sabato, 23 Agosto 2025
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Si può prendere il sole in gravidanza? Tutti i consigli per farlo in sicurezza

Prendere il sole in gravidanza è possibile e può fare bene, ma servono attenzione e piccoli accorgimenti: ecco come esporsi in sicurezza tra benefici e precauzioni.

Gloria Caruso
Gloria Caruso
La scrittura è una strada di cui seguire la rotta, per muoversi con determinazione tra fatti e parole. L’informazione vale solo se è fatta bene: con gli occhi attenti e la mente aperta.
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Con l’arrivo della bella stagione, il desiderio di trascorrere qualche ora al sole diventa forte per tutti, comprese le future mamme. Ma la domanda è inevitabile: si può prendere il sole in gravidanza senza rischi? La risposta è sì, con le giuste attenzioni.

Esporsi al sole può portare benefici non solo all’umore ma anche al corpo, purché si seguano alcune semplici regole di buon senso. In questa guida, vedremo insieme come vivere la luce del sole durante la gravidanza in modo positivo, sicuro e consapevole.

Il sole: un alleato del benessere

Il sole non è solo sinonimo di vacanze e relax: la sua luce stimola la produzione di vitamina D, fondamentale per la salute delle ossa della mamma e per lo sviluppo del bambino.

Inoltre, l’esposizione moderata ai raggi solari aiuta a migliorare l’umore e a combattere la stanchezza tipica di alcuni momenti della gravidanza. Sentirsi bene e più energiche può avere un effetto a cascata anche sul benessere del piccolo che cresce nel pancione.

I rischi da non sottovalutare

Nonostante i benefici, è importante ricordare che la gravidanza rende la pelle più sensibile. L’aumento degli ormoni può facilitare la comparsa di macchie cutanee (cloasma gravidico o “maschera della gravidanza”).

Inoltre, il calore eccessivo può favorire abbassamenti di pressione, disidratazione o colpi di calore, condizioni da evitare assolutamente in questo delicato periodo. Per questo, è fondamentale imparare a godersi il sole con moderazione e con le giuste precauzioni.

Quando prendere il sole in gravidanza

Il momento della giornata fa la differenza. È consigliabile:

  • evitare le ore centrali (11:00 – 16:00), quando i raggi sono più intensi
  • preferire la mattina presto o il tardo pomeriggio, quando la luce è più dolce e meno aggressiva
  • ricordare che anche all’ombra o con il cielo velato si può prendere il sole: i raggi UV attraversano le nuvole e si riflettono sulla sabbia e sull’acqua

Questi piccoli accorgimenti aiutano a ridurre i rischi senza rinunciare al piacere di una passeggiata o di un pomeriggio al mare.

La protezione della pelle

Un passaggio fondamentale è la crema solare ad alta protezione (SPF 30 o 50), da applicare generosamente e più volte al giorno, soprattutto dopo un bagno o una doccia. Le zone più delicate, come viso, décolleté e spalle, meritano particolare attenzione.
Inoltre, cappello a tesa larga, occhiali da sole con lenti certificate e vestiti leggeri in cotone o lino possono diventare validi alleati per schermare i raggi più forti senza rinunciare alla libertà di movimento.

Idratazione e ascolto del corpo

Il caldo e il sole aumentano la necessità di liquidi. Bere molta acqua durante l’esposizione è la regola d’oro per evitare cali di pressione e disidratazione. Succhi naturali o frutta ricca di acqua come anguria e melone possono essere ottimi alleati.

Allo stesso tempo, è importante ascoltare i segnali del corpo: se si avverte giramento di testa, stanchezza improvvisa o eccessivo calore, è bene cercare subito un luogo fresco e ombreggiato.

Sole e abbronzatura: sfatare un mito

Prendere il sole in gravidanza è possibile.

Molte donne si chiedono se l’abbronzatura possa nuocere al bambino. La verità è che i raggi solari non raggiungono il feto direttamente.

Tuttavia, ciò che può rappresentare un rischio è il surriscaldamento della mamma. Temperature corporee troppo alte possono essere dannose, soprattutto nei primi mesi.

Ecco perché puntare a una tintarella graduale, leggera e naturale è la scelta più sicura.

In spiaggia, in piscina o in montagna

Durante l’estate, il sole può essere preso in diversi contesti:

  • al mare, la sabbia e l’acqua amplificano la potenza dei raggi: è bene fare pause frequenti all’ombra e alternare i bagni di sole con momenti di relax sotto l’ombrellone
  • in montagna, l’aria fresca può ingannare, ma l’altitudine intensifica l’effetto dei raggi UV. La protezione solare diventa quindi ancora più importante
  • in piscina, il riflesso dell’acqua moltiplica l’esposizione: meglio limitare i tempi e ricordarsi di rinnovare la crema dopo ogni immersione.

Il sole come compagno di viaggio

Prendere il sole in gravidanza è possibile e persino consigliato, se vissuto con equilibrio. Esporsi con intelligenza significa regalarsi energia, buon umore e vitamina D, senza mettere a rischio il proprio benessere e quello del bambino.

Le regole sono poche e semplici: evitare le ore più calde, usare sempre la protezione, idratarsi e ascoltare il corpo.

La gravidanza è un viaggio unico, e il sole – se preso con prudenza – può diventare un compagno prezioso, pronto a illuminare i ricordi più belli dei mesi estivi.

Leggi anche: Mamme in Movimento, il rivoluzionario corso prepara il corpo al parto, ma con gentilezza

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La scrittura è una strada di cui seguire la rotta, per muoversi con determinazione tra fatti e parole. L’informazione vale solo se è fatta bene: con gli occhi attenti e la mente aperta.

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