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Russia, emergenza ambientale. Oltre 20mila tonnellate di gasolio in mare

Russia
Il serbatoio di carburante di una centrale termoelettrica di Norilsk, in Russia, ha riversato nel mare Artico oltre 20.000 tonnellate di gasolio.

Il presidente russo, Vladimir Putin, dichiara lo stato d’emergenza nel Paese. Il serbatoio di carburante di una centrale termoelettrica di Norilsk, in Russia settentrionale, si è danneggiato gravemente, riversando nel fiume che confluisce nel mare Artico oltre 20.000 tonnellate di gasolio. Il disastro, per giunta, avviene in una zona già fortemente inquinata e che, dice il presidente russo, sarà decontaminata convogliando tutte le risorse disponibili.

La notizia girava sui social

L’incidente è avvenuto lo scorso 29 maggio ed è stato tenuto nascosto per giorni dall’azienda responsabile, la Ntek, società che gestisce la centrale e controllata dalla Norilsk Nickel, leader mondiale della produzione di nickel e palladio. Lo stesso governatore della regione di Krasnoyarsk, Aleksandr Uss, ha appreso la notizia solo due giorni dopo grazie a informazioni che circolavano sui social media. Il comitato investigativo della Russia ha annunciato tre indagini penali sull’incidente. E di aver arrestato un impiegato della centrale elettrica. Leggi anche: Campania in ginocchio: esplosione in fabbrica e fiume più inquinato d’Europa di Elza Coculo

Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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