L’ultimo saluto a Ginevra, assenti i genitori positivi. Lo zio: “Si è perso troppo tempo”

Oggi i funerali di Ginevra, morta a Roma a soli due anni a causa del Covid. La piccola era stata trasferita di ospedale in ospedale prima del triste epilogo, senza successo. I genitori positivi non hanno partecipato alla cerimonia. Lo zio: "Si è perso troppo tempo".

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Oggi i funerali di Ginevra, morta a Roma a soli due anni a causa del Covid. La piccola era stata trasferita di ospedale in ospedale prima del triste epilogo, senza successo. Dal nosocomio di Crotone era stata mandata a Catanzaro, poi, sabato, il volo militare per Roma e l’arrivo al Bambin Gesù, dove si spegnerà qualche ora dopo.

La comunità di Mesoraca, paesino di 6.000 persone in provincia di Crotone di cui era originaria Ginevra, non riesce a darsi una spiegazione. Annibale Parise, il sindaco, si è fatto portavoce di questa incredulità più di ogni altro. Ha detto: “Abbiamo perso un’anima innocente. Non si può morire a due anni. Ma è accaduto e dobbiamo interrogarci perché è accaduto questo, specialmente chi ha in mano la sanità calabrese e nazionale e capire se ci sono state falle nel sistema sanitario”.

Spostando l’attenzione sulla condizione non certo rosea della sanità calabrese, Parise ha concluso: “Ognuno di noi deve sentirsi responsabile di quanto accaduto. Dobbiamo pretendere di più. Appena abbiamo un problema più serio di un’appendicite, la prima cosa che pensiamo tutti è quella di prenotare un aereo per farci curare fuori. E questo è inaccettabile”.

Funerali di Ginevra: assenti i genitori, positivi al Covid. Lo zio: “Si è perso troppo tempo”

Oggi a Mesoraca è stato dato l’ultimo saluto alla piccola Ginevra. I funerali sono stati celebrati dall’arcivescovo di Crotone-Santa Severina don Angelo Panzetta, visibilmente commosso durante l’omelia. A dare l’ultimo saluto sono arrivati in tantissimi, anche se i genitori, positivi al Covid e quindi in isolamento, non hanno potuto prender parte alla cerimonia. A loro il vescovo ha dedicato il messaggio finale. Ha detto: “Siete giovani, avete tutta la vita davanti. Il più bel regalo che potete fare a Ginevra è quello di continuare a volervi bene e costruire il vostro progetto di vita”.

Anche se lo zio della piccola, ricostruendo gli ultimi giorni di vita della nipote, pensa oggi che qualcosa di più potesse esser fatto. Che forse, un intervento tempestivo l’avrebbe salvata. “Si è perso troppo tempo, ha detto. Nei prossimi giorni si attendono gli esiti dell’autopsia.

I genitori, Giuseppe e Rossella, sono distrutti dal dolore. Quel che è certo è che la piccola in Calabria non poteva essere aiutata. A Catanzaro c’è un reparto per adulti, il settore pediatrico delle terapie intensive non c’è. E non c’è in nessun ospedale della Calabria. Ci sono le terapie intensive neonatali, ma vanno bene solo per i neonati fino a trenta giorni o poco più. I pazienti dai due mesi in su, finiscono tutti negli stessi letti di Rianimazione. Forse Ginevra potrebbe essere ancora qui se qualcuno avesse potuto aiutarla. Ma pensarlo fa male. Anzi, malissimo.

Leggi anche: Crotone, Ginevra non ce l’ha fatta: a soli 2 anni è morta di Covid a Roma

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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