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Dall’Olanda arriva Urban Sun: l’installazione anti-covid che promette di salvare gli eventi all’aperto

Un livello di sicurezza superiore per gli incontri all'aperto: ecco Urban Sun, il sole urbano in grado di eliminare il 99,9% del virus presente nell'aria.

Lo Studio di design Roosegaarde ha lanciato la sua sfida al coronavirus, presentando il suo nuovo Urban Sun, un’installazione luminosa che genera una luce ultravioletta in grado di distruggere fino al 99,9% del virus presente nell’aria in pochi minuti.

La luce batte il Coronavirus

Già le prime ricerche sulla capacità della luce solare di neutralizzare cariche batteriche e concentrazioni virali, così come succede per i più comuni agenti patogeni stagionali, avevano restituito risultati incoraggianti nella battaglia contro il coronavirus.

A oggi, ampi studi hanno dimostrato come la luce a una certa lunghezza d’onda, nello specifico 222 nanometri, sia efficace nell’eliminazione del corona virus.

Ora Daan Roosegaarde e il suo team sono riusciti a riprodurre la stessa lunghezza d’onda e a realizzare un prototipo di “lampione” che la emetta di continuo per sanificare lo spazio al di sotto di esso che ne viene inondato, in appena pochi di irraggiamento, a seconda dell’altezza a cui si trova, del tempo e della tipologia di ambiente.

Lo Studio Roosegaarde è celebre per le sue tecnologie e innovazioni volte al recupero della “poesia” insita nella natura, dove gli elementi quali acqua, aria ed energia pulita sono al centro della loro ricerca.

Per un futuro di speranza e più luminoso

Urban Sun, il prototipo

Secondo i suoi stessi creatori:

Urban Sun è un simbolo di speranza, di un mondo senza barriere. Il coronavirus ha cambiato le nostre esistenze, ma d’ora in poi Urban Sun pulirà gli spazi pubblici per permettere una più sicura e pulita convivenza anche all’aperto. Siamo gli architetti di una nuova normalità.

L’installazione è progettata in modo che la radiazione ultravioletta a 222 nanometri non sia dannosa per la pelle e per gli occhi degli umani, mentre risulti letale per il virus.

L’emanazione di UVC è stata infatti calibrata dalla Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti che ne ha attestato la non pericolosità per uomini e animali.

Gli sviluppi promettenti del “sole urbano”

Validato da scienziati e specialisti sanitari, Urban Sun è il frutto di una ricerca congiunta con la Columbia University e l’Università di Hiroshima, con il supporto di esperti e tecnici da tutto il mondo: Paesi Bassi, Giappone, Stati Uniti e Italia.

L’efficacia di Urban Sun è stata infatti modellizzata nel laboratorio italiano di fotobiologia Meg Science. Il professore del Politecnico di Milano, Carlo D’Alesio, che ha preso parte alla ricerca, ha affermato:

Le simulazioni in realtà virtuale che abbiamo effettuato indicano una significativa riduzione dei coronavirus trasportati dall’aria negli spazi pubblici sotto all’Urban Sun.

Se la produzione dovesse essere avviata su larga scala, presto Urban Sun potrebbe sostituire i lampioni, le illuminazioni urbane o essere installato ovunque ci siano occasioni di potenziale assembramento per pulire l’aria.

Mercatini, festival, piazze, cortili, giardini di scuole e privati, ma persino partite allo stadio, manifestazioni sportive e concerti assumerebbero allora una nuova luce: quella della rinnovata gioia di stare insieme.

Urban Sun, la tecnologia a servizio della comunità

Jet Bussemaker, Presidente del Consiglio sulla Salute Pubblica dei Paesi Bassi, ha rimarcato l’importanza di orientare la ricerca verso soluzioni praticabili e naturali:

L’Urban Sun è fonte di ispirazione per tutti noi. Siamo stanchi del Covid19, è tempo che si prenda il coraggio a due mani e si trovino nuove soluzioni per tornare in contatto gli uni con gli altri, creare una nuova intimità.

Urban Sun non sostituirà di certo mascherine, vaccuni e norme di distanziamento, ma sin da ora segna la frontiera di nuove possibilità per un futuro che si prospetta diverso da quanto siamo avvezzi.

Come dichiarato dallo Studio Roosegaarde, Urban Sun si propone di essere una pulizia per gli spazi pubblici e non la soluzione al problema. Inoltre la sua tecnologia basata sugli raggi UVC può essere utilizzata solo dopo il tramonto.

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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