Ieri, 2 luglio, intorno alle 11:30, Papa Leone ha accolto in un’udienza privata Giorgia Meloni. Si è trattato del primo incontro ufficiale tra la Presidente del Consiglio e il Santo Padre, dall’elezione di Prevost.
L’udienza è durata circa mezz’ora, durante la quale i due hanno affrontato temi di spicco, come la pace a Kiev e a Gaza. È seguito, poi, un confronto in Segreteria di Stato, dove si è parlato dei rapporti tra l’Italia e la Chiesa.
La prima udienza tra il Papa e Meloni
Giorgia Meloni è arrivata nel Cortile di San Damaso ieri mattina, 2 luglio, intorno alle 11:15. La Premier, infatti, è stata accolta per la prima volta in un’udienza privata da Papa Leone XIV.
Insieme alla Prima Ministra si sono presentati i due vicepresidenti del Consiglio, Antonio Tajani e Matteo Salvini, e il sottosegretario a Palazzo Chigi, Alfredo Mantovano. Meloni, reduce dal Vertice Nato del 24 e 25 giugno scorsi all’Aia, sul tema delle spese militari, è stata accolta nel Palazzo Apostolico vaticano da Prevost, che si è limitato a un semplice “Molto piacere“.
Non si è trattato del primo incontro tra i due, però. Infatti, la Presidente e il Santo Padre avevano avuto un colloquio telefonico lo scorso 15 maggio incentrato sui possibili negoziati tra Russia e Ucraina, a cui hanno fatto seguito tre giorni dopo la Messa di inizio pontificato di Prevost e il 21 giugno il Giubileo dei governanti, entrambi eventi a cui Meloni ha preso parte.
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Cosa si sono detti?

L’incontro tra Giorgia Meloni e Papa Leone XIV è durato circa 30 minuti e ha visto i due focalizzarsi sul tema della pace. Nello specifico, è stata analizzata la questione a Kiev e a Gaza, come fatto sapere da Palazzo Chigi: “Meloni ha ribadito l’apprezzamento per l’impegno della Sede Apostolica per la pace in Ucraina, a Gaza e in tutte le aree di crisi“.
L’udienza è avvenuta a porte chiuse e si è concluso con foto e lo scambio dei doni. La Presidente, quindi, ha regalato a Papa Leone un’immagine del 1600, dell’Università Angelicum, dove Prevost ha conseguito la laurea in Diritto canonico.
Il Santo Padre ha ricambiato con un volume di Sant’Agostino. Per concludere il colloquio, è stato fatto un cenno al vertice sulla sicurezza alimentare, che avrà luogo a fine luglio in Etiopia, e l’augurio di un “buon lavoro“.
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Il colloquio in Segreteria di Stato
All’udienza privata di Giorgia Meloni e Papa Leone è seguito un colloquio in Segreteria di Stato, a cui hanno partecipato anche i vicepremier Tajani e Salvini, il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin e il Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali monsignore Paul Richard Gallagher.
A riportare quanto è stato detto durante l’incontro è un comunicato stampa della Santa Sede, in cui è stato riportato che i “cordiali colloqui” si sono concentrati sulle “buone relazioni esistenti tra Santa Sede e Italia ed è stato rilevato il comune impegno per la pace in Ucraina e in Medio Oriente e l’assistenza umanitaria a Gaza”.
Inoltre, sono state affrontate questioni relative ai rapporti bilaterali e a tematiche di interesse sia per la Chiesa che per lo Stato italiano. Nello specifico, Meloni si è soffermata su:
L’importanza della libertà religiosa e sulla tutela delle comunità cristiane in Medio Oriente, che hanno sofferto le conseguenze delle crisi e dell’instabilità dell’area.
È stata infine condivisa l’ottima collaborazione con le organizzazioni cattoliche religiose per la cooperazione in Africa, nell’ambito del Piano Mattei.