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“Accolto per strada dai migranti”: Fratel Biagio a piedi da Palermo a Strasburgo

Fratel Biagio Conte incontra David Sassoli

Nel giorno del suo compleanno, il 16 settembre, “Fratel” Biagio Conte può ben dire di aver esaudito un grande desiderio. Ha infatti incontrato a Strasburgo il presidente del parlamento europeo David Sassoli per consegnargli una lettera di solidarietà per i migranti. Il missionario laico, il cui slogan è Prima avevo tutto e non ero mai contento. Ora non ho niente e sono sereno, è il fondatore della missione Speranza e Carità di Palermo. A oggi, la sua comunità è una delle più grandi di tutta la Sicilia, sostenendo 1500 persone bisognose di aiuto.

Un viaggio da migrante, le tappe

Risultati immagini per turban “Esule dall’Italia sulle rotte dei migranti”, come lui stesso ha detto, armato di un bastone e tanta forza di volontà, Biagio si è imbarcato a Palermo l’8 luglio scorso sul traghetto per Genova. Da qui ha cominciato la sua marcia di 65 giorni alla volta di Strasburgo, in una sorta di viaggio da migrante. Nel suo percorso Conte ha incontrato l’arcivescovo Mario Delpini a Milano, per poi raggiungere Bellinzona, in Svizzera. Lungo il cammino si è fermato al santuario di Sachseln, dove riposa il patrono della Svizzera, Nicolao della Flue. Si è quindi recato a Berna per incontrare i funzionari del governo d’oltralpe. Tappa obbligatoria dell’allegorico viaggio verso Strasburgo, quella nel canton Argovia, dove il padre di Biagio si era trasferito per cercare lavoro, come un migrante, quando lui era ancora piccolo. Ad alimentare il viaggio del missionario, il sostegno di un’accoglienza italiana in Svizzera che mai si sarebbe aspettato, oltre alla partecipazione della sua Missione e l’incoraggiamento di tanti sostenitori. Leggi anche: Faremo di questi bambini dei cittadini modello, a Torino due classi senza alunni italiani

Una lettera indirizzata alle autorità come invito alla solidarietà

La lettera, indirizzata alle autorità, agli eletti e ai responsabili dell’Europarlamento, è un invito a soffermarsi sul problema della solidarietà, ospitalità e accoglienza dell’Unione Europea.

Una giusta e stabile società non può lasciare indietro i più deboli, è nostro dovere soccorrere chi si trova in difficoltà, ogni autorità e ogni cittadino ha il dovere di soccorrere e di aiutare il suo simile prossimo. Ogni uomo e donna è da rispettare, ha diritto di mangiare, di una casa, di un lavoro, vale per ogni emarginato, emigrante, immigrato, profugo. Dobbiamo comprendere che tutti loro sono frutto e parte di questa società, per questo è nostro dovere soccorrerli, aiutarli e rialzarli dalle loro sofferenze. È nostro dovere aiutare ogni essere umano senza fare distinzioni di colore, di nazione e religione.

Conclude la lettera ricordando che ogni uomo e ogni donna è nostro fratello e nostra sorella. E augura Pace e speranza a tutti, firmandosi Fratel Biagio, piccolo servo inutile. A Strasburgo padre Biagio ha incontrato anche Ignazio Corrao, secondo cui testimonianze come quella di Padre Biagio Conte sono illuminanti per un concreto e coraggioso percorso di cambiamento. L’Europa è a un bivio. O ha il coraggio di cambiare con più solidarietà, più investimenti verdi e più attenzione al sociale oppure tradirà per sempre le speranze risposte dai cittadini. L’auspicio di Biagio Conte è che la società cominci a smantellare i muri e le barriere dietro cui si è arroccata, promuovendo politiche sociali inclusive, che uniscano e integrino le diverse realtà di cui si compone l’Europa stessa. Leggi anche: La foto delle nonne di Campoli con i figli dei migranti: è l’Italia che vogliamo   di Enrica Vigliano

Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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