Nabeel, il bambino di due anni e mezzo proveniente da Gaza, e precisamente da Beit Hanoun a nord est della Striscia, giovedì scorso è arrivato a Napoli ed è stato ricoverato all’ospedale Santobono. Il piccolo, affetto da una malattia rara immunitaria, sta ricevendo tutte le cure e i parenti stanno avendo tutto il supporto necessario.
A complimentarsi per il successo della missione è stato Vincenzo De Luca, governatore della Regione Campania, il quale per l’occasione ha anche espresso una riflessione in riferimento a quanto sta accadendo a Gaza:
Quello che sta accadendo a Gaza è mostruoso e disumano. Le prime vittime di questo massacro sono le donne e i bambini.
Oltre alla solidarietà per le vittime, dobbiamo chiedere l’immediato cessate il fuoco perché si fermi subito questo bagno di sangue.
Nabeel, tutta Napoli in aiuto del piccolo e della sua famiglia

I napoletani dopo aver ricevuto la notizia sul ricovero di Nabeel hanno deciso di mobilitarsi offrendo supporto, beni e doni di prima necessità per aiutare il piccolo e tutta la sua famiglia. Scrive la Fondazione Santobono-Pausilipon:
Ringraziamo tutti per l’interesse, che ci riempie il cuore di gioia e speranza, ma vogliamo rassicurarvi: Nabeel e i suoi familiari hanno ricevuto tutto ciò di cui hanno bisogno.
Con la nostra Fondazione abbiamo provveduto ad acquistare abiti, scarpe e tutto quello che può servire ad una persona che è costretta a vivere fuori casa.
E ancora: “Una volta usciti dall’ospedale, per il tempo delle cure saranno ospiti nelle nostre case di accoglienza presso le quali provvederemo anche al loro vitto. Ci occuperemo del loro traporto e di tutto quello che potrà servire loro. Tutto questo possiamo farlo solo grazie all’aiuto di tutti voi. Le donazioni che ci fate nel corso dell’anno, la scelta di destinare il vostro 5 x 1000 a noi significa proprio questo: consentirci di poter affrontare qualunque emergenza e poter rendere meno complesso qualunque ricovero o percorso di cura”
Nabeel, da Gaza al Santobono: il percorso verso le cure
Nabeel è giunto in Italia insieme al padre e al nonno. I tre sono partiti da Eliat-Ramon, in Israele, e sono arrivati nel capoluogo napoletano accompagnati dal personale del 118. Ciò è stato possibile grazie alla missione MedEvac – Medical Evacuation, iniziata a sostegno della popolazione civile di Gaza, vittima della guerra.
Padre, figlio e nonno sono arrivati all’aeroporto militare di Pratica di Mare, situato nell’area metropolitana di Roma. A trasportare loro e altri pazienti affetti da varie patologie, insieme ai loro familiari, due velivoli C-130J Super Hercules dell’aeronautica militare.
Da lì il percorso è continuato: il piccolo, insieme a padre e nonno, sono stati portati in autoambulanza, partita nello stesso pomeriggio da Napoli. Rodolfo Conenna, direttore generale dell’AORN Santobono Pausilipon, ha così commentato l’iniziativa a sostegno di alcune famiglie provenienti dalla Striscia di Gaza:
Accogliere pazienti provenienti da territori di guerra richiede una complessa macchina organizzativa in cui ogni istituzione coinvolta, ogni soggetto impegnato in prima linea, fa la sua parte con dedizione e responsabilità.
Per noi ogni singolo bambino che arriva da territori martoriati dalla guerra per ricevere le cure di cui ha bisogno, è un piccolo paziente a cui restituiamo la speranza e a cui diamo la possibilità di ricevere la migliore assistenza possibile.
Non è solo un caso clinico, ma espressione di quella umanità alla base del diritto universale alle cure.
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