È una storia di grande amore e altruismo quella che ha visto come protagoniste la piccola Fabiana e tutta la comunità di Caulonia, in Calabria. La bambina, infatti, è stata data alla luce nella notte del 7 agosto scorso, sulla spiaggia del reggino.
Aiutata a partorire da alcuni passanti, la donna non ha voluto riconoscere la bambina, che è stata immediatamente ricoverata presso l’ospedale di Locri per tutti gli accertamenti di routine. Ora Fabiana è stata affidata a una famiglia calabrese, pronta a iniziare la sua vita circondata da affetto.
La nascita della piccola Fabiana
La piccola Fabiana è nata nella notte del 7 agosto nelle acque del mare di Caulonia, in provincia di Reggio Calabria. La mamma della bambina è stata aiutata a partorire da un gruppo di ragazzi presenti sulla spiaggia. Ai giovani, inoltre, la donna ha spiegato la situazione e ha espresso loro la volontà di non riconoscere la piccola.
Avvertiti immediatamente i soccorsi, la donna è stata monitorata e curata per 24 ore presso l’ospedale di Locri, dove grazie al protocollo Mamma è stato garantito l’anonimato, mentre la neonata è stata sottoposta ai controlli di routine. Proprio nell’ospedale è stato scelto il suo nome, cioè Fabiana, come quello della dottoressa che per prima l’ha curata. Una volta dimessa dalla struttura, la bimba è stata affidata a una famiglia reggina.
Si tratta di una storia dal grande impatto emotivo. In primo luogo, perché coinvolge una donna che non ha riconosciuto la figlia, spinta da motivazioni proprie e sicuramente profonde e ragionevoli. Dall’altro lato, c’è una piccola che è stata accolta immediatamente in una nuova famiglia, pronta a vivere circondata da amore.
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Il racconto della testimone

A soccorrere la donna è stata Maria Vittoria Raso, ventenne di Cittanova, che si trovava a Caulonia in vacanza, con alcuni amici. La giovane è al terzo anno del corso di laurea in Servizio sociale e a La Repubblica ha raccontato che quello vissuto la scorsa notte è stato come “un tirocinio intensivo“. Ecco come ha descritto il ricordo di quella sera:
Era quasi l’una di notte del 7 agosto.
Noi sei eravamo seduti sulla sabbia, stavamo chiacchierando.
Nel buio abbiamo intravisto una figura femminile entrare in acqua, aveva lunghi capelli neri e maglietta scura molto larga.
Era un po’ insolito ma abbiamo creduto che volesse solo rinfrescarsi o che fosse di un’altra religione.
Ma quando abbiamo sentito la bambina piangere, siamo scattati in piedi.
Lei era confusa, aveva il cellulare in mano con la torcia accesa e ho visto nel buio le braccia della piccola stese verso l’alto.
Quello che ci ha sconvolti è che questa donna non ha emesso nemmeno un urlo durante il parto.
Sembrava solo una donna in acqua.
Mai avrei immaginato che dal mare uscisse con una bambina in braccio.
Raso ha raccontato che la donna era del Nord, in vacanza in Calabria con la famiglia, ma nessuno dei parenti sapeva che lei fosse incinta. Era scesa in spiaggia quando ha sentito le contrazioni e, così, ha deciso di entrare in acqua per partorire.
Il momento in cui ha preso in braccio la piccola Fabiana Maria Vittoria lo descrive così: “Mi ha dato la bambina, ho buttato zaino e cellulare a terra, l’ho presa, ho pianto. Era avvolta in una felpa e poi le abbiamo messo attorno anche l’asciugamano di un mio amico. Aveva ancora gli occhi chiusi e era tutta ricoperta di una sostanza bianca mista a sangue, muoveva appena le mani“.
Nessun senso di giudizio verso la donna nel racconto della ventenne, che a Repubblica ha parlato dopo aver saputo dell’affido della bambina:
Penso che era quello che voleva quella ragazza che conosceva i suoi diritti.
La gente in paese, adesso, la giudica come una che ha abbandonato la figlia.
Ma non è così.
Ha tenuto con sé la bambina finché ha potuto e poi ha deciso di darle un futuro senza di lei.
Era fragile e sotto shock.
Non ci deve interessare la sua scelta, ciò che è importante è che Fabiana stia bene.
Adesso spero solo che la sua vita sia splendida.
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Le parole del sindaco di Caulonia
A esprimersi sulla vicenda della piccola Fabiana è stato anche il sindaco di Caulonia, Francesco Cagliuso, che sempre a Repubblica ci ha tenuto a sottolineare quanto la vicenda abbia mosso tutti gli abitanti del comune calabrese:
È una vicenda che ha sprigionato la solidarietà di tutta la comunità.
Oggi sono stato in ospedale e Fabiana è stata sommersa da regalini, peluche, creme, bavaglini.
Siamo tempestati da telefonate di famiglie che si offrono di adottarla.
La nostra è una terra difficile ma dal cuore grande.
Gli abitanti di Caulonia e di Locri, infatti, una volta appresa la notizia del ricovero della bimba in ospedale, le hanno fatto arrivare peluche, vestiti, bavaglini e scarpette. Secondo le ultime notizie, la piccola sta bene.