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Terapia domiciliare precoce in piazza anche a Napoli: “Il Covid si cura a casa!”

Medici e pazienti della Terapia Domiciliare Precoce in piazza anche a Napoli per chiedere alle istituzioni di essere ascoltati.

Photo Credits Mariapaola D'Aristotile

Centinaia di medici e pazienti guariti della rete e del Comitato Terapia Domiciliare Precoce in piazza anche a Napoli ieri, sabato 10 luglio, hanno gridato a gran voce che le cure funzionano, che il Covid si può curare a casa. Dopo le Conferenze a Piazza del Popolo a Roma e Piazza del Duomo a Milano, questo è stato il terzo appuntamento per chiedere alle istituzioni la revisione dei protocolli di cura domiciliare sulla base delle evidenze raccolte sul campo dai medici della rete Terapie Domiciliari Covid-19.

Non solo, il Comitato presieduto dall’Avv. Erich Grimaldi, ideatore e fondatore della rete, chiede anche che venga potenziata la medicina territoriale, ritenuta la grande assente in un momento di emergenza come questo della pandemia.

Terapia Domiciliare Precoce in piazza anche a Napoli: “Basta Tachipirina e vigile attesa”

Terapia Domiciliare Precoce in piazza anche a Napoli - Erich Grimaldi

Sul palco montato spalle al mare nella Rotonda Diaz sul Lungomare di Napoli, uno striscione recita “Basta Tachipirina e vigile attesa”. Queste le linee guida di AIFA e Ministero della Salute ritenute responsabili di molte ospedalizzazioni e morti che avrebbero potuto evitarsi con la cura a casa e subito del Covid. Il non aver ancora tenuto conto da parte delle istituzioni della ingente quantità di dati raccolti per formulare un protocollo di cura domiciliare aggiornato ha portato i medici della Terapia Domiciliare Precoce in piazza anche a Napoli.

I medicinali utilizzati da un anno a questa parte dalla rete di questi medici volontari infatti sono gli stessi ufficialmente approvati dal Ministero della Salute per la cura del Covid ma previsti solo per le cure in ospedale. La differenza starebbe nei tempi, tempi che le degenerazioni inesorabili e imprevedibili di questa malattia hanno dimostrato essere fondamentali. Bisogna quindi intervenire tempestivamente e a domicilio, al contrario di quanto ancora indicato con la vigile attesa di 72 ore e paracetamolo.

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Erich Grimaldi: “Bisogna rafforzare i territori”

Ad introdurre le testimonianze dei guariti e dei medici della terapia domiciliare Precoce in piazza anche a Napoli, Erich Grimaldi ha ribadito quanto il lavoro svolto a titolo gratuito e in scienza e coscienza sia stato importantissimo e abbia salvato la vita a moltissime persone. Un lavoro che, dice, avrebbero dovuto svolgere le istituzioni. Grimaldi sottolinea che non basta comprare reparti nuovi di terapia intensiva e respiratori, bisogna rafforzare la medicina territoriale:

Il Covid si cura a domicilio con la partecipazione dei territori, con il coinvolgimento dei medici di famiglia (…) Ci siamo dovuti prendere carico del lavoro degli altri perché tante persone sono rimaste abbandonate a casa in vigilante attesa e non potevamo farle aggravare e morire  (…) Non parliamo poi delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) inesistenti (…) Noi stiamo in un certo senso sostituendo le istituzioni .

I contagi potrebbero riprendere in autunno

Grimaldi ha messo in guardia sulla possibilità che a settembre i contagi possano aumentare di nuovo, suggerendo di approfittare di questa tregua estiva per adeguare i protocolli e riorganizzare i territori:

Oggi abbiamo il tempo dell’estate e non sappiamo in autunno cosa accadrà così come l’anno scorso non si sapeva cosa poteva accadere e poi ci siamo trovati tutti in un secondo lockdown, una seconda ondata senza protocolli di cura e con territori completamente abbandonati a se stessi (…) Dovrebbe essere lo stato al quale paghiamo le tasse a dover supportare i cittadini, non certo noi. 

A rinforzare il messaggio che da un anno e mezzo a questa parte i medici della Terapia Domiciliare Precoce in piazza anche a Napoli stanno dando, Grimaldi e il Prof. Serafino Fazio hanno annunciato che a breve verrà pubblicato uno studio che raccoglierà le evidenze e i dati rilevati sul campo dalla rete. Un mattone importante per dimostrare che le cure a casa funzionano.

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