Roma, 13enne si suicida con un cavo elettrico: veniva offesa per la sua identità di genere

Il 6 giugno scorso una 13enne si è tolta la vita con un cavo elettrico a Roma: sarebbe stata bullizzata e insultata dalle amiche, anche riguardo la sua identità di genere.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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13enne si suicida. Un nuovo caso tra i giovanissimi. Questo quanto accaduto il 6 giugno scorso a Roma, quando una 13enne si è tolta la vita con un cavo elettrico nella sua cameretta in un appartamento di Torpignattara. Il motivo del suicidio è da rimandare al bullismo, che ogni anno nel nostro Paese porta 200 giovani a togliersi la vita. Dalle ultime indiscrezioni, è emerso che la giovane potrebbe essersi uccisa a causa di offese sulla sua identità di genere: oltre gli insulti per il suo fisico leggermente robusto, ad essere presa di mira sarebbe stata anche la sua acconciatura “da maschio”. Dal giorno in cui aveva tagliato i capelli, infatti, le venivano rivolti insulti come “maschio mignotto” e simili.

A trovare il corpo senza vita della 13enne è stata la madre, rientrata a casa dopo il lavoro da addetta alle pulizie in un pub intorno alle 23,45. Sul posto sono poi intervenuti i Carabinieri della Compagnia Casilina.

13enne si suicida: “Esclusa e bullizzata dopo un litigio con le amiche”

Quanto accaduto a Roma lo scorso 6 giugno testimonia ancora una volta la necessità sempre presente di sensibilizzare i giovani riguardo il problema del bullismo, un fenomeno che, spesso, segna le vittime per il resto della vita o che, come in questo caso, conduce alle decisioni più estreme, spesso al suicidio. È stata la madre della 13enne a chiarire sui social i motivi che hanno spinto la figlia a togliersi la vita, spiegando come a scuola la giovane venisse emarginata dalle sue stesse amiche. La donna ha scritto:

Le sue migliori amiche l’avevano esclusa e bullizzata: dopo che aveva discusso con una di loro, per un malinteso, mia figlia era stata isolata.

La prendevano in giro, l’avevano messa nel mirino. Per questo ho insistito tanto perché cambiasse sezione a scuola, ma quelle ragazzine non la lasciavano in pace e nei giorni scorsi si erano fatte sotto.

La madre ha poi pubblicato un’altra foto, che ritrae lei e la figlia abbracciate, sui cui ha scritto: Perdona tutto il male che hai ricevuto e che la terra ti sia lieve.

13enne si suicida, la madre: “Le cattive parole dette a quest’età sono peggiori dei pugnali”

Le parole della madre della 13enne raccontano di un forte disagio, quello vissuto dalla figlia 13enne a scuola. Il tutto sarebbe cominciato l’anno scorso. La madre ha raccontato al Messaggero:

Mia figlia aveva vissuto un periodo difficile, molto brutto lo scorso anno. Era bullizzata, l’avevano presa di mira perché lei era molto sensibile.

Le cattive parole dette a questa età sono peggiori dei pugnali, fanno malissimo. Questa volta, forse, hanno addirittura spinto a uccidersi e io mia figlia, che era fragile, non ce l’ho più. Non bisogna sottovalutare certi atteggiamenti.

La donna ha poi aggiunto:

Aveva cominciato a stare male quando dalle elementari è passata in prima media e, contemporaneamente, il suo fisico ha iniziato a tramutarsi da quello di una bambina in quello di una donna, temeva di non essere bella, ma era bellissima, assurdo.

Una trasformazione che l’ha turbata. Aveva discusso con delle compagne, con una in particolare, poi le altre si sono coalizzate contro di lei. L’avevano presa di mira.

13enne si suicida, il legale “Vanno individuate sottovalutazioni”

La ragazzina che si è uccisa, ha fatto sapere il Messaggero, veniva regolarmente seguita dagli psicologi dell’Umberto I. Questo a seguito di una segnalazione della scuola alla Procura dei minori. Già in passato, infatti, la 13enne aveva mostrato atteggiamenti autolesionisti, tagliuzzandosi braccia e gambe. L’esclusione e le offese di carattere sessuale, seguite anche da soprannomi di cattivo gusto, hanno condannato la giovane, che già soffriva un forte disagio, alla morte.

Marco Lepri, legale della famiglia della 13enne, continua a sostenere che, oltre le critiche dei compagni, a risultare fatale per la 13enne sia stata anche la sottovalutazione da parte degli adulti della situazione, che avrebbe contribuito ancora di più ad isolarla. L’avvocato ha aggiunto: “la valutazione che Laura (nome di fantasia) faceva di se stessa avveniva in base a quanto gli altri pensavano di lei. Per cui figuriamoci quanto certe affermazioni e certi sberleffi possano avere influito. Se ci sono state responsabilità in omissioni o sottovalutazioni vanno individuati”.

I Carabinieri della Compagnia Casilina, nel frattempo, hanno sequestrato il cellulare e il computer della giovane, per escludere altre possibili cause che avrebbero potuto portarla al gesto estremo, come sfide mortali sui social.

Leggi anche: 12enne trovata impiccata in casa: escluso il suicidio, probabile si tratti di una sfida su Tik Tok

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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