Perché Monica Bellucci è l’unica diva che può omaggiare Maria Callas?

Monica Bellucci omaggia la "Divina" Maria Callas alla Festa del Cinema di Roma con un docufilm tratto da uno spettacolo teatrale: "Quando ho letto le sue memorie non ho resistito. Era come entrare in contatto con la sua anima".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Monica Bellucci si è trasformata, o meglio, immedesimata, nella “Divina” Maria Callas, vestendo anche letteralmente i suoi panni. E alla Festa del Cinema di Roma, che si concluderà questa sera, è stato presentato il documentario Maria Callas: Lettere e Memorie, il tour teatrale in cui Monica Bellucci omaggia la diva.

Co-diretto da Tom Volf, autore del libro omonimo da cui è stato tratto lo spettacolo, e Yannis Dimolitsas, Maria Callas: Lettere e Memorie ha portato in scena per ben tre anni, dal novembre 2019 al gennaio 2023 due anime che si sono fuse tra loro. Attraverso il linguaggio della memoria, dell’arte e del teatro.

Monica Bellucci e la sua Maria Callas: come è nato e di cosa parla lo spettacolo?

Nel 2019 Tom Volf ha conosciuto Monica Bellucci che ha calcato per la prima volta il palco dei teatri nelle vesti della “Divina” Maria Callas. In questi lunghi 3 anni di fedele collaborazione, lo spettacolo Maria Callas: Lettere e Memorie ha aperto i sipari in moltissime città europee, tra cui Parigi, Roma, Venezia, Milano, Londra, Istanbul, Atene, solo per citarne alcune.

Monica Bellucci e Tim Volf hanno portato in scena la vita della grande diva, raccontandola con l’accompagnamento musicale dell’orchestra. Ma non solo. Al centro del palco c’è anche un divano, molto simile a quello appartenuto dalla stessa Maria Callas nella sua casa parigina.

La “Divina” si fonde con Monica Bellucci, mentre narra della sua infanzia e adolescenza tra New York e la Grecia al debutto nella lirica, per addentrarsi sempre più a fondo, con drammaticità e commozione in una carriera costellata di successi. Passando per le note dell’amore, dal divorzio all’innamoramento per Aristotele Onassis.

Monica Bellucci e quel vestito originale di Yves Saint Laurent appartenuto a Maria Callas

A teatro e nel docufilm Monica Bellucci ha indossato anche un abito di Yves Saint Laurent appartenuto proprio alla grande diva. L’immedesimazione, anche grazie a questo dono della collezione italiana My Private Callas, è stata totale. E proprio con questo vestito ha portato in scena non solo la grande soprano, ma anche una più personale Maria, entrando in una connessione quasi spirituale con lei.

In un’intervista a “Numéro” Monica Bellucci ha, inoltre, dichiarato di essersi emozionata per aver provato sulla sua pelle le stesse sensazioni della “Divina” Callas, anche grazie a questo incantevole abito, adatto ad una personalità affascinante: “Mi ha colpita la sua dualità, aveva un lato da star, da diva, e un altro lato privato e sensibile che è meno conosciuto. È stato questo contrasto a farmi venire voglia di interpretare le sue Lettere e Memorie”.

Monica Bellucci e la sua Maria Callas alla Festa del Cinema di Roma, tra passione e fragilità

In Maria Callas: Lettere e Memorie Monica Bellucci ci offre un ritratto intimo della diva, che aveva “un cuore semplice e sincero”. E dopo aver presentato anche Diabolik chi sei? alla Festa del Cinema di Roma, ecco cosa ha detto in merito al suo docufilm:

Conoscevo la grande diva, ma non la Callas. Quando ho letto le sue memorie non ho resistito.

Era come entrare in contatto con la sua anima. E sono entrata in questo progetto con tanta umiltà.

Non potevo non rimanere affascinata da una donna così eclettica che ha avuto il coraggio di vivere la sua vita fino in fondo, correndo tanti rischi. Secondo me ha avuto una vita coraggiosa non tragica come dicono in tanti.

Ha voluto divorziare quando in Italia non si poteva, ha sacrificato la giovinezza per il lavoro e quando ha incontrato Onassis ha sacrificato tutto quello che aveva ottenuto nella vita per amore. La sua forza sono la passione e la fragilità.



Leggi anche: Monica Vitti, l’omaggio di Alba Rohrwacher: “È l’amica che tutti avremmo voluto avere”

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