Ecuador, guerriglia in carcere: 30 morti e 50 feriti

Una guerra tra bande di narcos ha provocato la morte di 30 detenuti nel carcere Litoral di Guayaquil, Ecuador. Ammonta a 50 la conta dei feriti gravi.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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La Polizia Nazionale dell’Ecuador ha riferito che la scorsa notte è giunto un allarme dal carcere Litoral, a nord-ovest di Guayaquil, dove si stava consumando una violenta guerriglia tra detenuti.

Ecuador: ancora una rivolta nel carcere di Guayaquil

Gli agenti in divisa hanno attivato il protocollo di sicurezza con le unità tattiche del carcere e hanno effettuato un’operazione intorno alle 23:30 di (circa le 16.30 in Italia).

Nel frattempo in cui veniva lanciato l’allarme, la violenza all’interno del carcere è esplosa in tutta la sua rabbia e il numero dei detenuti morti durante l’ammutinamento nel Penitenziario Litoral è salito a 30, questo secondo quanto dichiarato da Fausto Buenaño, comandante della polizia.

Inoltre negli incidenti sono rimaste ferite circa 47 detenuti del carcere Litoral, situato sulla strada per Daule, nel nord di Guayaquil. La conta ammonta in realtà a un totale di 50 feriti, 3 sono delle forze dell’ordine.

Buenaño ha indicato che i 3 poliziotti sono rimasti feriti durante il tentativo di prendere il controllo della prigione:

Ci sono due colleghi feriti che sono del Gruppo Operazioni Speciali (GOE), sono ferite lievi, causate da schegge (di munizioni) che li hanno colpiti in faccia e sono stati subito portati all’ospedale della Polizia dove sono stati curati, adesso sono stabili e fuori pericolo

Buenaño ha aggiunto che dopo gli incidenti è stata effettuata una perquisizione nel centro penitenziario, in cui sono stati trovati un fucile con munizioni, una pistola 9 mm, coltelli, telefoni cellulari, droga e altri oggetti.

Sempre secondo quanto riferito dal comandante della polizia, i detenuti dei padiglioni 8 e 9 sono entrati al piano terra del padiglione 5 attraverso un foro per attaccare i prigionieri nell’ala 4.

L’ufficio del procuratore di Guayas ha avviato un’indagine sulla morte dei detenuti nel penitenziario di Litoral.

Ecuador: cos’è successo nel carcere di Guayaquil

Secondo le prime notizie, la sparatoria è iniziata alle 09:00 del mattino quando i detenuti dei padiglioni 8 e 9 (dove sono detenuti i membri delle bande Los Lobos e Tiguerones) volevano entrare nei padiglioni 5, 10 e 12 (occupati dai membri della banda Chone Killer). Decine di detenuti sono saliti sui tetti probabilmente per non rischiare di rimanere uccisi negli scontri, scene riprese in alcuni video realizzati dai residenti di zona.

Alle 10:30 dall’interno del carcere si sono sentiti ancora diversi colpi, anche simili a quelli di un fucile. Fuori, tre ambulanze aspettavano di entrare in nel carcere, perché mentre i disordini continuavano, nessuno entrava per assistere coloro che potevano essere feriti.

Queste rivolte si sono ripetute in diverse carceri dell’Ecuador negli ultimi mesi. Proprio il 13 settembre, nel carcere regionale, situato a pochi metri dal Penitenziario di Guayaquil , si sono registrate almeno tre esplosioni.

Il 23 febbraio scorso, 80 detenuti sono stati assassinati all’interno sempre del Penitenziario Litoral in quello che è stato registrato come il peggior massacro di sempre nella storia penitenziaria dell’Ecuador.

Leggi anche: CPR, i luoghi senza via d’uscita che imprigionano i migranti

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