Nel giorno del suo compleanno, il 16 settembre, “Fratel” Biagio Conte può ben dire di aver esaudito un grande desiderio. Ha infatti incontrato a Strasburgo il presidente del parlamento europeo David Sassoli per consegnargli una lettera di solidarietà per i migranti. Il missionario laico, il cui slogan è Prima avevo tutto e non ero mai contento. Ora non ho niente e sono sereno, è il fondatore della missione Speranza e Carità di Palermo. A oggi, la sua comunità è una delle più grandi di tutta la Sicilia, sostenendo 1500 persone bisognose di aiuto.
Un viaggio da migrante, le tappe
Una lettera indirizzata alle autorità come invito alla solidarietà
La lettera, indirizzata alle autorità, agli eletti e ai responsabili dell’Europarlamento, è un invito a soffermarsi sul problema della solidarietà, ospitalità e accoglienza dell’Unione Europea.
Una giusta e stabile società non può lasciare indietro i più deboli, è nostro dovere soccorrere chi si trova in difficoltà, ogni autorità e ogni cittadino ha il dovere di soccorrere e di aiutare il suo simile prossimo. Ogni uomo e donna è da rispettare, ha diritto di mangiare, di una casa, di un lavoro, vale per ogni emarginato, emigrante, immigrato, profugo. Dobbiamo comprendere che tutti loro sono frutto e parte di questa società, per questo è nostro dovere soccorrerli, aiutarli e rialzarli dalle loro sofferenze. È nostro dovere aiutare ogni essere umano senza fare distinzioni di colore, di nazione e religione.
Conclude la lettera ricordando che ogni uomo e ogni donna è nostro fratello e nostra sorella. E augura Pace e speranza a tutti, firmandosi Fratel Biagio, piccolo servo inutile. A Strasburgo padre Biagio ha incontrato anche Ignazio Corrao, secondo cui testimonianze come quella di Padre Biagio Conte sono illuminanti per un concreto e coraggioso percorso di cambiamento. L’Europa è a un bivio. O ha il coraggio di cambiare con più solidarietà, più investimenti verdi e più attenzione al sociale oppure tradirà per sempre le speranze risposte dai cittadini.