Chi è Thomas Bricca, il 18enne in coma, vittima di un agguato ad Alatri

Thomas Bricca è stato vittima di una sparatoria a soli 18 anni. Conosciamolo meglio per comprendere cosa è accaduto.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Thomas Bricca, due giorni fa vittima di un agguato, è stato dichiarato clinicamente morto. Se dall’ospedale San Camillo di Roma, dove è ricoverato, martedì si parlava di “risposta elettrica agli stimoli” ora è sopraggiunta “l’assenza di attività cerebrale”.

Il giovane si trovava fuori dal un bar, ad Alatri, quando è stato sopraggiunto da un colpo alla testa. Le indagini dei carabinieri si stanno concentrando su due sospettati, anche se non si escludono altri complici.

Agguato Thomas Bricca: su cosa si stanno concentrando le indagini

Riguardo all’agguato di lunedì sera ad Alatri, che è costato la vita a Thomas Bricca, gli investigatori si stanno concentrando su due figure. Pare che da dove sono sopraggiunti gli spari ci fossero due persone su uno scooter. Ci si interroga sulla presenta di complici che avrebbero coperto la fuga.

Inoltre nei giorni scorsi si erano registrate tensioni tra il gruppo degli amici della vittima e un altro gruppo di ragazzi del posto, e si presume legate allo spaccio di droga.

Gli inquirenti ipotizzano che da questa situazione sia partita la sparatoria, probabilmente per intimidire il gruppo avversario, e che l’obiettivo non fosse quello di uccidere Thomas. Ciò lo si è dedotto anche perché i colpi di pistola provenivano da una distanza di 25 metri.

Thomas Bricca, al momento sbagliato nel posto sbagliato

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Thomas era uno studente, frequentava un istituto tecnico, indirizzo chimica. Era un ragazzo tranquillo, che non ha mai ricevuto note per il suo comportamento. Dall’istituto lo descrivono come un ragazzo buono, solare e sorridente. Secondo quanto riferisce un istruttore di tiro, appartenente a un corpo militare, Bricca si sarebbe trovato al momento sbagliato nel posto sbagliato. Dichiara così ad Agi:

Verosimilmente il colpo è casuale. Il buio della sera, la scarsa illuminazione, il dislivello tra chi ha sparato e Thomas, le ringhiere e il motorino in corsa al momento dello sparo: tutto fa presumere che il colpo sia andato a segno per sbaglio.

Difficile dire che chi ha sparato lo abbia fatto con l’intenzione di ferire a morte il ragazzo. L’efficacia di un colpo di pistola di uso comune in mano ad un esperto può arrivare a 25-30 metri ma molto dipende dalla condizione psicologica di chi spara. Le armi hanno una loro linea di tiro con sistemi di mira più o meno sofisticati.

Leggi anche: Il sopravvissuto all’incidente a Fontenuova: “Volevamo guidare tutta la notte senza meta”

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Michela Sacchetti
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Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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