Lucia Annibali, libero aggressore, mentre l’ex potrebbe uscire nel 2033: è giusto vivere nella paura?

L'uomo venne pagato 30mila euro dall'ex compagno della donna, l'avvocato Luca Varani, per compiere quell'azione che ha condannato Annibali a rimanere sfigurata a vita.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Dopo 10 anni, è libero Rubin Talaban, il 41enne albanese che nell’aprile 2013 sfregiò l’avvocatessa di Pesaro Lucia Annibali con l’acido. Lo ha rivelato Il Messaggero. L’uomo, affiancato dal connazionale Altistin Precetaj (di cui al momento non si sa nulla), venne pagato 30mila euro dall’ex compagno della donna, l’avvocato Luca Varani, per compiere quell’azione che ha condannato Annibali a rimanere sfigurata a vita.

Dopo aver scontato 10 anni dei 12 definitivi, Talaban – grazie a una norma sui reati commessi da stranieri – è stato espulso ed è tornato ora nel suo Paese d’origine, l’Albania. Se dovesse rientrare in Italia, finirebbe di nuovo in cella a scontare quello che gli resta.

Lucia Annibali sul suo aggressore: “Mi ha scritto, non ho mai risposto. Oggi è libero? Tutto corretto”

Al quotidiano romano, Lucia Annibali, che oltre ad essere avvocatessa è stata pure parlamentare di Italia Viva, si è così espressa su Rubin Talaban: “Mi ha scritto, chiedendomi in qualche modo perdono e raccontando quello che aveva fatto. In pratica un’ammissione di colpevolezza, peraltro già dimostrata nei fatti dal processo. Quando l’ho letta ho pensato che se si era reso conto di quello che aveva fatto era meglio per lui.

Alla fine – ha continuanto l’avvocatessa – è il percorso che ciascun detenuto dovrebbe fare nella propria vita. Io non gli ho mai risposto, né ho avuto intenzione di incontrarlo”.

In merito alla scarcerazione prematura dell’uomo e al suo rimpatrio in Albania, Annibali non si scompone e dice: “Era previsto dalla sentenza che a fine pena tornasse nel suo Paese. Così è successo, è tutto corretto. L’importante – sottolinea – è che io non abbia mai più nulla a che fare con lui”.

D’altronde, la donna non ha mai nascosto di credere fermamente nel principio del garantismo e nell’idea di un carcere che possa rieducare davvero chi ci entra. Qualche tempo fa, aveva detto: “Chi ha commesso un reato deve mettersi in discussione e migliorarsi. Serve a lui e alla vittima del reato”.

Penso che un’esperienza di dolore come quella che ho vissuto io, e l’ho vissuta anche da donna di legge, ti metta di fronte alla scelta di voler conservare o meno l’umanità – aveva spiegato Annibali – Sorge la domanda: io ho subìto questo, che cosa ne faccio? E allora diventano anche scelte di vita. Tutto il tema del carcere, deve essere un’occasione per interrogarci sulla propria umanità e su quella della società”.

Lucia Annibali: “Sono andata avanti, è una vita in costruzione”

Lucia Annibali ha poi raccontato a Il Messaggero come la sua vita sia cambiata dopo la terribile aggressione orchestrata dall’ex compagno Luca Varani:

Sono andata avanti concentrandomi su me stessa. All’inizio c’è stato un percorso medico totalizzante, fatto di molto dolore e tante rinunce. E a tutto questo si sono aggiunti gli anni del processo.

Poi mi sono trasferita a Roma, sono stata eletta alla Camera e ho imboccato una nuova strada professionale con sfide per me inedite.

Ho avuto altre opportunità e incontrato persone diverse. È una vita in costruzione, in costante sviluppo. Adesso sono difensore civico della Regione Toscana, anche questo è un modo per imparare.

Varani potrebbe uscire prima del 2033, Lucia Annibali: “Spero di poter continuare a vivere tranquillamente”

lucia annibali

Lucia Annibali aveva deciso di lasciare l’allora compagno Luca Varani, avvocato pesarese, perché aveva scoperto che l’uomo stava ancora con la sua fidanzata storica e che quest’ultima era anche rimasta incinta. Oggi l’avvocatessa dice di non temere i suoi aggressori, ma di sperare di “non dover avere ancora paura” dell’ex compagno.

Varani è stato condannato a 20 anni di reclusione per stalking e tentato omicidio e sta scontando la sua pena nel carcere di Pescara. L’uomo potrebbe uscire prima del 2033 grazie agli sconti per buona condotta e al fatto che – al momento del delitto – fosse tossicodipendente. Gli ultimi sei anni, infatti, potrebbe scontarli in una comunità di recupero.

L’importante è che non succedano più casi simili – conclude oggi Annibali – quello che mi auguro è che anche quando uscirà Varani, io possa continuare a vivere tranquillamente, senza dover temere più nulla da lui.

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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