Renzi furioso difende il Cav: “Vergognose le polemiche su lutto nazionale e funerali di Stato”

I funerali di Silvio Berlusconi stanno suscitando molte polemiche. Nel mirino è finita proprio la questione del lutto nazionale, oltre a quella dei funerali di stato. Ecco cosa ha detto Renzi contro le polemiche.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Polemiche sul lutto nazionale proclamato per omaggiare Silvio Berlusconi, i cui funerali sono previsti per le 15 di oggi al Duomo di Milano. Come prevede la legge italiana per tutti gli ex Capi di Governo, saranno funerali di Stato. In breve, funerali che verranno pagati dallo Stato e che saranno eseguiti secondo un preciso cerimoniale.

Ad alimentare il dibattito è stata la scelta del Governo Meloni di dichiarare un giorno di lutto nazionale per oggi, una novità assoluta: è la prima volta per un ex presidente del Consiglio. E la scelta, come prevedibile, non è piaciuta a tutti.

Funerali di Silvio Berlusconi: perché saranno “di Stato” e cosa significa “lutto nazionale”

Saranno quindi “di Stato” i funerali di Silvio Berlusconi. Come anticipato, un atto dovuto, li prevede la legge, anche se in passato quasi tutti gli ex presidenti del Consiglio, o le loro famiglie, hanno comunque preferito una cerimonia in forma privata.

Non il caso del Cav: come lui, Spadolini nel 1994, Fanfani nel 1999 e Leone nel 2001 (quest’ultimo, però, era stato pure Presidente della Repubblica).

Discorso diverso per il lutto nazionale, che prevede l’esposizione a mezz’asta delle bandiere sugli edifici pubblici, l’aggiunta di due strisce di velo nero sulle bandiere esposte all’interno e l’astensione da parte delle autorità pubbliche da impegni sociali, escluse le manifestazioni di beneficienza.

Lutto nazionale che, di solito, viene dichiarato per eventi di particolare gravità (come disastri naturali) o per la morte di personaggi particolarmente importanti per l’Italia, di solito Presidenti della Repubblica o Papi. Insomma: mai era successo per un ex Presidente del Consiglio.

Funerali di Silvio Berlusconi: le voci contrarie al lutto nazionale

Nel mirino è finita proprio la decisione di proclamare lutto nazionale nel giorno dei funerali di stato di Berlusconi. Ad opporsi alla scelta del Governo, vari esponenti del Centrosinistra. Primo fra tutti, il senatore del Pd Andrea Crisanti, che ha scritto: “Non posso non esprimere la mia ferma contrarietà ai funerali di Stato, che ritengo inopportuni, così come il lutto nazionale per il nostro ex presidente del Consiglio”.

Poi, le motiviazioni della sua contrarietà: “Alcune sue azioni non hanno avuto alcun rispetto per lo stato che rappresentava. Non ha avuto rispetto per lo stato quando ha evaso le tasse e frodato il fisco; non ha avuto rispetto per lo stato quando si è iscritto consapevolmente a una loggia massonica che aveva una chiara matrice eversiva; non ha avuto rispetto per lo stato quando, forse con leggerezza, aveva tra i suoi impiegati, con le mansioni di “stalliere”, una persona affiliata alle cosche mafiose”.

Mentre il volto storico del Pd ed ex ministra Rosi Bindi ha affermato: “I funerali di Stato sono previsti ed è giusto che ci siano, ma il lutto nazionale per una persona divisiva com’è stato Berlusconi secondo me non è una scelta opportuna”.

Ulteriori prese di distanza sono arrivate dal consigliere regionale del Pd in Lombardia Paolo Romano, dalla consigliera regionale dem del Lazio Eleonora Mattia, ma anche da persone estranee al mondo della politica come Tomaso Montanari, rettore dell’Università per stranieri di Siena che ha annunciato che non esporrà le bandiere a mezz’asta.

Renzi: “Meschino polemizzare su funerali di Stato e lutto nazionale, cercate visibilità”

Ma non c’è solo chi si è dichiarato contrario alla scelta di omaggiare Berlusconi con funerali di Stato e lutto nazionale. Alleati e sostenitori hanno ovviamente abbracciato con favore entrambe le scelte, difese pure dal leader di Italia Viva Matteo Renzi, che si è espresso oggi in maniera molto netta ospite di Sky Tg24. Renzi ha detto:

Trovo assurdo che questo Paese che ha litigato e si è diviso su Berlusconi vivo, oggi debba tornare a dividersi su una scelta del governo che è del tutto legittima, non inventata per Berlusconi, prevista da una legge.

È morto un uomo che ha segnato la vita del Paese, un innovatore. Oggi deve esserci rispetto umano per una persona, per un presidente del Consiglio dei ministri che è stato il più longevo di tutti, che è stato a palazzo Chigi più di tutti.

Serve rispetto, mentre qualcuno non mette le bandiere a mezz’asta all’Università solo per farsi notare. Basta con le polemiche e i professionisti dell’anti-Berlusconismo si fermino davanti alla morte.

Ci sono luci e ombre nel giudizio politico ed è assolutamente sacrosanto mantenere opinioni diverse su ciò che ha fatto. Sarà una discussione che ci porteremo a lungo dietro, sarà tema di riflessione culturale, sociale, politica. Ma le polemiche di oggi sono una vergogna.

C’è uno squallore nella contrapposizione ideologica che non si ferma davanti alla morte. Quando muore una personalità del genere, mettersi a discutere di funerali di Stato e lutto lo trovo meschino. Sono persone che senza Berlusconi non avrebbero avuto visibilità… non faccio nomi… Il fatto quotidiano, Rosy Bindi, Tommaso Montanari.

Leggi anche: Silvio Berlusconi prima del ricovero ha passeggiato per Milano 2, poi l’ultimo selfie: “Scherzava con tutti”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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