Trevignano, Gisella Cardia in fuga: “È scappata in Romania con i soldi dei fedeli”

Fuga veggente di Trevignano: Gisella Cardia e il marito Gianni, secondo alcuni fedeli, avrebbero lasciato l'Italia. Ecco le prime indiscrezioni.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Fuga veggente di Trevignano: Gisella Cardia e il marito Gianni, secondo alcuni fedeli, avrebbero lasciato l’Italia. E lo avrebbero fatto proprio con i soldi raccolti in questi mesi di racconti miracolosi, come quello secondo cui la donna parlerebbe con la Madonna o vedrebbe la statua della Vergine piangere lacrime di sangue.

Secondo i fedeli, riporta Globalist, Cardia e il marito “hanno prelevato un’ingente quantità di denaro dalla banca sia personale che dell’associazione, hanno staccato le utenze della casa in affitto e hanno lasciato l’Italia in macchina, probabilmente hanno raggiunto il cugino di Gisella in Romania”.

Fuga veggente di Trevignano, l’avvocato Orlando: “Non è scappata, vive asserragliata in casa”

Ma la fuga veggente di Trevignano è stata smentita dall’avvocato di Gisella Cardia, Anna Orlando, che invece ha spiegato a Fanpage.it: “Gisella non è scappata, non è all’estero ma si trova in Italia, vive asserragliata con la paura di essere attaccata. Non è questo il caso, ma anche se si fosse allontanata per Pasqua come tantissimi altri italiani, dove sarebbe il problema?”.

Sempre a Fanpage sono arrivate pure le numerose testimonianze di alcuni fedeli che, credendo in un primo momento alle parole di Cardia, avevano donato alla causa ingenti somme di denaro. Come Luigi Avella, fedele esperto di Teologia e Marianologia, che aveva fatto una donazione al marito di Gisella e alla onlus Madonnina di Trevignano pari a 123mila euro.

Oggi Avella è convinto che i messaggi della (presunta) veggente siano diabolici e dice: “I messaggi che la Madonna ha rivelato nella storia dell’umanità accolti dalla Chiesa cattolica come ad esempio quello rivelati ai pastorelli di Fatima o a Santa Bernadette a Lourdes e posso dire che quello che dice la veggente di Trevignano non ha nulla a che fare con la Vergine Maria, anzi sono convinto che nei suoi messaggi siano demoniaci, diabolici”.

La fuga veggente di Trevignano dopo l’esposto dell’investigatore privato

La fuga veggente di Trevignano sarebbe arrivata a seguito dell’esposto (trasmesso alla Procura di Civitavecchia) di un investigatore privato il quale, dopo alcuni accertamenti, aveva scoperto che quello che usciva dagli occhi della statuina della Vergine altro non fosse che sangue di maiale.

Adesso toccherà alla Procura decidere se approfondire o meno le indagini, dato che l’unica commissione istituita finora per indagare è quella della Diocesi di Civita Castellana.

Stando ad alcune indiscrezioni, dopo quella denuncia, qualcuno avrebbe visto Gisella Cardia, ex imprenditrice siciliana oggi 53enne, nota per i suoi presunti miracoli, lasciare il piccolo paese del Lazio con un trolley. La donna, oltre a sostenere che la statua della Vergine piangesse e parlasse ogni 3 aprile, aveva pure detto ai suoi seguaci di essere rimasta incinta dello Spirito santo.

Fuga veggente di Trevignano: i presunti “miracoli”

Tra i miracoli di Gisella Cardia ci sarebbe pure quello della (presunta) “moltiplicazione della pizza”, sulla quale “la veggente” aveva raccontato:

Una mia amica portò per me e mio marito una teglia di pizza molto piccola, che sarebbe potuta bastare per noi due e al massimo per altre due persone. In casa però eravamo in venti, massimo venticinque, e non solo è stata sufficiente a sfamare tutti ma è anche rimasta e l’abbiamo regalata.

Non so come sia possibile: prendevano la fetta di pizza ma la pizza non diminuiva mai: anche noi siamo rimasti sconvolti a vedere quanto accadeva sotto i nostri occhi.

Avevano fatto discutere pure le (sempre presunte) stigmate che Cardia presenterebbe su mani e piedi a partire dal mercoledì delle ceneri, che, secondo la relazione fatta a Pomeriggio Cinque da Rosanna Chifari, il medico che ha attestato le lesioni, sarebbero “dei veri e propri buchi sanguinanti, ma non in forma emorragica” che “profumano intensamente di fiori. La stessa realtà accadeva in altre figure come quella di Padre Pio”. Ma i dubbi sulla vicenda continuano ad essere molti e lasciano poco spazio alla fantasia.

Leggi anche: Madonna di Trevignano, lo scultore: “Ecco il trucco per far piangere le statue”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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