domenica, 11 Maggio 2025
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Papa Leone XIV, alle 12 il primo Regina Coeli. Attesi 150.000 fedeli

Oggi alle 12 il primo appuntamento di Papa Leone XIV per la preghiera del Regina Coeli.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

Oggi, domenica 11 maggio, alle 12, Papa Leone XIV reciterà per la prima volta la preghiera mariana del Regina Coeli, che sostituisce l’Angelus nel tempo pasquale, direttamente dalla loggia centrale della basilica di San Pietro.

Sono attesi 150.000 fedeli, in arrivo per conoscere il nuovo pontefice. Tra di loro ci saranno anche gli artisti di gruppi bandistici e dello spettacolo, pronti a celebrare il loro Giubileo.

Regina Coeli di Papa Leone XIV, il piano di sicurezza in Piazza San Pietro

In vista dell’ondata di fedeli, è stato predisposto un rilevante schieramento di forze dell’ordine, soccorritori e volontari della protezione civile, per assistere pellegrini e visitatori. Per l’ingresso in piazza sarà previsto un doppio controllo cui dovranno sottoporsi i fedeli: prima ai prefiltraggi più esterni e poi il con il metal detector ai checkpoint.

È stata prevista anche l’installazione di maxi schermi, servizi igienici e attività informative per favorire la partecipazione all’evento. Quest’occasione rappresenta anche un test generale, in vista del prossimo evento ufficiale: l’insediamento del nuovo pontefice, in programma domenica 18 maggio.

La messa di intronizzazione domenica 17 maggio

Domenica prossima è prevista la messa di intronizzazione del nuovo Papa Leone XIV, detta anche messa di inizio del “ministero petrino. Il termine “intronizzazione” richiama l’antica procedura di incoronazione papale praticata per secoli fino al pontificato di Paolo VI. Si tratta di una cerimonia solenne che da ufficialmente inizio al pontificato del Papa neo eletto.

La celebrazione, alla presenza di cardinali, vescovi, autorità civili e religiose, fedeli e capi di Stato da tutto il mondo, simbolicamente rappresenta l’entrata in carica del nuovo pontefice, anche se il Papa entra in carica subito dopo la sua elezione, ancor prima della fumata bianca.

Per sottolineare la dimensione ‘petrina’ durante il rito viene rimarcata la valenza specifica delle abituali insegne episcopali: il pallio e l’anello. Il pallio viene imposto sulle spalle dell’eletto Pontefice dal cardinale protodiacono. Il pallio, insegna episcopale con lana di agnelli indica, come scrive Simone di Tessalonica, “il Salvatore che incontrandoci come la pecora perduta se la carica sulle spalle, e assumendo la nostra natura umana nella Incarnazione, l’ha divinizzata, con la sua morte in croce ci ha offerto al Padre e con la risurrezione ci ha esaltato”.

Il pallio, nella sua forma nuova riprende quella originaria, ed è intessuto della lana di agnelli e di pecore. L’anello del pescatore, insegna del Vescovo fin dal primo millennio, viene imposto dal cardinale decano. L’anello consegnato al nuovo Papa avrà l’immagine-sigillo di San Pietro e la barca con la rete, significato dell’anello-sigillo che autentica la fede e significa il compito affidato a Pietro di confermare i suoi fratelli.

Leggi anche: Papa Leone XIV concede l’indulgenza plenaria: cos’è e cosa significa

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Michela Sacchetti
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Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

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