Al Question Time alla Camera, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin si è espresso circa la questione auto elettriche in Italia.
Nello specifico, è stato affermato che sono in corso gli ultimi passaggi per finalizzare il decreto che prevede lo stanziamento di 600 milioni di euro, per acquistare almeno 39 mila veicoli a emissione zero, entro il 2026.
Cosa prevede il decreto ministeriale?
Il ministro Pichetto Fratin ha fatto sapere che sono quasi 600 milioni gli euro stanziati per il programma inserito nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, circa l’acquisto di veicoli elettrici in Italia.
L’Ecobonus 2025 scatterà il prossimo settembre e prevede il raggiungimento di un obiettivo alquanto ambizioso. Entro il 30 giugno 2026, quando il sussidio terminerà, si intende acquistare almeno 39 mila veicoli a emissione zero.
Seppure il Governo non abbia mai espresso il proprio sostegno alla transizione all’elettrico, le parole del ministro accendono una luce di speranza sulla decarbonizzazione del parco auto italiano.
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Chi potrà beneficiare del bonus?

Il bonus è indirizzato a due categorie principali, cioè le persone fisiche e le microimprese. Per quanto riguarda le prime, ossia i soggetti residenti in aree urbane funzionali, ci si riferisce alle città e alle relative aree di pendolarismo, che vogliono acquistare veicoli privati elettrici della categoria M1, ossia quelli che non possono trasportare più di otto passeggeri.
Gli incentivi per tali individui variano in base all’ISEE. Se esso è pari o inferiore a 30 mila euro, possono essere richiesti 11 mila euro. Se l’ISEE, invece, è compreso tra 30 mila e 40 mila euro, sono stanziati massimo 9 mila euro. Per poter accedere al bonus è richiesta la rottamazione di un veicolo termico.
Rispetto alle microimprese, potranno essere acquistati veicoli commerciali elettrici appartenenti alle categorie N1 e N2, ossia furgoni o mezzi finalizzati al trasporto merci. In questo caso, l’incentivo coprirà fino al 30% del prezzo di acquisto, per un massimo di 20 mila euro per ogni veicolo. Anche le microimprese devono prima rottamare un veicolo termico.
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In arrivo una piattaforma informatica
La velocità con cui si intende terminare il progetto rappresenta la volontà di accelerare la transizione verso una mobilità più sostenibile. Lo stesso Pichetto Fratin ha dichiarato al Question Time alla Camera:
Per consentire il raggiungimento del target entro i termini indicati stiamo finalizzando il decreto ministeriale che definirà criteri e modalità di concessione degli incentivi, rendendo possibile l’avvio della misura già dal prossimo mese di settembre.
A ciò si aggiunge l’istituzione di una piattaforma informatica dedicata proprio all’accesso ai fondi. Attraverso essa, infatti, gli utenti potranno presentare le domande per usufruire degli incentivi. Gli operatori economici, invece, avranno la possibilità di proporre i veicoli elettrici appartenenti alle categorie sopracitate.
La piattaforma agevola il settore automativo italiano, siccome il sito Ecobonus al momento è bloccato, ma anche perché incentiva l’acquisto di auto a emissioni zero. A tal proposito, il Governo Meloni ha sostenuto il principio della “neutralità tecnologica”, senza favorire una tecnologia piuttosto che un’altra.
Secondo la presidente del Consiglio, infatti, la transizione ecologica non deve avvenire esclusivamente attraverso l’elettrico, ma deve includere soluzioni alternative come i biocarburanti, i carburanti sintetici e l’idrogeno.