È bufera su Walter Ricciardi per l’adesione al Nutriscore: ecco cosa succede

Il consigliere di Roberto Speranza è favorevole al Nutriscore, il sistema di etichettatura europeo a semaforo, in aperto contrasto con la linea del governo Draghi. Ecco di cosa si tratta.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Piovono le critiche su Walter Ricciardi, consigliere del ministro Roberto Speranza, dopo aver espresso la sua opinione a favore di Nutriscore.

Nelle ultime ore è infatti scoppiata una bufera che vede coinvolto il consigliere di “Azione”, il partito fondato da Carlo Calenda nel 2019, a causa di opinioni considerate “incompatibili” con il governo per cui lavora.

Politici e associazioni di settore contro Walter Ricciardi e il Nutriscore

Tra i politici che hanno manifestato la loro contrarietà riguardo le dichiarazioni di Ricciardi e il suo appoggio al Nutriscore ci sono Maria Chiara Gadda, deputata di Italia Viva, che ha dichiarato:

come può Ricciardi, consulente di Speranza, firmare un appello contro l’Italia e tacciare il governo di becero lobbismo?

Ha poi incalzato anche il leader della Lega, Matteo Salvini, invocando subito le dimissioni di Ricciardi:

Se è vero che il consulente del ministro della Salute Walter Ricciardi ha firmato un appello francese in favore del Nutriscore , contro il sistema Nutrinform a cui ha aderito il Governo italiano, si dimetta dall’incarico.

Contro Ricciardi insorgono anche le associazioni di categoria, tra cui “Filiera Italia”, chiedendo al Governo Draghi di fare immediatamente chiarezza sulla posizione assunta dall’Italia, visto che si tratta di tematiche estremamente delicate per quanto riguarda la produzione del Made in Italy.

Che cos’è Nutriscore?

nutriscore sistema a semaforo

Nutriscore è un sistema di etichettatura nutrizionale frontale, ideato dalla Francia, e scelto da alcuni paesi europei, per facilitare i consumatori a valutare in modo più chiaro i valori nutrizionali presenti sull’etichetta dei prodotti alimentari.

L’identificazione dei valori nutrizionali di un alimento, in questo caso, avviene attraverso l’utilizzo di due “scale” una cromatica divisa in cinque colori che vanno dal verde al rosso, l’altra invece è alfabetica comprendente le cinque lettere dalla A alla E. Questo sistema di identificazione viene detto anche “semaforo nutrizionale”.

Di conseguenza la A di colore verde scuro è la scelta migliore, mentre la E rossa la peggiore, passando per B, C e D.

Il calcolo del valore nutrizionale avviene attraverso l’uso di un algoritmo. Il sistema generato dall’algoritmo distribuisce punti in in base alla composizione nutrizionale del prodotto.

In parole povere significa che Nutriscore prende in considerazione i valori nutrizionali positivi ( contenuto di frutta, verdura, fibre e proteine) e i negativi (calorie, grassi saturi, zuccheri e sale) e li paragona con quelli di un prodotto simile, ogni 100gm o ml. 

Il risultato è quindi quello di confrontare prodotti della stessa categoria, in modo da indicare la scelta più sana e facile per il consumatore.

La linea del Governo Draghi

lockdown

Il governo italiano, insieme ad altri paesi dell’Unione Europea, sta conducendo una vera e propria crociata contro l’introduzione di questo sistema ideato dalla Francia, e promosso da questa con l’aiuto della Germania.

Secondo il governo italiano, infatti, si tratta di un sistema di etichettatura troppo semplicistico e fuorviante, poiché si limiterebbe di fatto a “marchiare” un prodotto senza dare la possibilità di descriverne l’importanza, del perché di certe scelte alimentari.

Un ragionamento che non è sbagliato, poiché bolla alcuni alimenti tipicamente italiani (vedi l’olio d’oliva extra-vergine) come “pericolosi” per la salute del consumatore, rischiando quindi di minare la stabilità di un settore economico dal valore di 46,1 miliardi di euro soltanto per quello che riguarda le esportazioni.

Per esempio, il Nutriscore assegnerebbe al Parmigiano Reggiano un bollino con su una “D arancione”, in pratica una stroncatura senza margine di replica agli occhi di un potenziale acquirente, stesso giudizio spetterebbe alla mozzarella di bufala.

NutrInform, l’alternativa italiana al Nutriscore

Il sistema NutrInform Battery è l’altenativa al Nutriscore proposta dal governo italiano e entrato in uso con il Decreto 19 Novembre 2020.

Il logo indica il contenuto di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale presente in una singola porzione di alimento. Il contenuto energetico è espresso sia in Joule che in Calorie, mentre il contenuto di grassi, grassi saturi, zuccheri e sale sono espressi in grammi apportati dalla singola porzione rispetto alle quantità giornaliere di assunzione raccomandata.

Un’alternativa che l’Italia spera di esportare sul resto del continente per il bene della sua filiera agroalimentare.

Leggi anche: Farm to fork, la strategia europea da 20 miliardi di euro. Ecco cos’è

Perché la bufera su Walter Ricciardi

Il consigliere Walter Ricciardi è dunque finito nell’occhio del ciclone nelle ultime ore per aver siglato con la sua firma un appello portato avanti da circa 300 scienziati europei per promuovere il Nutriscore.

Il Ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, in merito alle azioni di Ricciardi, si è così espresso:

La realtà è che le esportazioni italiane di produzioni ad alto valore aggiunto, vanno su mercati che fanno gola ad altri.

Vuole essere utilizzato il sistema Nutriscore, per portare via la capacità del nostro paese di esportare prodotti ad alto valore aggiunto, quindi con mercati molto ricchi, a favore di chi in questo momento non ha accesso a quei mercati.

A rincarare la dose ci ha pensato anche Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura:

Tutte le opinioni personali sono rispettabili, ma la prudenza dovrebbe essere d’obbligo quando si riveste la carica di consigliere del ministro della Salute.

Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, si è espresso contro Nutriscore definendolo “un sistema fuorviante, discriminatorio e incompleto”. La posizione del consulente del Ministero della Salute, tra l’altro nota da tempo, pare essere diventata un vero e proprio caso, che non sarà probabilmente destinato a sgonfiarsi in poche ore.

Leggi anche: Quali sono gli alimenti ricchi di magnesio e cosa lo rende importante per l’uomo?

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