Scomparso nel pomeriggio di venerdì 11 luglio, dopo essersi allontanato dal campeggio dove era in vacanza con i genitori, Allen Bernard Ganao è stato ritrovato nella mattinata di ieri.
Tre volontari della Protezione Civile hanno rinvenuto il bambino nascosto tra i rovi di un bosco. Dopo averlo rassicurato, lo hanno condotto immediatamente al pronto soccorso, il tutto nel giro di pochissimi minuti.
Determinante è stato, anche, il supporto di uno psicologo, il quale ha intuito dove avrebbe potuto nascondersi un bambino affetto da autismo.
È infatti emerso che, avendo paura dei rumori, sicuramente avrebbe scelto un posto sicuro, come appunto un cunicolo.
Ora il piccolo è in osservazione presso l’ospedale di Imperia, reparto di Pediatria del Gaslini diffuso.
Il ritrovamento tra i boschi di Ventimiglia

Come spiegato da Valerio Massimo Romeo, il prefetto di Imperia che ha condotto le ricerche dell’unità cinofila e degli operatori della Protezione Civile nella zona:
È stato ritrovato a 1 km e mezzo dal punto in cui era scomparso, in un avvallamento del terreno vicino all’autostrada proprio tra erba e roveti, un luogo che si prestava a essere un rifugio.
Il piccolo Allen ha trovato lì un luogo dove ripararsi.
Il prefetto ha voluto, inoltre, ringraziare a nome dello Stato i tre volontari della Protezione Civile di Pompeiana, Dario Mattiauda, Edoardo Campione e Matteo Trecci, coloro che hanno materialmente ritrovato il piccolo Allen. Sul ritrovamento Dario Mattiauda ha poi raccontato:
Allen non era spaventato, aveva delle leggere escoriazioni sulle gambe ma stava bene.
Non ha avuto timore quando ci siamo avvicinati, era tra i rovi, come fosse scivolato e non fosse riuscito più a muoversi.
Il bimbo è stato trovato nella zona collinare a 3 chilometri di distanza dal supermercato Conad di Latte, frazione di Ventimiglia, dove era stato ripreso dalle telecamere l’ultima volta.
Una volta visitato dai medici del pronto soccorso, è stato portato all’ospedale di Imperia per controlli. Il 118 ha fatto sapere che, ad un primo esame medico, Allen è in buone condizioni.
L’importanza del supporto psicologico
Nei giorni della ricerca, durata dal pomeriggio di venerdì 11 luglio alle primo ore del mattino di domenica 13, era stato comunicato agli operatori della Protezione Civile e alle squadre di soccorritori, che il piccolo Allen soffrisse di autismo.
A questo punto, è stato fondamentale il contributo fornito da Roberto Ravera, psicologo esperto di autismo infantile, che ha consigliato alle squadre di ricerca di evitare forti rumori e limitare l’attività di ricerca in luoghi come cunicoli o piccole aperture.
Da lì la disposizione del prefetto Romeo di ispezionare tutti gli anfratti della zona, il quale, a ricerche concluse, ha infine dichiarato:
Voglio ringraziare le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, il soccorso alpino, i volontari, le unità cinofile, la capitaneria di porto e tutti quelli che hanno operato incessantemente in questi giorni e notti per la ricerca del bambino che abbiamo trovato vivo.
Una gioia condivisa
Grande esplosione di gioia da parte degli uomini impegnati da giorni, anche di notte, nelle ricerche, e da parte degli abitanti di Latte, che hanno accolto il bambino con un grande applauso.
A scoppiare in un pianto liberatorio anche il proprietario di una villetta vicino al camping “Por La Mar”, dove Allen e la sua famiglia alloggiavano.
L’uomo aveva dichiarato a giornalisti e carabinieri di aver incrociato il bambino nel giardino della sua villa il 12 luglio e di aver provato a farlo parlare. Purtroppo il bimbo, con difficoltà a esprimersi, si sarebbe allontanato senza che l’uomo avesse modo di trattenerlo.
Grazie a tutti, è andata benissimo, molto.
Grazie, vi ringrazio, grazie.
Sono state, invece, le poche accorate parole di Bernardo, il padre di Allen. L’uomo, visibilmente commosso, ha abbracciato il piccolo che si trovava ancora sul furgone dei soccorritori.
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