Nasce Ambiente Italia: “È un punto di riferimento nazionale per le tematiche green”

Ambiente Italia è uno spazio aperto al confronto tra esperti, accademici, imprese, associazioni e rappresentanti istituzionali. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Lorenzo Eugeni
Lorenzo Eugeni
Curioso, interessato alle innovazioni in ogni campo e da sempre attento al mondo dell'attualità.
spot_img

In un contesto in cui le crisi ambientali vengono spesso raccontate in modo distorto, è nato il progetto Ambiente Italia con l’obiettivo di fare chiarezza sulle cause reali e sulle misure necessarie per affrontarle, con uno sguardo pragmatico, trasparente e orientato alla crescita sostenibile del Paese.

Ambiente Italia è uno spazio aperto al confronto tra esperti, accademici, imprese, associazioni e rappresentanti istituzionali che credono nella necessità di una narrazione ambientale rigorosa e inclusiva.

Nato come supplemento di una rivista tecnica, il progetto è diventato rapidamente punto di riferimento nazionale sulle tematiche della tutela delle risorse e della salute e della ricerca di modelli di sviluppo sostenibile.

Come nasce Ambiente Italia?

La storia di Ambiente Italia è legata alla storia della sostenibilità nel nostro Paese.

La storia del gruppo di esperti che ha dato vita ad Ambiente Italia comincia alla fine degli anni Settanta, a Milano. Come nel resto d’Europa e nel mondo, anche in Italia i temi legati alla tutela dell’ambiente e alla scarsità delle risorse iniziavano ad affermarsi, complice anche la prima grande “crisi energetica” del 1973.

Nata alcuni anni prima come supplemento di una rivista tecnica, “Acqua Aria”, nel 1978  iniziò a essere pubblicata come rivista indipendente “La Nuova ecologia”, promossa da un comitato di redazione composto da studenti universitari, tra i quali Mario Zambrini e Maria Berrini.

La rivista, come già detto, divenne in pochissimo tempo un punto di riferimento nazionale per tematiche come la tutela delle risorse e della salute e la ricerca di modelli di sviluppo sostenibile.

Dagli anni ’80 a oggi

Durante gli anni ‘80 l’attività di scrittura e diffusione della rivista iniziò gradualmente a fondersi con l’attività di ricerca e con le prime analisi di impatto ambientale. Si trattava di studi pionieristici in Italia, che aprirono la strada alla creazione di politiche, strumenti di misurazione e di analisi utilizzati ancora oggi.

Nel 1986 la Cooperativa Ecologia, già proprietaria della testata giornalistica, aprì il primo ufficio nei locali di via Carlo Poerio a Milano.

Nel 1992 nacque l’Istituto di Ricerche Ambiente Italia, mettendo in rete e integrando diverse realtà locali presenti a livello nazionale (fra cui la stessa Cooperativa Ecologia) con l’obiettivo di costituire, anche in Italia, un “Ecoistituto” indipendente e autorevole, sul modello di quello che stava accadendo in altri paesi europei.

Un progetto in continua espansione

L’istituto ha curato per oltre venti anni la redazione del rapporto annuale “Ambiente Italia”, e cura tutt’ora l’impostazione scientifica del rapporto sullo stato dell’ambiente delle nostre città “Ecosistema Urbano”.

Nel 1995 l’Istituto è stato trasformato a tutti gli effetti in una società di consulenza: è la nascita di Ambiente Italia S.r.l., alla cui costituzione partecipano – tra gli altri – Maria Berrini, Duccio Bianchi, Roberto Cariani, Giulio Conte e Mario Zambrini.

Ambiente Italia, come si afferma sul loro sito, è diventato rapidamente uno degli attori principali nel settore della sostenibilità in Italia, in prima linea nella creazione dei Rapporti sullo Stato dell’Ambiente, i Piani d’Azione Ambientale, le Agende 21 Locali, Piani di Azione Energetici per l’Energia Sostenibile e il Clima, contribuendo a creare standard ambientali, strumenti di misurazione e indicatori sempre all’avanguardia e spesso in anticipo sui tempi.

I servizi offerti

Nel corso degli anni l’attività di Ambiente Italia, nata per essere strettamente rivolta al settore pubblico e alle amministrazioni locali, si è espansa e allargata a nuovi servizi per le imprese private, ampliando il proprio portfolio con elementi cardine come:

  • valutazioni e autorizzazioni ambientali, dunque analisi e valutazione dell’impatto ambientale e del supporto nelle procedure organizzative
  • pianificazione e gestione energetica, al fine di fornire soluzioni energetiche integrate per gli enti locali, l’industria e il terziario privato
  • environmental social & governance (ESG), un approccio che valuta le prestazioni di un’azienda in un mercato dove la ricerca di modi di produzione realmente sostenibili è diventato un obiettivo prioritario e strategico
  • adattamento e resilienza urbana, quindi le misure di mitigazione e adattamento che le città e i centri abitati possono adottare per affrontare o contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici
  • economia circolare, ossia la pianificazione del ciclo dei rifiuti la cui gestione secondo criteri di circolarità rappresenta uno dei cardini di qualsiasi strategia di sostenibilità, a livello locale e nazionale

Parallelamente Ambiente Italia si è affermata in Europa come partner o coordinatrice di oltre 100 progetti finanziati dall’Unione Europea nel settore della sostenibilità.

Leggi anche: L’Italia punta sul green, agevolazioni per migliorare la sostenibilità delle PMI

spot_img

Correlati

Wizz Air premiata per la sostenibilità: è la compagnia low-cost più green per il 5° anno di fila

Wizz Air conquista per il quinto anno consecutivo il titolo di "Compagnia aerea low-cost...

Abbiamo conosciuto un’altra Jesolo: il mare che si ascolta, le piste ciclabili, la laguna inedita

Jesolo non è più solo turismo balneare, tutto negli ultimi anni è cambiato drasticamente:...

Da ottobre stop alle auto diesel Euro 5: perché sono coinvolte solo 4 regioni?

Dal prossimo 1 ottobre, nelle principali regioni del nord Italia, si fermeranno più di...
Lorenzo Eugeni
Lorenzo Eugeni
Curioso, interessato alle innovazioni in ogni campo e da sempre attento al mondo dell'attualità.
spot_img