La sala stampa vaticana ha ufficializzato la data di inizio del Conclave. A partire dal 7 maggio i cardinali si riuniranno per eleggere il nuovo Papa. In vista dei preparativi per l’evento, la Cappella Sistina è stata chiusa alle visite turistiche.
Aumentano, intanto, le previsioni su chi sarà il prossimo Pontefice e in quanti giorni verrà eletto. Vediamo meglio come in cosa consiste il Conclave e come si svolgeranno i prossimi giorni a San Pietro.
Il 7 maggio inizia il Conclave
A dare la notizia circa l’inizio del Conclave è stata la sala stampa della Santa Sede, al termine della quinta Congregazione generale in Vaticano. I cardinali che vi hanno presieduto hanno scelto come data di inizio il 7 maggio, primo giorno utile seguendo le norme della Universi Dominici Gregis.
Pronunciando la tradizionale formula “Extra omnes“, “Fuori tutti“, verranno invitati a lasciare il Vaticano coloro che non sono chiamati a eleggere il nuovo Papa. Ciò sancirà la chiusura definitiva della Cappella Sistina per il Conclave.
In vista dell’evento, infatti, quest’ultima è stata chiusa alle visite turistiche, così come i Giardini Vaticani e la Necropoli della Via Triumphalis. Iniziano, dunque, i preparativi per il prossimo Conclave, come per esempio l’installazione della stufa e del camino per le fumate.
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La chiusura della Cappella Sistina

La chiusura della Cappella Sistina al pubblico è stata annunciata dalla direzione dei Musei Vaticani sul proprio sito, con il seguente messaggio:
Si comunica che la Cappella Sistina sarà chiusa al pubblico a decorrere da lunedì 28 aprile 2025 per le esigenze del Conclave.
Sono parimenti sospese tutte le visite ai Giardini Vaticani e alla Necropoli della Via Triumphalis.
Proseguiranno le congregazioni generali, tranne l’1 maggio e domenica 4, così come continueranno i Novendiali, per delineare meglio quale sarà il futuro della Chiesa e che caratteristiche dovrà avere il nuovo Pontefice.
Cos’è l’Universi Dominici Gregis?
Il giorno di inizio del Conclave è stabilito in base alle norme dell’Universi Dominici Gregis, ossia la Costituzione apostolica di Giovanni Paolo II, aggiornata da Benedetto XVI con il Motu Proprio l’11 giugno 2007 e, successivamente, il 22 febbraio 2013.
Secondo il documento, il Conclave deve iniziare tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte del Papa, dopo i Novendiali, cioè i nove giorni di celebrazioni in suffragio del Pontefice defunto.
Questo periodo di attesa, per un massimo di venti giorni, consentono a tutti i cardinali, provenienti da Paesi stranieri, di raggiungere la Santa Sede. Con il Motu Proprio Normas nonnullas, poi, è stato consentito ai porporati di anticipare l’inizio del Conclave, se raggiunta la presenza di tutti gli elettori. Questa volta, i cardinali alloggeranno a Casa Santa Marta e a Casa Santa Marta Vecchia.
L’arco di tempo previsto per l’evento era tra il 6 e il 10 maggio, in quanto Papa Francesco è deceduto il 21 aprile alle 7:35 di mattina; perciò, il Conclave si aprirà il sedicesimo giorno dalla morte.
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La Messa pro eligendo Pontifice
Il 7 maggio, durante la mattina, il cardinale Giovanni Battista Re celebrerà la solenne Messa pro eligendo Pontifice. Il decano del Collegio cardinalizio inviterà, in seguito, i confratelli a procedere nel pomeriggio verso la Cappella Sistina, recitando: “Tutta la Chiesa, unita a noi nella preghiera, invoca costantemente la grazia dello Spirito Santo, perché sia eletto da noi un degno Pastore di tutto il gregge di Cristo“.
Una volta giunti nella Cappella, i cardinali intoneranno l’inno Veni, creatori Spiritus e presteranno giuramento. Nella sala saranno messi a disposizione i banchi per gli scrutini e la stufa, per bruciare le schede delle votazioni.
L’elezione del nuovo Pontefice sarà valida se si raggiungeranno i due terzi delle preferenze. Sono previsti quattro scrutini al giorno, due la mattina e due il pomeriggio. Nel caso in cui non si arrivasse a una decisione finale alla 33esima o 34esima votazione, si procederà con un ballottaggio tra i due cardinali rimasti in lizza, esclusi dalla votazione.
Come verrà eletto il nuovo Papa?
A presiedere il Conclave sarà il cardinale Pietro Parolin, in quanto sia il cardinale decano Re sia il vice decano Sandri hanno più di 80 anni. Dopo il termine delle votazioni, quindi, l’ultimo dell’ordine dei Cardinali diaconi richiama il maestro delle Celebrazioni Liturgiche e il segretario del Collegio Cardinalizio.
Al neo eletto verrà posta la domanda “Acceptasne electionem de te canonice factam in Summum Pontificem?“, cioè “Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?“, e, se la risposta è affermativa, si procederà con “Quo nomine vis vocari?“, “Come vuoi essere chiamato?“.
A questo punto, il nuovo Papa dovrà rispondere con il nome pontificale, a cui seguirà la fumata bianca, visibile a tutto il mondo. Una volta terminato il Conclave, il neo eletto si ritira nella “Stanza delle lacrime”, la sacrestia della Cappella Sistina, per indossare gli abiti papali, con i quali si affaccerà su Piazza San Pietro.
Infine, la preghiera per il nuovo Pontefice, l’ossequio dei cardinali e l’intonazione del Te Deum, che sancisce la chiusura del Conclave. L’ultimo passaggio è l’annuncio dell’elezione, con la formula Habemus Papam, e l’apparizione del nuovo Santo Padre, preceduto dalla croce astile, il quel impartirà la benedizione Urbi et Orbi.