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Un farmaco rallenta i tumori al cervello nei giovani: “Così si rinviano chemio e radio”

È stata scoperta una molecola in grado di rallentare la crescita tumorale dei gliomi di basso grado. Quando bisognerà attendere per l’approvazione ufficiale?

Una nuova speranza per i tumori cerebrali. Si tratta di un farmaco che rallenta la progressione dei gliomi a basso grado, permettendo il rinvio della chemioterapia e radioterapia.

A presentare l’iniziativa a Bologna è stato l’Irccs Istituto scienze neurologiche, il quale partecipando a uno studio internazionale che ha coinvolto 331 pazienti nel mondo, ne ha riportato i risultati.

Come agisce il farmaco che rallenta i tumori al cervello?

Ma come agisce il farmaco che andrebbe a bloccare il decorso della malattia. Spiega Enrico Franceschi, direttore dell’Oncologia del sistema nervoso dell’Ircss:

Il Vorasidenib è un farmaco che va ad agire bloccando un enzima, che quando è mutato causa questo tipo di tumori, producendo un metabolita tossico.

Bloccando la creazione di questo metabolita tossico si rallenta la malattia.

Quello che noi sappiamo oggi è che posticipa la crescita della malattia di 16 mesi, permettendoci di rinviare chemio e radioterapia in pazienti già operati. Inoltre, il farmaco è in pastiglie e ha pochissimi effetti collaterali.

La mutazione “Idh” produce un metabolita anomalo chiamato oncometabolita che promuove la crescita e l’infiltrazione tumorale ed è implicato anche nella suscettibilità a sviluppare crisi epilettiche, solitamente uno dei primi segnali della malattia. La molecola “vorasidenib” agisce bloccando proprio questa mutazione e per questo si è dimostrata essere efficace per rallentare la crescita tumorale.

Cosa sono i gliomi a basso grado

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I gliomi a basso grado sono una malattia rara che colpisce 2-3 persone su 100mila all’anno, e rappresentano circa il 40% dei tumori che interessano il cervello. Si manifestano attorno ai 30-40 anni e ne esistono diversi tipi: alcuni sono aggressivi e hanno una prognosi molto severa, altri meno. La loro principale caratteristica è quella di localizzarsi in corrispondenza delle aree del cervello a maggiore attività funzionale e di avere una crescita diffusiva anziché proliferativa. La loro velocità di crescita all’inizio è lenta ma nel corso della loro storia clinica vanno incontro a trasformazione maligna, cioè si trasformano in un tumore a maggior grado di malignità e di più rapida proliferazione. Chiarisce Franceschi:

I gliomi di basso grado sono neoplasie cerebrali rare, colpiscono 2-3 persone su 100mila all’anno, in genere di giovane età, attorno ai 30-40 anni.

Spesso si presentano con crisi epilettiche: è importante riconoscere queste patologie prontamente per impostare prima possibile il programma terapeutico.

Tumori al cervello: quando utilizzare il farmaco e quanto bisognerà attendere per l’approvazione

Attualmente la speranza di sopravvivenza media, in chi ha contratto un glioma a basso grado, è superiore a 10 anni, con variazioni che dipendono dalle caratteristiche genetiche del tumore. Quando il bisturi non è risolutivo le neoplasie possono crescere in modo continuo, più o meno lentamente ed evolvere verso tipologie con maggiore malignità.

Il trattamento con vorasidenib è in attesa di approvazione ufficiale sia negli USA e sia in Europa ma si spera diventi presto la cura per quei pazienti in cui l’intervento chirurgico non è stato risolutivo. Da parte di Paolo Bordon, direttore generale dell’Ausl, vi è, oltre alla soddisfazione per essere tra i 5 centri italiani nel mondo, dei 70 coinvolti nello studio, la convinzione che ci siano buone possibilità riguardo al farmaco, i cui risultati ottenuti fino ad ora fanno ben sperare.

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