Barilla rafforza il suo impegno verso la sostenibilità ambientale annunciando un importante traguardo: il 50% dell’energia utilizzata nei suoi impianti produttivi proviene da fonti rinnovabili.
In concreto, significa che sta riducendo in modo significativo la propria dipendenza da combustibili fossili e le relative emissioni di CO₂, contribuendo così alla lotta contro il cambiamento climatico.
Inoltre, nel suo nuovo bilancio di sostenibilità, Barilla ha presentato i risultati 2024 e gli obiettivi ambientali al 2030. Il gruppo ha coinvolto oltre 7.000 aziende agricole attraverso il programma Barilla Sustainable Farming.
Le coltivazioni riguardano grano duro, grano tenero, segale e basilico, con un volume complessivo di 815.000 tonnellate di materie prime acquistate. Per i prossimi anni, Barilla punta su modelli rigenerativi.
Dunque, tra gli obiettivi fissati per il 2030, l’azienda si impegna ad approvvigionarsi di 250.000 tonnellate di materie prime provenienti da produzioni rigenerative certificate e a produrre 24MW di energia elettrica da fonti rinnovabili attraverso impianti fotovoltaici.
Questi obiettivi ambiziosi dimostrano la volontà di investire in pratiche agricole innovative e di ridurre la propria dipendenza dalle fonti di energia tradizionali.
Perché questa scelta è strategica per Barilla?

Barilla ha dichiarato che metà dell’energia consumata nei suoi stabilimenti è oggi generata attraverso fonti rinnovabili, come il solare, l’eolico e l’idroelettrico.
Questo dato riguarda sia l’energia acquistata da fornitori certificati green, sia quella autoprodotta grazie a impianti fotovoltaici installati nei siti produttivi.
L’agroalimentare è tra i settori più esposti agli effetti della crisi climatica: siccità, instabilità della produzione agricola e aumento dei costi energetici sono ormai problemi quotidiani. Puntare sulle rinnovabili è quindi una scelta non solo etica, ma anche strategica.
Barilla ha incluso questo obiettivo nel suo piano di sostenibilità, che prevede:
- la decarbonizzazione completa entro il 2040
- l’ottimizzazione dei consumi in tutti i suoi impianti
- investimenti in efficienza energetica e digitalizzazione dei processi
L’impatto ambientale di questa decisione
L’azienda sfrutta principalmente tre fonti:
- energia solare, con pannelli fotovoltaici installati su diversi stabilimenti italiani ed europei
- energia eolica, attraverso l’acquisto di elettricità da parchi eolici certificati
- energia idroelettrica, fornita da operatori che rispettano criteri di produzione sostenibile
Una parte dell’energia è anche autoprodotta, grazie all’installazione di impianti dedicati all’interno delle sedi produttive. Raggiungere il 50% di energia da fonti rinnovabili consentirebbe a Barilla di:
- ridurre drasticamente le emissioni di gas serra
- migliorare il bilancio energetico complessivo
- influenzare positivamente l’intera filiera agroalimentare, spingendo anche i fornitori a rendere più sostenibili i loro processi
Inoltre, questa scelta risponde alla crescente domanda dei consumatori per prodotti più attenti all’ambiente. La trasparenza su questi dati può anche rafforzare la reputazione aziendale e la fedeltà al marchio.
Barilla come esempio per il settore
L’impegno di questa industria rappresenta un modello per l’intero comparto agroalimentare. Con oltre 30 stabilimenti nel mondo, l’azienda ha una responsabilità significativa nell’ambito delle emissioni industriali.
Il traguardo del 50% da fonti rinnovabili dimostra che una trasformazione sostenibile è possibile anche per realtà produttive complesse e globali.
Molte altre aziende del settore stanno seguendo questa direzione, ma Barilla è tra le poche ad avere obiettivi chiari, dati pubblici e strategie concrete già in atto.
Ma vi sono anche altri motivi che rendono Barilla un esempio del settore, come il fatto che, ad oggi, il 35% dei suoi manager è donna, e l’azienda mira a raggiungere il 40% entro il 2030. È inoltre attiva una policy globale che prevede 12 settimane di congedo retribuito per tutti i genitori, indipendentemente dal genere.
Nel corso dell’anno, Barilla ha donato 3.700 tonnellate di cibo e oltre 2 milioni di euro a progetti sociali. Inoltre, 300 dipendenti hanno partecipato a iniziative di volontariato aziendale.
Con un fatturato di 4,88 miliardi di euro nel 2024 e 300 milioni investiti in innovazione, Barilla integra sostenibilità e strategia industriale. Questo percorso si basa su obiettivi misurabili legati a efficienza, resilienza di filiera e riduzione dell’impatto ambientale.
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