Chi era Ivano Marescotti, attore morto a 77 anni, popolare nei film di Benigni e Zalone

Ci lascia Ivano Marescotti, uno dei volti più amati del cinema italiano. Ripercorriamo la sua carriera e le vicende più dolorose della sua esistenza.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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L’attore Ivano Marescotti è morto ieri, 26 marzo, dopo una lunga malattia. Recentemente aveva raccontato la sua storia in un’autobiografia “Fatti veri”, pubblicata con la torinese Vague edizioni, in cui snocciolava tutti i fatti più importanti della sua vita, da quelli più belli ai più drammatici, come la scomparsa prematura di suo figlio per un tumore.

Pur avendo iniziato a recitare alla soglia dei 40 anni, nel corso della sua carriera ha interpretato oltre 50 film lavorando con registi del calibro di Anthony Minghella, Ridley Scott, Marco Risi e Pupi Avati. La sua attività cinematografica gli ha valso 6 candidature al Nastro d’argento, che ha vinto nel 2004 per l’interpretazione nel cortometraggio Assicurazione sulla vita di Tommaso Cariboni e Augusto Modigliani. Ivano Marescotti lascia la moglie Erika Leonelli, che ha sposato un anno fa e la figlia Iliade, che oggi ha vent’anni, nata dal suo matrimonio precedente con Ifigenia Kanarà.

Ivano Marescotti: “Mangiavo panini e dormivo in un sacco a pelo ma non ho desistito”

Ivano Marescotti_

Originario di Villanova di Bagnocavallo, Ivano Marescotti non nasce come attore, ma ci diventa tardi, quasi per caso. Inizialmente per dieci anni lavora come impiegato nel settore urbanistica del Comune di Ravenna, per poi trovarsi in una crisi profonda, come racconta lui stesso in un’intervista al Corriere della Sera. Lascia tutto e prende in gestione un locale a Bologna, Il Cassero in Porta Saragozza, fino a quando un giorno un suo amico attore gli chiede di sostituirlo in uno spettacolo. Riferisce così Marescotti:

Un giorno un amico attore mi chiese di sostituirlo in uno spettacolo. Disse: non sei un professionista, se toppi non succede niente. Il regista era Maurizio Roversi che mi prese al volo. Ho debuttato senza aver mai fatto nemmeno una prova nella vita. Poi però ho fatto una gavetta durissima.

Prima che Albertazzi mi notasse e mi prendesse per una tournée di 5 mesi, ero quasi ridotto a fare il barbone. Mangiavo panini e dormivo in un sacco a pelo, senza una casa. Ma non ho desistito. Tanti hanno mollato, bisogna pur vivere.

La carriera di Ivano Marescotti nel cinema e nel teatro

Ivano Marescotti ha dedicato la sua vita al cinema e al teatro. Il suo debutto al cinema risale al 1989, con una piccola parte in La cintura, poi nella pellicola L’aria serena dell’ovest del regista milanese Silvio Soldini. Dei più di cinquanta film in cui ha partecipato spiccano Il muro di gomma di Marco Risi, dove ha interpretato il caporedattore del più grande quotidiano italiano che rifiuta il pezzo del giornalista Rocco Ferrante, impegnato nelle indagini sulla strage di Ustica, e Il portaborse di Daniele Luchetti, dove ha recitato con Nanni Moretti. Indimenticabile la sua interpretazione del dottor Randazzi, ispettore inflessibile di Johnny Stecchino di Roberto Benigni, che lo ha richiamato anche ne Il mostro per interpretare il personaggio di Pascucci, e la sua più recente collaborazione con Checco Zalone in Cado dalle nubi e Che bella giornata, che lo consacra come caratterista.

Marescotti ha preso parte anche a produzioni internazionali quali Il talento di Mr Ripley di Anthony Minghella, Hannibal di Ridley Scott e King Arthur di Antoine Fuqua. In teatro ha lavorato con Mario Martone, Carlo Cecchi, Giampiero Solari, Leo de Berardinis, Giorgio Albertazzi e Marco Marinelli. Anche se ha lavorato principalmente per il cinema ci sono incursioni televisive, da La Piovra a Don Matteo, passando per Il giovane Mussolini e il film tv su Pantani, dove interpreta l’allenatore Beltrame. Un anno fa si è ritirato dalle scene per dedicarsi al Tam (Teatro Accademia Marescotti) scuola di recitazione da lui stesso fondata nel 2016.

Ivano Marescotti: “Sono andato in scena il giorno del funerale di mio padre e di mio figlio Mattia”

Nel suo libro Ivano Marescotti parla anche dei lutti che hanno segnato la sua esistenza, come la morte di sua madre e di suo figlio, che se ne andò per un tumore a soli 44 anni. Racconta così:

Sono andato in scena il giorno del funerale di mio padre e anche di quello di Mattia. È stata la mia elaborazione del lutto. Fu incredibile la sovrapposizione delle risate del pubblico e del mio pianto. Ma è proprio lì che mi sono sentito più vicino a loro, molto di più che accanto alla bara.

Leggi anche: Chi è Paolo Carta, marito di Laura Pausini dopo 18 anni insieme e una figlia

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