I 70 anni di Nanni Moretti: “Nella vita solo un rimpianto, Massimo Troisi”

Nanni Moretti compirà tra poco 70 anni. Ecco come lo raccontano i suoi attori: "Incontrarlo mi ha cambiato la vita".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Nanni Moretti compirà 70 anni il prossimo 19 agosto e lo può dire a gran voce, citando una stessa battuta tratta da La messa è finita del 1985: “La mia vita è bella, perché sono stato molto amato. Io sono un uomo fortunato”. Da poco è stato al Festival del Cinema di Cannes, con il suo ultimo film Il sol dell’avvenire, dove ha incantato il pubblico, danzando sul red carpet sulle note di “Voglio vederti danzare” di Franco Battiato assieme al suo cast. Ironico e anticonformista, con una punta di egocentrismo, ma un amico sincero oltre che un regista e sceneggiatore con cui confrontarsi, ecco chi è Nanni Moretti raccontato dai suoi attori.

Nanni Moretti per Gigio Morra: “Un mio amico, veniva a mangiare a casa mia”

Ad “Oggi” alcuni attori hanno rivelato com’è lavorare con il grande Nanni Moretti, tra aneddoti e segreti. A partire da Gigio Morra:

Eravamo diventati amici.

Veniva a mangiare a casa mia. Adorava gli spaghetti che preparava mamma.

Quando litigavamo, lui non mi parlava, però veniva lo stesso a mangiare a casa mia.

Aggiunge Lina Sastri che Nanni ci era rimasto male quando non è stato ricevuto da Eduardo De Filippo:

Mi mise il muso, “Ma glielo hai detto che sono Nanni Moretti”.

In questo aneddoto è racchiuso il suo adorabile egocentrismo.

Quel rimpianto per Troisi: “Nanni se ne andò e non si incontrarono più”

L’attore Marco Messeri parla, invece, di un rimpianto di Moretti nei confronti di Massimo Troisi. Messeri aveva stretto una grandissima amicizia con Troisi, tanto da aver partecipato ai suoi film tra cui Ricomincio da tre, Morto Troisi, viva Troisi!, Le vie del Signore sono finite e Pensavo fosse amore… invece era un calesse. Ma ha collaborato anche con Moretti, in La messa è finita e Palombella rossa. Avendoli conosciuti entrambi, afferma:

Era l’estate del 1982. Stavamo vedendo Italia-Brasile.

A partita iniziata arrivò Moretti e cominciò a dire che tifava Brasile. Che bisognava tifare Brasile.

Lo ripeté infinite volte. Finché Troisi non esplose: “Vattinne”.

Nanni se ne andò e non si parlarono più. Quando morì Massimo, 12 anni dopo, Moretti era addolorato e devastato dal senso di colpa.

Silvio Orlando su Nanni Moretti: “Averlo conosciuto mi ha cambiato la vita”

Cannes è ormai la sua seconda casa, avendo ricevuto 11 minuti di applausi per il film Tre piani e vi è tornato quest’anno con Il sol dell’avvenire. Uno dei suoi protagonisti, Silvio Orlando, sottolinea a “Repubblica” come il rapporto con Moretti sia stato profetico:

Per me è la chiusura di un cerchio che è iniziato nel 1988, con Palombella rossa e poi proseguito con tutti gli altri film.

Un rapporto umano e professionale con Nanni che, senza mezzi termini, mi ha cambiato la vita.

Quindi è meraviglioso essere in questo suo film manifesto, così in qualche modo anche definitivo rispetto alle cose del mondo, e anche con la capacità di mettere le cose a posto, tenere il bandolo della matassa di un racconto.

Alla prima proiezione del film io sono stato totalmente travolto, devastato da questo percorso emotivo che ho fatto, da spettatore, attraverso il film e non vedo l’ora di rivederlo.

Margherita Buy: “Io e Silvio Orlando rappresentiamo i principi cinematografici di Nanni”

Margherita Buy è stata spesso al fianco di Moretti, essendo sua moglie per finzione in ben 5 film, e a “Io Donna” spiega qual è il loro rapporto morettiano, citando anche Silvio Orlando:

Non a caso Nanni ha chiamato attori con cui lavora spesso, come me e Silvio. Credo che noi, in fondo, rappresentiamo i suoi principi.

Questa nostra lunga storia di lavoro e di amicizia forse rispecchia quello che noi dobbiamo essere secondo lui. Gli piace ritrovarsi con certe persone.

Nanni è malinconico, è nato così. Anch’io sono nata così. Ci troviamo.

In lui c’è sempre questo pensiero rivolto alla madre che ogni volta mi strugge, perché quello è un vuoto incolmabile.

Facciamo tutti finta di essere fortissimi e invece…

Leggi anche: Cannes 2023, Alice Rohrwacher chiude il Festival e Nanni Moretti incanta

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