Scuole innovative: 10 archistar ridisegnano l’edilizia scolastica

Un concorso, 10 achistar, 195 scuole e 58.000 studenti: ecco i numeri del PNRR per la riqualificazione e la sostituzione dei vecchi edifici scolastici.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Il PNRR entra in classe e lo fa secondo i dettami di 10 archistar chiamati a implementare soluzioni sostenibili e inclusive per 195 scuole innovative.

Il concorso indetto dal ministro Patrizio Bianchi ha coinvolto nella sua indizionele esperienze di alcuni dei massimi esperti di fama internazionale dal punto di vista dell’architettura ecosostenibile: Massimo Alvisi, Sandy Attia, Stefano Boeri, Mario Cucinella, Andrea Gavosto, Luisa Ingaramo, Franco Lorenzoni, Carla Morogallo, Renzo Piano, Cino Zucchi, figure di massimo spicco chiamate dal Ministro Bianchi a redigere le linee guida per le 195 scuole innovative del domani.

Le linee guida delle scuole innovative

410.000 metri quadri di strutture di nuova costruzione, capaci di rispondere alle esigenze della transizione energetica, rispettando l’ambiente e promuovendo la cultura dell’ecosostenibilità sin nei più piccoli dettagli: ecco gli obiettivi principali individuati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per le scuole innovative.

Dai materiali utilizzati ai consumi energetici, dalla vivibilità degli ambienti all’abbattimento delle barriere architettoniche, fino alla creazione di spazi appositi per l’integrazione e l’inclusione sociale: i bambini e i ragazzi nei prossimi anni studieranno sin dal loro ingresso in classe nuove discipline, come la sostenibilità, l’apertura al territorio, l’innovazione didattica.

Come ha affermato lo stesso ministro, “è il momento di fissare parametri che ci consentano di rilanciare l’idea di una scuola, di luoghi di apprendimento che siano punti di riferimento per le comunità”.

Entro il 10 marzo le indicazioni degli esperti confluiranno nell’elaborazione del bando di concorso che vedrà la nascita di 195 scuole innovative in giro per l’Italia.

Ricostruire e migliorare

Scuole innovative

La realizzazione di scuole sicure, connesse, digitali, belle e accessibili, in cui le disuguaglianze siano azzerate e in cui i bambini e i ragazzi si sentano protetti, accolti e supportati rientra tra gli obiettivi del capitolo “sostituzione degli edifici scolastici e di riqualificazione energetica” del PNRR, nell’ambito dei piani per l’efficientamento energetico e riqualificazione degli edifici, che a questo scopo ha destinato 800 milioni di euro.

Ben 58.000 sono infatti gli utenti finali che potranno godere di scuole innovative verdi, moderne e sicure, alimentate da fonti energetiche rinnovabili, veri e propri modelli tra gli edifici nZEB. In questo modo sarà possibile ridurre le emissioni di gas serra annue di circa 8.400 tonnellate complessive.

Gli Enti Locali hanno avuto la possibilità di candidarsi entro l’8 febbraio per accedere alle sovvenzioni e bandire i concorsi di progettazione all’indomani della pubblicazione della graduatoria dei beneficiari.

Gli interventi sugli edifici già esistenti prevedono la demolizione dei vecchi fabbricati e l’individuazione di terreni di riedificazione più consoni in caso di sussistenza di rischio idrogeologico, nel rispetto delle normative sul consumo di suolo che, per le scuole innovative ricostruite, non potrà eccedere oltre al 5% delle preesistenze.

Potenziamento delle infrastrutture per lo sport

Oltre agli 800 milioni destinati alla riqualificazione degli edifici, nel PNRR sono contemplati ulteriori 300 milioni dedicati al potenziamento, rafforzamento, rinnovamento e all’ampliamento delle infrastrutture per lo sport, comprese palestre e campi sportivi annessi ai plessi scolastici, per un totale di 230.400 metri quadri calpestabili.

Il progresso parte dalla scuola

Scuole innovative

Puntare sulla scuola significa gettare le basi del benessere futuro, sia dei singoli che delle comunità, ripensando completamente il sistema scolastico odierno e introducendo semi di sviluppo verso un’educazione interdisciplinare capace di un approccio inclusivo e trasversale, che sensibilizzi le menti delle generazioni future.

Non è un caso che tra le proposte al vaglio dei legislatori in questi giorni, alle prese con l’elaborazione del Decreto Bollette, sia stata avanzata la proposta di iniziare sin da subito a installare sugli uffici e i plessi scolastici della Pubblica Amministrazione pannelli fotovoltaici che riducano l’approvvigionamento elettrico di dette strutture da combustibili fossili.

Leggi anche: Roma, rivoluzione Led: la tecnologia Li-Fi entra a scuola per la prima volta in Italia

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Enrica Vigliano
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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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