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16enne viola il coprifuoco, carabiniere lo pesta: c’è il video. L’Arma: “Aperta indagine interna”

L’Arma per prima vuole fare chiarezza: “Il Comando Provinciale di Napoli ha immediatamente avviato autonomi accertamenti finalizzati a perseguire comportamenti inconciliabili con i nostri valori fondanti”.

16enne preso a calci

Indigna il video del 16enne preso a calci da un carabinieri senza apparente motivo. Siamo a Terzigno, in provincia di Napoli. È sera e sono all’incirca le 23:30 quando un gruppo di adolescenti, ancora in strada iniziato il coprifuoco, viene segnalato al 112 per schiamazzi. Di lì a poco, una pattuglia dei carabinieri raggiunge il luogo indicato e il gruppo si dilegua velocemente, probabilmente anche insultando gli agenti. Solo uno di loro, un 16enne, rimane fermo sul marciapiede diventando così bersaglio dei carabinieri.

La scena è stata ripresa con il cellulare da alcuni cittadini in finestra e il video mostra quanto accaduto in seguito: la macchina di pattuglia affianca il ragazzo, uno degli agenti scende dall’auto e, senza esitare, prende a calci il giovane rimasto sul marciapiede, immobile e con le mani alzate, mentre grida: “Non ho fatto niente, non ho fatto niente”. Ciò non impedisce al carabiniere di piazzare tre forti calci contro il ragazzo: uno al fianco, uno alle gambe e uno allo stomaco.

Il video, della durata di una ventina di secondi, viene diffuso sul gruppo Facebook “Welcome to Favelas” e le immagini suscitano presto indignazione nel web. Il fatto così come raccontato è grave e, fortunatamente, la reazione dall’Arma non si fa attendere. Con un comunicato viene annunciata un’indagine interna per ricostruire i fatti e fare chiarezza sull’episodio.

Terzigno, 16enne preso a calci da un carabiniere per violazione del coprifuoco: ecco cosa è successo

Secondo quanto emerso finora, la sera dello scorso 10 maggio, intorno alle 23:30, alcuni cittadini di Terzigno, località in provincia di Napoli, con una telefonata al 112 lamentano la presenza in strada di un gruppo di adolescenti che disturba la quiete pubblica. Rapidamente una pattuglia dei carabinieri interviene sul posto e dopo un primo tentativo pacifico di allontanare i ragazzi, uno degli agenti perde il controllo.

Raggiungendo l’unico dei sospettati rimasto fermo sul marciapiede e con le mani alzate in simbolo di resa, il carabiniera sferra contro di lui tre calci: uno al fianco, uno alle gambe e uno allo stomaco.

La scena viene ripresa da un cittadino in finestra che decide anche di diffondere quelle immagini. Il video ben presto è virale e suscita numerose reazioni di indignazione verso una non giustificata violenza da parte dell’agente nei confronti di quel ragazzo.

Anche l’Arma, informata sui fatti, prende le distanze dal comportamento del carabiniere e con un comunicato rilasciato dal comando provinciale annuncia un’indagine interna per fare presto chiarezza. Si legge:

Con riferimento al video diffuso in rete, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli ha immediatamente avviato autonomi accertamenti finalizzati a perseguire, con il massimo rigore e convinta inflessibilità, comportamenti inconciliabili con i valori fondanti dell’Arma, valori di umanità e vicinanza, a cui si ispira quotidianamente l’agire dei tanti Carabinieri che, con sacrificio e dedizione, operano per garantire i diritti e la sicurezza dei cittadini, spesso mettendo a rischio anche la propria vita.

Borrelli sulla vicenda del 16enne preso a calci dal carabiniere a Terzigno: “È necessario fare presto chiarezza”

Anche Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde, è intervenuto sulla vicenda, auspicando una certa celerità da parte dell’Arma per chiarire quanto accaduto al 16enne preso a calci a Terzigno. Ha detto:

Un video postato sui social mostra un ragazzo preso a calci da un carabiniere perché avrebbe violato il coprifuoco a Terzigno sta scatenando dure proteste tra i cittadini. Molte persone mi hanno contattato perché sono rimaste inorridite da tanta violenza.

Ovviamente ho chiesto al Comando provinciale dell’Arma di avere spiegazioni e mi è stato riferito che sono stati avviati autonomi accertamenti finalizzati a perseguire, con il massimo rigore e convinta inflessibilità, comportamenti inconciliabili con i valori fondanti dei carabinieri.

È necessario che si faccia rapidamente chiarezza, perché qualora la vicenda fosse confermata nei termini in cui è stata denunciata sui social sarebbe gravissima e il protagonista dovrebbe essere duramente sanzionato.

Queste le dichiarazioni del consigliere.

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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