Continuano le proteste in Corsica a favore di Yvan Colonna: interviene il Governo

Dopo il tentato omicidio dell'indipendentista Yvan Colonna, il 2 marzo scorso, le proteste in Corsica sono aumentate sempre di più, tra mercoledì e giovedì Parigi invierà il ministro dell'Interno

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Cresce la tensione legata alle proteste in Corsica. Dopo il tentato omicidio in carcere dell’indipendentista Yvan Colonna lo scorso 2 marzo, la Corsica ha visto un escalation di manifestazioni e proteste per le strade come non se ne vedevano da anni. Tanto che Parigi ha deciso di inviare tra mercoledì e giovedì il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin.

A 12 giorni dall’aggressione a Yvan Colonna le proteste in Corsica, in particolare ad Ajaccio dove nelle ultime ore il movimento indipendentista ha ha messo a ferro e fuoco le strade della città, non si sono placate, le forze dell’ordine faticano a mantenere l’ordine pubblico. Qualche giorno fa proprio ad Ajaccio quasi 400 studenti delle scuole superiori sono scesi in piazza per denunciare le responsabilità dello Stato nell’attentato a Yvan Colonna. Secondo il rettorato della Corsica, 23 scuole superiori su 47 sono state parzialmente bloccate. Durante una delle proteste in Corsica, alla testa di un corteo è apparso un grande striscione con su scritto: “Per Yvan, Statu francesu assasinu”.

Proteste in Corsica dopo l’aggressione a Yvan Colonna

Proteste in Corsica dopo il tentato omicidio di Yvan Colonna

In questi giorni di proteste in Corsica la situazione generata dal movimento a favore dell’indipendenza nonché a sostegno di Yvan Colonna si è trasformata, secondo il pm di Bastia, in una “rivolta” vera e propria. Tra le proteste in Corsica andate in scena in queste due ultime settimane quella di ieri a Bastia è stata quella che ha fornito il bollettino peggiore. Sessantasette persone, tra cui 44 agenti di polizia, sono rimaste ferite durante gli scontri tra manifestanti e poliziotti. Gérald Darmanin, ministro dell’Interno francese si recherà in Corsica mercoledì e giovedì per “aprire un ciclo di discussioni” con i funzionari eletti che sostengono politicamente l’indipendenza dell’isola.

La manifestazione di Bastai, iniziata alle ieri 15, ha riunito 7.000 persone, prima di degenerare intorno agli uffici della prefettura. Quasi 300 persone incappucciati hanno lanciato bombe molotov contro l’edificio. Il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, ha denunciato le violenze scaturite dalle proteste in Corsica, dove ha invitato alla calma. Questa mattina ha annunciato in un comunicato stampa che si recherà in Corsica mercoledì e giovedì:

Incaricato delle discussioni con i rappresentanti eletti corsi, il ministro dell’Interno visiterà la Corsica mercoledì e giovedì su richiesta del Presidente della Repubblica e del Primo Ministro. Il ministro dell’Interno è responsabile di aprire un ciclo di discussioni senza precedenti da questo mercoledì con tutti i funzionari eletti e le forze vive dell’Isola.

Preoccupano i disordini sull’isola delle ultime due settimane

Gli scontri si sono moltiplicati negli ultimi dodici giorni in Corsica, dall’aggressione all’inizio del mese di Yvan Colonna da parte di un compagno di prigionia nel carcere di Arles (Bouches-du-Rhône). Proprio l’aggressione del 2 marzo a Yvan Colonna, ha probabilmente riacceso in Corsica, il sentimento di indipendenza. Lo scorso mercoledì il tribunale di Ajaccio aveva subito due assalti:

Nel primo una quindicina di persone sono entrate nell’edificio e hanno dato fuoco al piano terra, alla sala d’attesa, distrutto mobili, computer e finestre – come ha spiegato Nicolas Septe, pubblico ministero di Ajaccio. 

Giovedì scorso su “Francetv Info”, Gilles Simeoni, presidente autonomista del consiglio esecutivo della Corsica, ha invitato i manifestanti alla calma. In una colonna firmata sul celebre quotidiano “Le Monde”, intitolata “Signor Presidente, la Corsica sta rivivendo ore buie” , Marie-Antoinette Maupertuis, Presidente dell’Assemblea della Corsica, aveva esortato il governo a fare luce sull’aggressione di Yvan Colonna

Il presidente del Consiglio corso aveva già cercato di allentare le tensioni martedì sera ritirando lo status di ergastolano a Yvan Colonna “per ragioni umane” così aveva voluto precisare in una nota. Questa decisione, richiesta dal movimento per l’indipendenza della Corsica da ormai molti anni e presa solo dopo l’entrata in coma del detenuto a seguito dell’aggressione, non ha fatto che infiammare ulteriormente i manifestanti. 

Proteste in Corsica: chi è il leader indipendentista Yvan Colonna

Proteste in Corsica: chi è il leader indipendentista Yvan Colonna

Classe 1960, Yvan Colonna è colui che la stampa francese ha ribattezzato come il pastore di Cargèse, condannato all’ergastolo per l’omicidio del prefetto Claude Érignac il 6 febbraio 1998, prefetto della Corsica per 2 anni, ucciso a colpi di arma da fuoco con un proiettile calibro 9 al collo e poi altri due alla testa. L’omicidio fu subito attribuito alla matrice dei separatisti corsi. Claude Érignac è stato il primo prefetto assassinato in Francia nell’esercizio delle sue funzioni. Nel maggio 1999, quattro persone che avevano partecipato al commando sono state arrestate dalla polizia e designato Yvan Colonna come l’assassino del prefetto.

Leggi anche: Francia, arriva la realtà virtuale che contrasta la violenza sulle donne

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Tommaso Panza
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Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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