La vicenda di Alessandro Venturelli sembrerebbe essere arrivata a un punto di svolta. Il merito va a nuova segnalazione del 21enne, scomparso da Sassuolo nel dicembre 2020, arrivata dall’Olanda. Si riaccende così la speranza – mai sopita – della madre del ragazzo, Roberta Carassai, che ha continuato a cercarlo senza sosta e a lanciare appelli.
A segnalare la presenza di Alessandro all’autorità giudiziaria è stata una cittadina olandese, che ha dichiarato di incontrare ormai da due anni un giovane perfettamente somigliante a quello della foto segnaletica. Motivo per cui la donna ha chiesto informazioni alle autorità locali, visto che quel ragazzo – in visibile stato di difficoltà – non risulta censito in nessuna struttura.
Alessandro Venturelli scomparso, gli appelli della madre e la solidarietà delle persone
Non è il primo appello che la famiglia di Alessandro Venturelli fa al Gip. E, dopo la segnalazione di ieri, le richieste della madre del ragazzo si sono fatte ancora più decise: “Rivolgiamo l’ennesimo appello alla Procura di Modena e al Gip affinché il caso non venga archiviato – ha scritto la donna sui social – e chiediamo che le indagini proseguano con un ordine europeo affinché tutte queste segnalazioni vengano realmente approfondite. Il dolore per la scomparsa di un figlio non si può archiviare”.
La crociata di Roberta Carassai è sostenuta dalla solidarietà di moltissime persone, che in questi anni non l’hanno mai abbandonata e che – anzi – hanno firmato una petizione che chiede di non archiviare il caso, presentata dalla madre del 21enne in Procura qualche giorno fa. Il prossimo 20 giugno il giudice dovrà decidere sull’ennesima richiesta di archiviazione.
Alessandro Venturelli scomparso e quel mancato ordine di indagine europeo
L’appello di Roberta Carassai, sostenuta dai legali Giovanna Ferrari e Claudio Falletti, è chiaro: “Quando sono andata personalmente in Olanda mi sono resa conto che, nonostante le segnalazioni, mancava un ordine di indagine europeo, che non è stato mai emesso. La polizia olandese senza questo ordine non può fare nulla”.
Insomma: senza quell’ordine Alessandro Venturelli non potrà mai essere trovato. Il che è paradossale, visto che le segnalazioni che arrivano dall’Olanda sono moltissime e accurate – ultima quella di un’infermiera che lo ha riconosciuto lungo la tangenziale di Langedijk.
E a confermare che gli sforzi dovrebbero concentrarsi sull’Olanda sono anche le ultime ricerche fatte da Alessandro col suo smartphone, relative proprio a quel Paese. Dove, tra l’altro, vive pure il cognato della madre Roberta. Che oggi, dopo 30 lunghi mesi, pretende di sapere che fine abbia fatto suo figlio.
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