Addio a Gianluca Vialli, l’ex calciatore aveva 58 anni

Si è spento a Londra l'ex attaccante Gianluca Vialli.

Rosarianna Romano
Rosarianna Romano
Rosarianna Romano, classe 1997. Formazione umanistica e interessi eclettici, sedotta dall'arte e dalla storia contemporanea, ama leggere i libri e la realtà. Nata in Puglia e bolognese d'adozione.
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Addio a Gianluca Vialli. Pochi giorni dopo la scomparsa di Pelé e Mihajlovic un altro lutto sconvolge il mondo del calcio e dello sport: a soli 58 anni l’ex attaccante lombardo si è spento a Londra.

Era stato costretto a lasciare lo staff azzurro di Roberto Mancini per l’aggravarsi delle sue condizioni. Non è riuscito a vincere la battaglia contro il tumore al pancreas iniziata nel 2017. Scompare così uno dei calciatori più iconici del panorama italiano.

Le parole della famiglia Vialli

La famiglia dell’ex calciatore ha confermato la morte dell’ex campione con una nota:

Con incommensurabile tristezza annunciamo la scomparsa di Gianluca Vialli. Circondato dalla sua famiglia è spirato la notte scorsa dopo cinque anni di malattia affrontata con coraggio e dignità. Ringraziamo i tanti che l’hanno sostenuto negli anni con il loro affetto. Il suo ricordo e il suo esempio vivranno per sempre nei nostri cuori.

La carriera da calciatore

Gianluca Vialli a soli 16 anni nel 1978 viene acquistato dalla Cremonese e in tre stagioni mette a segno 23 gol in 103 partite. Nel 1984 il ds della Sampdoria Borea convince il presidente Mantovani a portarlo a Genova. Così poco più che ventenne il talento di Cremona esordisce in Serie A e. Alla fine della prima stagione la squadra genovese vince la prima Coppa Italia della sua storia con un gol di Vialli nella finale di ritorno.

Con la Juventus, invece, Vialli disputa quattro campionati. Nel 1996 approda al Chelsea. Successivamente passerà dal campo alla panchina nella veste di allenatore.

La lotta di Vialli contro la malattia

La battaglia contro il tumore al pancreas per l’ex attaccante è durata cinque lunghi anni. Dalla diagnosi del 2017 ha condiviso con i tifosi la sua lotta quotidiana. Queste le sue parole durante un’intervista televisiva:

Non so quando si spegnerà la luce che cosa ci sarà dall’altra parte. Certo ho paura di morire. Però mi rendo anche conto che il concetto della morte serve per capire e apprezzare la vita. Sono stato un giocatore e un uomo forte ma anche fragile e penso che qualcuno possa essersi riconosciuto. 

Sono qui con i miei difetti, le paure e la voglia di far qualcosa di importante. Io con il cancro non ci sto facendo una battaglia perché non credo che sarei in grado di vincerla, è un avversario molto più forte di me. È salito sul treno con me e io devo andare avanti, viaggiare a testa bassa, senza mollare mai, che un giorno questo ospite indesiderato si stanchi e mi lasci vivere serenamente ancora per tanti anni perché ci sono ancora molte cose che voglio fare.

Leggi anche: Vialli lascia la Nazionale: “Ho bisogno di tutte le mie energie per superare la malattia”

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