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Rientro a scuola, i consigli della psicologa per affrontarlo nel modo giusto

Anno scolastico ai blocchi di partenza, nonostante il Coronavirus. Quattro consigli della psicologa per affrontare il rientro a scuola in serenità, per studenti, insegnanti e genitori.

Anno scolastico ai blocchi di partenza, nonostante il Coronavirus. Quattro consigli della psicologa per affrontare il rientro a scuola in serenità, per studenti, insegnanti e genitori.

Lunedì 14 settembre si torna ufficialmente a scuola. Dopo il lungo stop dovuto alla pandemia da Coronavirus che ha tenuto lontani studenti e docenti, in collegamento solo online, si torna sui banchi di scuola tra dubbi, paure e perplessità. L’esperta ci consiglia come affrontare il rientro a scuola in serenità.

Rientro a scuola, cosa cambia

Il 14 settembre inizia l’anno scolastico 2020-2021, rivoluzionato negli spazi e nelle regole per via del contenimento dei contagi da Covid. Rapporti più freddi e distaccati, con il distanziamento di almeno un metro, le mascherine indossate e una libertà di movimento parzialmente limitata da percorsi, norme di comportamento e buon senso. La paura di non farcela, di dover chiudere di nuovo con un eventuale secondo lockdown alberga nelle aule scolastiche, ma anche in famiglia.

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Rientro a scuola, una sfida organizzativa

L’emergenza sanitaria legata alla pandemia ha modificato le abitudini di tutti, comprese quelle degli studenti e degli insegnanti. Nuove sfide nel rientro a scuola.

Abbiamo chiesto il parere della Dottoressa Tonai Samela, Psicologa Clinica e PhD Candidate in Psicopatologia del comportamento, ricercatrice in un IRCCS, per capire cosa è cambiato e cosa cambierà nel mondo della scuola, ai tempi del Coronavirus. L’emergenza sanitaria legata alla pandemia ha modificato le abitudini di tutti, comprese quelle degli studenti e degli insegnanti. Ecco quanto afferma l’esperta:

L’anno scolastico che sta per cominciare sarà prima di tutto una grande sfida organizzativa e di resistenza. Le paure legittime legate al contagio sono alimentate quasi senza dubbio dall’incertezza rispetto alle modalità di organizzazione delle lezioni, del controllo del distanziamento, del rispetto delle regole ma soprattutto della gestione delle positività. La mancanza di regole precise o, in generale, le confuse modalità con cui vengono adattate alle singole necessità dei singoli Istituti fomentano il panico da contagio. Questo discorso vale sia per i genitori che per gli insegnanti, questi ultimi caricati di oneri e responsabilità non solo educative ma anche di gestione della relazione con i genitori o i tutori dei minori.

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Rientro a scuola, il rapporto con l’ambiente sanitario

Il mondo scolastico impara a fare i conti con nuove figure con le quali relazionarsi. Ci spiega la Dottoressa Tonia Samela:

La figura del sanitario, che ha saputo gestire l’emergenza in un ambiente deputato al controllo della malattia e della sofferenza all’interno dell’ospedale, è percepita molto diversamente dall’insegnante nell’ambiente scolastico, per il quale la dimensione pericolo diventa più grande, anche in ragione della quotidianità, della quantità di tempo che i minori passano a scuola. I genitori e i tutori, nonché gli insegnanti, non sentono l’ambiente scolastico come sicuro, non vengono supportati dal punto di vista delle informazioni relative alle procedure da mettere in atto in caso di contagio. Di fronte a questa carenza di organizzazione aumenta proporzionalmente la sfiducia, se non la diffidenza, nei confronti dell’Istituzione Scolastica. Dall’altro lato, pensare a una didattica a distanza esclusiva, a fronte di una riapertura di altre attività ricreative o sportive dove il rischio è pressoché simile, non appare coerente. Inoltre, la gestione dei minori a casa non è altrettanto semplice, così come l’esercizio della didattica a distanza.

Rientro a scuola, 4 consigli per ripartire senza ansia

Indubbiamente, genitori e insegnanti ma anche gli studenti si trovano di fronte a situazioni nuove. Questo crea disagio e paura. L’esperta ci spiega qual è l’unico antidoto alla diffidenza e alla paura, ovvero l’esposizione. Per la Dottoressa Samela è importante rendersi conto di come le cose vengono gestite e intervenire tempestivamente qualora qualcosa non vada come si era preventivato. Ecco come fare per affrontare la scuola con serenità:

  • osservare le norme di igiene dell’OMS, valide per qualsiasi ambiente pubblico
  • non avere paura di chiedere rassicurazioni e informazioni al dirigente scolastico, agli insegnanti al pediatra di libera scelta o al medico di medicina generale a tutti coloro preposti a fornirlo
  • evitare di diffondere e/o credere a informazioni false e pettegolezzi che aumentano la sensazione di mancato controllo, minaccia e catastrofe imminente. Verificare sempre le fonti.
  • essere costanti nel monitorare lo stato di salute dei propri figli. Evitare di mandarli a scuola qualora manifestino sintomi influenzali o di raffreddamento.
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