Quello di Paolo Fattoruso è un esempio di forza e speranza. Nel 2019, infatti, gli è stata diagnosticata la leucemia e da quel momento ha iniziato un percorso di chemioterapia, a cui è seguita una recidiva.
Per sfidare la malattia e dimostrare che si può reagire, ha deciso di attraversare a nuoto lo Stretto di Messina. Il motivo: “Vorrei che questo mio gesto sia inteso come un segno di speranza per tutti“.
La storia di Paolo Fattoruso
Oggi Paolo Fattoruso, originario di Angri, nella provincia di Salerno, ha 49 anni, ma nel 2019 la sua vita è stata stravolta da una notizia che nessuno vorrebbe mai ricevere. Gli è stata, infatti, diagnosticata una forma rara e violenta di leucemia.
Dopo un anno di cure, quando la malattia sembrava essere stata debellata, ecco una recidiva. Sdraiato sul lettino dell’ospedale, mentre si sottoponeva alla chemioterapia, Paolo ha iniziato a riflettere sulla propria vita:
È lì, da solo, che ho cominciato a pensare che non potevo lasciarmi macerare dalle ansie.
Che dovevo mettermi in gioco, sfidare la mia stessa paura. I miei bui interiori.
È su quel lettino che mi sono confrontato con me stesso e ho deciso che questa sfida proprio non potevo perderla.
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La battaglia contro la leucemia

Dopo aver concluso l’ultima chemio presso il reparto di ematologia dell’ospedale di Pagani, nel salernitano, sotto la supervisione dei medici, Poalo ha deciso di allenare la mente e il corpo, così da reagire alla malattia.
Il 49enne, così, ha affrontato il Cammino di Santiago e si è posto un ulteriore obiettivo: attraversare a nuoto lo Stretto di Messina. E proprio lo scorso 6 luglio l’impresa è stata compiuta. A riguardo, Fattoruso ha dichiarato a Repubblica:
Ho sempre pensato alla famosa frase che dice “Se puoi sognarlo, puoi farlo” e l’ho messa in pratica.
Io non sono un nuotatore professionista, né un atleta professionista.
Mi sono dovuto allenare molto.
Al fianco, sempre i miei medici e i trainer di San Giuseppe Vesuviano che mi hanno seguito passo dopo passo, anzi bracciata dopo bracciata.
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Un segno di speranza
Il 6 luglio scorso, quindi, Paolo si è tuffato nelle acque dello Stretto, nuotando 3,5 km in 58 minuti, partendo da Messina fino ad arrivare a Villa San Giovanni. Fattoruso ha compiuto una delle prove più suggestive del nuoto in acque libere italiane, ma la vera sfida non è stata contro le correnti, bensì contro la malattia.
A tal proposito, il 49enne ha fatto sapere: “L’unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, a ogni istante“. Ha rivolto, poi, un pensiero verso tutti coloro che stanno combattendo contro una malattia, mandando loro un augurio di ripresa e coraggio:
Vorrei che il mio gesto fosse interpretato come segno di speranza e arrivasse a tutti quelli che stanno soffrendo, a quelli che hanno paure da affrontare le proprie paure e i fantasmi interiori.
Alle famiglie di chi affronta una malattia.
Ce la possiamo fare!
Anche il Sindaco di Angri, Cosimo Ferraioli, ci ha tenuto a esprimere delle parole per celebrare l’impresa di Paolo Fattoruso. Ecco quello che ha scritto il Primo Cittadino della provincia salernitana, sulla propria pagina Facebook:
Ci sono imprese che non si misurano in chilometri, ma in coraggio.
Paolo non è un atleta professionista.
È una persona comune con una forza straordinaria.
Ha dimostrato che non esistono età giuste o condizioni perfette per mettersi in gioco, ma solo uomini che non si arrendono.