Giorgio Faletti, un docufilm celebra l’uomo dai mille volti a 11 anni dalla scomparsa

A undici anni dalla sua scomparsa, un omaggio televisivo racconta Giorgio Faletti, un artista tra musica, cabaret, cinema e letteratura.

Gloria Caruso
Gloria Caruso
La scrittura è una strada di cui seguire la rotta, per muoversi con determinazione tra fatti e parole. L’informazione vale solo se è fatta bene: con gli occhi attenti e la mente aperta.
spot_img

Questa sera, alle 21:20 su Rai 3, va in onda Signor Faletti, un documentario-evento che celebra la vita e la carriera di Giorgio Faletti, a undici anni dalla sua scomparsa. Diretto da Michele Truglio e Alessandro Galluzzi, il docufilm si propone come un racconto intimo e sincero di una personalità artistica straordinaria.

Attraverso interviste esclusive, filmati privati mai mostrati prima, materiali d’archivio e il ricordo affettuoso di amici e colleghi, Signor Faletti ripercorre la lunga carriera dell’artista, dal cabaret degli esordi alla consacrazione come scrittore di fama internazionale.

Il documentario è anche un viaggio nella memoria collettiva di chi ha amato Faletti per la sua capacità di sorprendere, commuovere, far ridere e riflettere.

Un artista senza confini

Classe 1950, originario di Asti, Giorgio Faletti ha incarnato come pochi altri lo spirito dell’artista totale. Dopo la laurea in giurisprudenza e gli studi all’Accademia di recitazione di Torino, si fa notare negli anni ’80 nel programma Drive In, diventando uno dei volti più amati della comicità televisiva italiana. Il personaggio di Vito Catozzo è solo il primo di una lunga serie di personaggi che conquisteranno il grande pubblico.

Ma la comicità è solo uno dei tanti linguaggi con cui Faletti comunica. Negli anni ’90 si afferma anche come cantautore: indimenticabile la sua partecipazione al Festival di Sanremo 1994 con Signor Tenente, brano intenso sul tema delle stragi mafiose che conquista il secondo posto e il plauso unanime della critica. Da lì, la carriera musicale prosegue con album e collaborazioni importanti, come quella con i Dik Dik.

A partire dagli anni 2000, Faletti sorprende ancora una volta: pubblica Io uccido nel 2002, un thriller che vende milioni di copie in Italia e all’estero e che apre la strada a una carriera letteraria tra le più inattese e fortunate. I suoi romanzi, tradotti in più di 25 lingue, lo rendono uno degli scrittori italiani contemporanei più letti al mondo.

Anche il cinema lo accoglie tra le sue file: si ricorda il ruolo del professor Antonio Martinelli nel celebre film Notte prima degli esami nel 2006. La sua interpretazione gli valse la candidatura al David di Donatello come migliore attore non protagonista, confermando la sua versatilità anche come attore drammatico.

Un racconto tra pubblico e privato

Faletti recita in Notte prima degli esami.

Signor Faletti è più di un semplice documentario biografico. È un percorso emotivo che mette insieme la voce di Faletti, i suoi archivi personali e le parole di chi lo ha conosciuto e stimato: colleghi del mondo della televisione, della musica, del cinema e della letteratura. Tra gli ospiti compaiono Paolo Conte, Nino Frassica, Antonio Ricci, Angelo Branduardi, Paolo Fresu e Fausto Brizzi, oltre alla moglie di Faletti, Roberta Bellesini.

Il docufilm alterna momenti di leggerezza e comicità a spunti più profondi, restituendo l’immagine di un uomo complesso, sempre curioso e pronto a mettersi in gioco.

I due registi costruiscono un racconto sensibile, rispettoso e appassionato, in grado di restituire al pubblico il carisma e l’umanità di un artista che ha saputo evolversi senza mai perdere autenticità.

Una figura ancora viva nel cuore del pubblico

A distanza di undici anni dalla sua morte, avvenuta il 4 luglio 2014, Giorgio Faletti continua a vivere nel ricordo di chi ha riso con lui, si è emozionato leggendo le sue storie o ascoltando le sue canzoni. Il docufilm della Rai è un’occasione preziosa per riscoprire la sua opera e per riflettere su quanto sia raro trovare figure capaci di attraversare mondi così diversi con la stessa credibilità e forza espressiva.

Faletti era, e resta, un esempio di talento trasversale, di ironia intelligente e di passione sincera per l’arte. Signor Faletti è un omaggio sentito, per dire ancora una volta: grazie, Giorgio.

Leggi anche: Festival di Sanremo, pubblicato il bando: tra 40 giorni sapremo se sarà trasmesso ancora dalla Rai

spot_img

Correlati

Chi è Cristina Plevani: “L’Isola dei famosi il viaggio introspettivo più bello”

È andata in onda ieri, 2 luglio, la finale della diciannovesima edizione dell'Isola dei...

Chi era Lea Massari, da diva riservata ed elegante del cinema ad animalista

Addio a Lea Massari, interprete elegante e drammatica per registi come Sergio Leone o...

Chi era Alvaro Vitali: non solo Pierino, ma attore dal talento versatile

Si è spento ieri, 24 giugno, Alvaro Vitali. L'attore 74enne è conosciuto soprattutto per...
Gloria Caruso
Gloria Caruso
La scrittura è una strada di cui seguire la rotta, per muoversi con determinazione tra fatti e parole. L’informazione vale solo se è fatta bene: con gli occhi attenti e la mente aperta.
spot_img