Fedez e gli psicofarmaci: l’effetto collaterale mette a rischio la sua salute mentale

Fedez, dopo la tempesta mediatica che si è abbattuta su di lui e la sua famiglia, è riapparso su Instagram esponendo tra le lacrime la sua verità.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Ieri Fedez è tornato a parlare di sé in un video su Instagram per dare spiegazioni ai followers, questa volta in merito alla sua salute mentale i cui problemi, quando come una doccia fredda ti piovono addosso, non risparmiando nessuno, neanche i personaggi più abbienti: può succedere a chiunque e in qualunque fase della vita di ritrovarsi in balia di un disturbo debilitante, proprio come il rapper testimonia.

Il rapper ha ringraziato gli utenti per i tanti messaggi di vicinanza ma ha voluto anche chiarire la sua posizione in merito alla sua recente assenza dai social. Ha spiegato che le voci circolate in rete negli ultimi due mesi sul suo conto e sulla sua famiglia non corrispondono al vero: “Solo Chiara mi è stata accato e su di lei ne sono state dette di ogni, mi dispiace che abbia dovuto subire una tempesta di merda mediatica totalmente immeritata”, esperna Fedez, spiegando cosa si nasconde dietro il suo evidente stato di malessere.

Fedez e gli psicofarmaci: la vera causa della sua assenza dai social

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Nel suo racconto Fedez ha ripercorso la sua storia individuando l’evento scatenante che ha minato la sua salute e benessere psichico: quando gli è stato diagnosticato il tumore al pancreas. Spiega così il cantante:

Per quanto privilegiato possa essere è stato un evento molto traumatico, solo oggi ho realizzato di quanto non mi sia preso cura della mia salute mentale rispetto a questo evento e mi sia affidato solo a psicofarmaci, che ho cambiato nel corso dei mesi fino a trovarne uno che proprio non era indicato a me, ecco.

Secondo quanto riferisce il rapper la sua assenza sarebbe riconducibile solo “agli effetti collaterali di un antidepressivo, assunto “a partire da gennaio”, e che gli avrebbe provocato “tic nervosi alla bocca, tanto da impedirmi di parlare in maniera libera”.

Fedez e l’interruzione brusca dello psicofarmaco: “Solitamente non si fa questa cosa”

Non solo lo psicofarmaco assunto da Fedez non era quello adatto a lui, ma l’effetto collaterale che gli ha provocato è stato talmente rischioso da doverne interrompere bruscamente l’assunzione. Prosegue il cantante:

Avendomi questo farmaco dato degli effetti collaterali molto forti, l’ho dovuto sospendere senza scalarlo: per chi ha dimestichezza con gli psicofarmaci, solitamente non si fa questa cosa, a meno che non ci siano dei rischi importanti.

Io correvo dei rischi, quindi l’ho dovuto sospendere e mi ha provocato l’effetto rebound che non auguro a nessuno.

L’effetto “indesiderato” oltre a darmi un annebbiamento importante a livello cognitivo, mi ha dato dei forti spasmi muscolari alle gambe che mi hanno impedito di camminare per diversi giorni: sensazione di vertigine molto forte, mal di testa incredibili, nausea forte, ho perso cinque chili in quattro giorni.

Non una bella cosa, che mi ha impedito di svolgere il mio lavoro.

Il marito di Chiara Ferragni ha specificato che queste problematiche sono state la vera causa per la quale non è potuto andare alla presentazione di Lol 3 e non ha potuto presenziare al processo per la strage di Corinaldo.

Fede e gli psicofarmaci: cos’è l’effetto rebound

In medicina con l’effetto rebound, detto anche di rimbalzo, si indicano i sintomi di astinenza e depressione che possono manifestarsi in seguito all’interruzione brusca di uno psicofarmaco. Nel caso specifico Fedez, nel suo video su Instagram, ha spiegato di aver avuto una crisi mentale e fisica che gli avrebbe fatto perdere 5 kg in 4 giorni, e di aver patito una situazione di malessere descritta come un senso di annebbiamento a livello cognitivo con spasmi muscolari alle gambe che gli hanno impedito anche di camminare, vertigini, nausea e mal di testa.

I sintomi dell’effetto rebound compaiono solitamente 36-96 ore dopo aver ridotto o sospeso la terapia, e sono caratterizzati da ansia, insonnia e attacchi di panico. In molti casi può provocare una condizione che ha sintomi peggiori rispetto a quelli determinati dalla patologia che il farmaco stesso ha curato. Le reazioni dovute alla sospensione brusca del farmaco però sono reversibili e che si risolvono spontaneamente. L’effetto rebound può durare da 1 giorno a un massimo di 6 settimane, con una media di 5 giorni.

Affidarsi ai farmaci quando ci sono dei problemi di salute mentale gravi è il primo passo da compiere, ma allo stesso tempo occorre essere prudenti e affiancare una psicoterapia, aspetto che lo stesso Fedez ha dichiarato di aver trascurato in questi ultimi mesi.

Leggi anche: Fedez rompe il silenzio: “Voglio stare lontano dai social, ma mia moglie non c’entra”

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