Carlo Acutis e il ricordo della mamma: la leucemia predetta e il primo miracolo

La mamma di Carlo Acutis, che sarà presto fatto Santo da Papa Leone XIV, racconta dei primi miracoli compiuti dal figlio, subito dopo la scomparsa.

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Antonia Salzano, mamma di Carlo Acutis, ha ripercorso a Verissimo la storia del figlio e ha raccontato i continui segni che le manda. In particolare, la donna si è soffermata sui primi miracoli compiuti da Acutis subito dopo la morte.

Il quindicenne, scomparso nel 2006, sarà il primo millenial a essere beatificato. La canonizzazione si sarebbe dovuta tenere il 27 aprile scorso ma, a causa della scomparsa di Papa Francesco, è stata rimandata. Presto provvederà Leone XIV a rendere Santo Carlo Acutis.

La mamma di Carlo Acutis sulla canonizzazione del figlio

Lo scorso 17 maggio Antonia Salzano è stata ospite da Silvia Toffanin nel programma Verissimo. Nel corso dell’intervista, la donna ha raccontato la storia del figlio, Carlo Acutis, soffermandosi sui segnali che il ragazzo le manda costantemente.

Acutis, infatti, è scomparso a 15 anni nel 2006, a causa di una leucemia fulminante. Grande fedele, devoto verso il Sacramento dell’eucarestia, il giovane ha lasciato un segno profondo nella fede di molti credenti. Per tale motivo, Carlo sarà presto proclamato Santo, il primo millenial della storia.

La canonizzazione sarebbe dovuta tenersi il 27 aprile scorso ma, a causa della morte di Papa Francesco, l’evento è stato rimandato a data da destinarsi. Queste le parole di Antonia Salzano: Tutti ci chiedono quando sarà la nuova data della canonizzazione. Tante persone erano venute, anche dall’estero, e si sono ritrovate ai funerali del Papa“.

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Il racconto di Antonia Salzano

Antonia Salzano ha raccontato, a Silvia Toffanin, come era il figlio Carlo Acutis nella vita di tutti i giorni. In particolare, è apparso suggestivo il ricordo di quanto detto dal giovane pochi giorni prima della leucemia fulminante che gli è costata la vita:

Da quando era piccolo diceva che sarebbe morto con una emorragia cerebrale, che è poi stata la causa della morte.

Due mesi prima di morire fece un video in cui diceva tutto gioioso “Quando peso 70 chili, sono destinato a morire“.

Questo video lo abbiamo trovato dopo.

Lui non aveva paura.

Sembrava quasi che se lo sentisse.

Quando ancora non si sospettava che questa influenza che l’aveva colpito celasse una leucemia fulminante, lui aveva detto “Offro le mie sofferenze per il Papa, la Chiesa, per non fare il purgatorio e andare dritto in paradiso“.

Un altro aspetto sottolineato della personalità di Carlo è stata la sua attenzione verso le persone più bisognose e l’essere riuscito ad avvicinare i suoi stessi genitori alla fede:

Mio marito era più bravo, io ero terribile. 

Ero stata a tre messe prima del matrimonio, quindi ero molto distante.

Grazie a Carlo ho capito l’importanza della Chiesa e dell’eucarestia che lui chiamava “l’autostrada verso il cielo“.

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I primi miracoli di Carlo Acutis

Carlo Acutis ha continuato a essere presente nella vita dei propri cari, e non solo, già poco tempo dopo la sua scomparsa. A raccontare il primo miracolo del giovane è stata sua madre, ricordando quanto successo il giorno del funerale del figlio:

Il primo miracolo è avvenuto il giorno del funerale: una donna con un cancro al seno, che doveva iniziare la chemioterapia, l’ha pregato e il cancro è sparito senza dover fare le cure.

Da quel momento è stato un susseguirsi di miracoli.

Riceviamo quotidianamente notizie di guarigioni, di un miracolo o di una conversazione.

Uno a volte si chiede “Perché proprio a me?“, però se c’è la luce della fede queste cose vengono comprese, perché tutto ha un senso.

Salzano ha ripercorso anche dei momenti toccanti della propria vita, dopo la scomparsa del figlio, in cui Carlo, comunque, era sempre con lei. In particolare, sono due i segni che il ragazzo le ha dato in sogno, in questi anni:

Mi ha detto che sarei diventata mamma di nuovo quando avevo perso le speranze, perché erano quattro anni che ci provavo e un mese dopo sono rimasta incinta dei gemelli.

Poi mi disse poco dopo che era morto: Mamma mi faranno beato e poi santo“, e così è stato.

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