giovedì, 15 Maggio 2025
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Carta del Docente 2025: rimborso spese e novità per i supplenti annuali

Da settembre 2025 il bonus docenti cambia: non più 500 euro fissi, ma rimborso in base alla spesa effettuata. Esteso anche ai supplenti annuali.

Maria Ida Romeo
Maria Ida Romeo
Nata nel 2000, studiosa di giornalismo e amante del teatro, fa della comicità il suo sguardo sulla realtà. Sempre in bilico tra carta e scena, crede che le storie migliori nascano dagli imprevisti.

Da settembre 2025, la Carta del Docente subirà delle modifiche. Il bonus da 500 euro per l’aggiornamento professionale degli insegnanti cambierà nella sua struttura, nei requisiti di utilizzo e anche verso chi sarà indirizzato.

Il bonus non sarà più fisso a 500 euro, ma verrà calcolato in base alla spesa effettuata, per questo, sarà obbligatoria la presentazione delle fatture per rendicontare gli acquisti. Inoltre, verrà esteso anche ai supplenti annuali, con contratto fino al 31 agosto. Vediamo insieme nel dettaglio le novità.

Cosa cambia nella Carta del Docente da settembre 2025?

Finora, ogni docente di ruolo riceveva automaticamente 500 euro all’anno da spendere in libri, riviste, biglietti per eventi culturali, ingressi nei musei, cinema, teatro o per potenziamenti professionali come corsi di laurea aggiuntivi, master universitari o corsi di aggiornamento, erogati da enti qualificati o accreditati presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Da settembre, questa modalità cambia radicalmente perché l’importo non sarà più uguale per tutti.

Il nuovo meccanismo prevede una ripartizione in base alla tipologia di spesa sostenuta e documentata. Non si parla più di “credito” da usare, ma di un rimborso fino a una soglia massima. Ad esempio:

  • corsi di formazione accreditati, rimborso parziale o totale, previa approvazione
  • materiale didattico, rimborso fino al 100%
  • dispositivi tecnologici, rimborso solo se strettamente legati all’attività didattica

In pratica, non ci sarà più un portafoglio virtuale da cui attingere, ma sarà il docente a dover anticipare l’importo e a chiedere successivamente la restituzione.

A mutare, infatti, sarà anche la modalità di spesa. D’ora in avanti, chi vuole accedere al bonus dovrà effettuare gli acquisti in autonomia, richiedere la fattura intestata al proprio codice fiscale e inviare la documentazione tramite piattaforma ufficiale. Non saranno accettati scontrini o acquisti generici, poiché è previsto un controllo più rigoroso, con verifiche a campione da parte del Ministero.

Leggi anche: Bonus giovani, dal 16 maggio aperte le domande: come fare?

Carta del Docente anche per i supplenti annuali

La novità più attesa riguarda l’estensione dell’utilizzo della Carta del Docente ai supplenti annuali con contratto fino al 31 agosto. Con la nuova normativa, anche loro potranno accedere al bonus, a patto che abbiano un contratto attivo al momento della richiesta. Non è ancora chiaro se il rimborso sarà pari a quello dei docenti di ruolo o proporzionato ai mesi lavorati. Questa apertura rappresenta un passo avanti verso il riconoscimento del lavoro svolto dai precari, spesso esclusi dai benefici accessori.

A rimanere invariata, invece, è la finalità della Carta del Docente: importanza dell’autoformazione e sviluppo professionale. Anche la piattaforma dedicata, cartadeldocente.istruzione.it, continuerà a essere il punto di riferimento per le domande e i rimborsi, con nuove funzionalità per la gestione dei documenti fiscali.

Leggi anche: Aumenti fino a 480 euro mensili per i dipendenti PA: perché e da quando

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Maria Ida Romeo
Maria Ida Romeo
Nata nel 2000, studiosa di giornalismo e amante del teatro, fa della comicità il suo sguardo sulla realtà. Sempre in bilico tra carta e scena, crede che le storie migliori nascano dagli imprevisti.

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