mercoledì, 10 Dicembre 2025
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Cos’è il racketeering e perché sempre più italiani lo scelgono in vacanza

Dalla Sinner-mania al fenomeno "racketeering": la racchetta è protagonista di una nuova era del turismo e del tempo libero di milioni di persone.

Gloria Caruso
Gloria Caruso
La scrittura è una strada di cui seguire la rotta, per muoversi con determinazione tra fatti e parole. L’informazione vale solo se è fatta bene: con gli occhi attenti e la mente aperta.
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C’è un nuovo modo di viaggiare che sta contagiando l’Italia e non solo. Non si parla di itinerari esotici o di mete instagrammabili, ma di una vacanza che mette al centro una racchetta da tennis, padel o pickleball. È il fenomeno del racketeering, la tendenza a vivere le ferie all’insegna dello sport di racchetta, tra benessere, divertimento e voglia di mettersi in gioco.

Un’onda nata da una passione nazionale rinnovata: quella per il tennis, sospinta dalla figura solare e vincente di Jannik Sinner. Infatti, negli ultimi tempi l’Italia ha scoperto (o riscoperto) l’amore per il tennis. La “Sinner-mania” ha superato i confini dello sport, trasformandosi in un movimento culturale e sociale. Non è solo questione di trofei: Sinner incarna un ideale giovane, elegante, determinato e accessibile.

E i numeri parlano chiaro: secondo il Report Tennis e Padel 2024 della Federazione Italiana Tennis e Padel, il nostro Paese conta 6,5 milioni di praticanti e 18,3 milioni di appassionati. Le iscrizioni nei club junior sono cresciute del 30% in un solo anno.

Ma c’è di più: il tennis è diventato un driver turistico, capace di generare un impatto economico di oltre 8 miliardi di euro. E il viaggio non è più solo un momento di relax, ma un’occasione per allenarsi, migliorare, condividere.

Il turismo con la racchetta ha un nome: racketeering

A coniare il termine è stato il magazine Globetrender, che ha colto un trend in rapida ascesa: sempre più viaggiatori scelgono vacanze dove la racchetta è protagonista.

Non solo tornei da vedere, ma esperienze da vivere in prima persona: campi da sogno, corsi intensivi, partite tra amici, magari al tramonto sul mare. Il racketeering rappresenta l’evoluzione delle vacanze attive: un mix di sport, socialità e benessere.

Secondo l’azienda francese Club Med, che da sempre integra lo sport nei propri resort, questa è una delle tendenze guida del turismo nel 2025. E loro sono pronti, vantando 226 campi da tennis in 33 resort nel mondo, oltre a 51 campi da padel in 13 strutture, dalle Seychelles a Marbella, da Cefalù a Cancun.

Ciò che rende unico il racketeering è il suo spirito: non si gioca solo per vincere, ma per vivere meglio. Il focus è sul benessere, sull’autenticità dell’esperienza, sul piacere del miglioramento personale. Resort come quelli di Club Med lo sanno bene: offrono programmi sportivi per tutte le età, dai 4 anni in su, con oltre 60 attività diverse, istruttori qualificati e attrezzature moderne. L’obiettivo? Permettere a tutti, grandi e piccoli, di scoprire il piacere di muoversi, ridere, giocare.

Tennis, padel e… pickleball

Tra gli sport con la racchetta c’è il padel.

Nel mondo del racketeering, il padel continua a registrare una crescita impressionante: da 1,5 milioni di giocatori nel 2020 a oltre 12 milioni nel 2023, con una previsione di 80 milioni entro il 2035. Perché piace così tanto? Perché è inclusivo, divertente, facile da apprendere e fortemente sociale.

E poi c’è il fenomeno emergente del pickleball, sport nato negli Stati Uniti e oggi sulla cresta dell’onda anche in Europa. Incrocio tra tennis, ping pong e padel, si gioca con una racchetta leggera e su campi più piccoli. È perfetto per ogni età e livello e sta diventando il cuore pulsante delle vacanze attive: a Punta Cana, ad esempio, i campi da pickleball si affacciano sulle acque turchesi dei Caraibi, rendendo ogni partita un momento da ricordare.

Leggi anche: Jannik Sinner entra nella storia: è il primo italiano a vincere Wimbledon

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Gloria Caruso
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