Perché la nuova segretaria del Pd Elly Schlein è l’avversaria perfetta di Giorgia Meloni

Con Elly Schlein l'asse del Pd si sposta senza dubbio più a sinistra. E anche per questo la sua figura è la più adatta a portare avanti contro Giorgia Meloni un'opposizione serrata e decisa

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Da oggi, o meglio, da stanotte, due donne sono alla guida dei due partiti più votati del Paese. Da un lato c’è la leader di FdI Giorgia Meloni, sulla cui impressionante scalata fino a Palazzo Chigi si è già detto molto. Dall’altro c’è Elly Schlein, da ieri nuova segretaria del Pd, la prima donna a ricoprire questo ruolo nella storia del partito.

Molti hanno subito parlato di “rivoluzione Schlein”, visto che questa giovane è riuscita, contro ogni pronostico e contro pure il verdetto dei circoli, a vincere sul favoritissimo Stefano Bonaccini. E nonostante le primarie di ieri non siano state tra le più partecipate, le file fuori ai gazebo, specie nelle grandi città, hanno dato l’immagine di un elettorato che c’è e che, forse, può tornare oggi a sentirsi rappresentato dal Pd.

Tutte le differenze tra Elly Schlein e Giorgia Meloni

Con Elly Schlein l’asse del Pd si sposta senza dubbio più a sinistra. E anche per questo la sua figura è la più adatta a portare avanti contro Giorgia Meloni un’opposizione serrata e decisa. Basti pensare ai punti cardine del primo discorso della nuova segretaria del Pd: l’antifascismo, il femminismo, il pensiero alla strage di Crotone e alla responsabilità di chi criminalizza le ong.

Schlein vuole la lotta alla povertà e l’abolizione del precariato, Meloni vuole abolire il reddito di cittadinanza. Schlein parla di conversione ecologica, Meloni ne teme gli effetti. Schlein vuole unamare nostrum” europea, Meloni chiude i porti. Schlein apre alle droghe leggere, Meloni è proibizionista.

Per Schlein l’aborto è un diritto, per la ministra messa da Meloni alle Pari Opportunità no. Per Schlein anche eutanasia e suicidio assistito sono diritti, per Meloni no. Stesso discorso per matrimonio egualitario e utero in affitto.

Elly Schlein sposta l’asse a sinistra e polarizza il dibattito

Di fatto, l’elezione di Elly Schlein polarizza il dibattito politico. Mentre Bonaccini avrebbe aperto a un asse col riformismo del Terzo Polo, la nuova segretaria mette all’angolo tutti i terzopolismi del caso, costringendo la maggioranza a compattarsi contro un nuovo nemico comune (che finalmente ha un’identità chiara) e imponendo anche al M5S una seria riflessione sul da farsi.

D’altronde, contrariamente a Bonaccini che aveva espresso parole di stima verso Meloni, Schlein l’ha sempre detto chiaramente e l’ha ribadito pure ieri notte: “Saremo un bel problema per il Governo di Giorgia Meloni, a difesa di quei poveri che il Governo colpisce e non vuole vedere”.

La nuova sfida di Schlein e Meloni

Ma a segnare la netta distanza tra Schlein e Meloni non sono soltanto i programmi politici. La Premier, come ci ha sempre tenuto a sottolineare, è madre, cristiana, italiana. La nuova segretaria del Pd è laica, cosmopolita e bisessuale.

Tanto che durante l’ultimo comizio della campagna elettorale in vista delle Politiche dello scorso 25 settembre, al tormentone della Premier Meloni “Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono cristiana”, Schlein aveva replicato: “Sì, sono una donna, amo un’altra donna e non sono madre, ma non per questo sono meno donna”.

Insomma: Schlein e Meloni si trovano entrambe di fronte a una nuova sfida. La prima dovrà ricostruire un partito che ha perso compattezza e identità. La seconda dovrà affrontare una donna a cui gli elettori hanno dato una pesantissima responsabilità, ritenendola all’altezza del compito. E che dà l’impressione di non voler mollare un centimetro.

Leggi anche: Chi è la fidanzata di Elly Schlein, candidata alla segreteria del Pd

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Asia Buconi
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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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