezioni polmonari più gravi, potrebbe essere necessaria una riabilitazione polmonare, ossia esercizi di respirazione e attività fisica.

Per prevenire queste infezioni, infine, sono fondamentali le vaccinazioni, contro l’influenza o lo pneumococco, e porre attenzione all’igiene, lavando le mani e usando la mascherina se ci si trova in situazioni di rischio.

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