Requisiti per l’apertura di Partita IVA ordinaria e forfettaria

Ripensando alla propria carriera lavorativa ti chiedi come sarebbe mettersi in proprio e svolgere un’attività di lavoro autonomo? Ecco tutto quello che devi sapere.

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Sono diversi i modi in cui è possibile intraprendere una strada del genere, ad esempio si può iniziare impegnandosi nella cosiddetta prestazione occasionale oppure pensare di aprire una Partita IVA, sia questa ordinaria o forfettaria.

Quindi, se hai intenzione di lavorare autonomamente e stai cercando di capire quale sia l’opzione migliore per te continua a leggere questo articolo perché scopriremo insieme quali sono i requisiti di apertura della Partita IVA.


Cos’è la Partita IVA?

La Partita IVA è un numero identificativo che corrisponde ad una singola persona, o attività commerciale, e serve per pagare l’IVA, un’imposta dell’Agenzia delle Entrate che si applica sul valore aggiunto proveniente dallo scambio e produzione di beni e servizi.

Questo articolo ha come argomento centrale i requisiti dell’apertura di una Partita IVA e la prima cosa da specificare è che, prima di farlo, è necessario scegliere quale regime fiscale considerare. E’ una scelta importante poiché definisce le regole da rispettare per pagare le tasse e gestire la contabilità di un’attività.

Ci sono principalmente due regimi fiscali: quello Ordinario e quello Forfettario.
Il primo può essere considerato come ‘’standard’’ e prevede delle regole ben precise in termini di fatturazione, come l’applicazione dell’IVA e l’obbligo della fattura elettronica, mentre il secondo è stato aggiunto come una sorta di regime fiscale agevolato e consente di godere di alcuni vantaggi.

La scelta tra questi due regimi permette anche di scindere tra due tipologie di Partita IVA da aprire, quella ordinaria e quella forfettaria, appunto. Vediamo insieme quali sono i requisiti necessari per poterle aprire e in cosa si differenziano tra loro.

Requisiti apertura Partita IVA ordinaria

Se la scelta ricade sul regime ordinario, è necessario sapere che ci sono dei requisiti per l’apertura di una Partita IVA ordinaria e sono principalmente 2, ovvero:

essere ditte individuali o liberi professionisti con un fatturato annuo superiore ai 65.000 euro

essere ditte individuali o liberi professionisti con costi per il personale annui superiori ai 20.000 euro

Per farla molto breve, l’apertura di una Partita IVA ordinaria è consigliata a chi possiede attività che sostengono annualmente molte spese.

Requisiti apertura Partita IVA forfettaria

Dal momento che, come già detto, il regime forfettario può essere considerato vantaggioso, è necessario che ci siano alcuni requisiti da rispettare per poter aprire una Partita IVA di quel genere. Questi ultimi riguardano:

  • essere residenti in Italia
  • non partecipare in società di persone o di capitali nello stesso settore dell’attività che si vuole svolgere
  • avere un reddito da lavoro dipendente che non superi i 30.000 euro lordi
  • non aver esercitato attività da autonomo con Partita IVA nello stesso settore nei precedenti 2 anni.

Ovviamente in entrambi i casi, sia quello del regime ordinario che quello del regime forfettario, nonostante si rispecchiano i requisiti per l’apertura di una Partita IVA, è sempre consigliato rivolgersi ad un consulente che possa dare una mano a comprendere al 100% quale sia la tipologia giusta per l’attività che si vuole svolgere.

Differenze Partita IVA ordinaria e forfettaria

La differenza più importante tra le due sta nella quantità di tasse e contributi da pagare. Nel caso della Partita IVA ordinaria è obbligatorio adempiere al versamento di diverse tassazioni:

  • IVA sulle vendite di prodotti e servizi
  • IRPEF, imposta sul reddito delle persone fisiche e IRES, imposta sul reddito delle società
  • IRAP, imposta regionale sulle attività produttive


Nel caso della forfettaria, invece, la tassazione è fissa, con un’aliquota unica e non prevede l’IVA. Nonostante questo, però, nel caso della Partita IVA ordinaria è possibile scaricare alcuni costi sostenuti durante l’anno, con il requisito che siano soldi spesi per l’acquisto di beni finalizzati all’attività.


Per quanto riguarda gli ulteriori vantaggi della Partita IVA forfettaria, poi, c’è la mancanza di obbligo di registrazione delle fatture e fatturazione elettronica e, se non si ha personale dipendente, non c’è neanche l’obbligo di adempimento del sostituto d’imposta. D’altro canto, però, non è possibile godere di detrazioni né bonus fiscali.

In generale, considerando i requisiti di apertura della Partita IVA forfettaria è possibile considerarla come la scelta migliore e più conveniente, per via della tassazione meno elevata e la riduzione degli adempimenti fiscali, obbligatori per il regime ordinario. Nonostante questo, se l’attività da condurre prevede un ammontare di spese da dedurre o detrarre molto elevato, il regime forfettario non è più davvero conveniente.

In conclusione, è sempre bene studiare attentamente i requisiti per l’apertura di una Partita IVA, capire quale fa al caso proprio e successivamente impegnarsi nel rispetto degli obblighi e delle regole che ne conseguono.
Per maggiori informazioni sulla Partita IVA, vi consigliamo di cliccare qui.

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