lunedì, 16 Giugno 2025
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Victoria’s Cells, quando le cellule diventano quadri per la prevenzione

Il progetto Victoria's Cells è nato da un'idea della dottoressa Vittoria Lombardo, citopatologa appassionata d'arte. Il fine è sensibilizzare le persone alla prevenzione oncologica, attraverso divulgazione e immagini.

Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.

Il progetto Victoria’s Cells è nato dalla mente della dottoressa Vittoria Lombardo Cartesio, citopatologa con la grande passione per l’arte. Il suo intento, dunque, è quello di sensibilizzare le persone alla prevenzione delle malattie oncologiche, soprattutto dopo la diminuzione degli esami preventivi, in seguito alla pandemia.

Il modo di lavorare della dottoressa unisce il suo mestiere, ossia la scienza e la medicina, con la sua passione per l’arte. Attraverso immagini semplici e immediate, quindi, sono rappresentate patologie spesso aggressive.

Il fine ultimo è dimostrare come lo studio delle cellule possa essere fondamentale per sconfiggere o tenere a bada determinate malattie. Vediamo meglio, però, in cosa consiste il progetto.

Victoria’s Cells: la prevenzione a portata di mano

La dottoressa Vittoria Lombardo Cartesio si occupa di prevenzione oncologica dal 1990. È, infatti, una citopatologa, quindi analizza le cellule presenti nei tessuti e nei fluidi corporei, per diagnosticare la presenza di eventuali cellule tumorali.

Proprio dal suo lavoro, e dall’amore per l’arte, è nata l’idea del progetto Victoria’s Cells. L’obiettivo è far arrivare la prevenzione oncologica alle persone, soprattutto dopo quanto avvenuto durante il periodo della pandemia.

La comunità scientifica, infatti, afferma che in seguito al Covid-19 molta gente si è dimostrata diffidente nei confronti delle strutture sanitarie e di svariati esami preventivi.

Nonostante esistano screening nazionali, gratuitamente offerti dal nostro Sistema Sanitario Nazionale, cervicovaginale, mammario e del colon-retto, le adesioni sono notevolmente diminuite dal 2020, determinando la diffusione delle relative patologie.

La dottoressa Lombardo, dunque, ha portato il proprio progetto all’evento Tech4Fem, lo scorso 7 maggio, che ha visto la partecipazione di professioniste nel campo della salute della donna. Nello specifico, la citopatologa ha condotto un talk su corpo, scienza e autodeterminazione e ha dato la possibilità alle persone presenti di ammirare i suoi quadri esposti.

Leggi anche: Cos’è il Tech4Fem: “Investire sulla salute delle donne è crescita economica”

Victoria’s Cells: l’arte delle cellule

Il progetto Victoria’s Cells, quindi, si pone l’obiettivo di avvicinare le persone alla prevenzione oncologica, mediante immagini evocative che uniscono il mondo cellulare a quello della realtà.

La mission del progetto, come si può leggere sul sito ufficiale, è: La nostra vita è un’opera d’arte e va vissuta con l’arte della vita: la conoscenza!. Nelle opere della dottoressa Lombardo, dunque, sono rappresentati insiemi di cellule che assumono, poi, forme disparate, dagli animali agli oggetti più comuni e, come le nuvole in cielo, due sole cellule possono diventare l’immagine di un embrione.

In questo connubio si pongono due piani diversi: da una parte, c’è la realtà standard della citopatologia, dove regnano raffigurazioni bidimensionali e monotonia dei colori; dall’altra, emerge l’immaginazione evocata dalle forme delle cellule.

Le opere della dottoressa Lombardo si concretizzano in magliette, pochette, shoppers e tanti altri gadget, presenti nello shop sul sito ufficiale del progetto, in collaborazione con l’associazione Cell in Art. Il ricavato servirà per finanziare gli studi di coloro che desiderano dedicarsi allo studio della citologia.

Leggi anche: Tech4Fem arriva ai SaniDays: “Mettiamo al centro la salute femminile”

Il ruolo didattico di Victoria’s Cells

Come già detto, il fine del progetto è far comprendere alle persone quanto sia importante la prevenzione di malattie oncologiche, la quale parte dalla ricerca medica, in particolare citopatologica.

Proprio per questo, è possibile che molte ragazze e ragazzi si avvicinino al mondo scientifico e si appassionino a branche mediche spesso considerate statiche. Grazie all’arte, invece, si evidenziano l’importanza e l’aspetto più interessante della medicina.

La dottoressa Vittoria Lombardo Cartesio, inoltre, condivide il proprio sapere nei corsi di perfezionamento in citopatologia diagnostica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, presso il policlinico Gemelli di Roma, e dell’Università La Sapienza, presso l’ospedale Sant’Andrea, sempre della Capitale.

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Giorgia Fazio
Giorgia Fazio
Estremamente curiosa di questioni attuali, diritti umani e ambiente. Nel tempo libero legge testi di filosofia orientale. Se non c’è differenza non c’è relazione” è il suo mantra.

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